Sono 50 i panifici in cima alla classifica del Gambero Rosso nell'ultima edizione della Guida Pane&Panettieri d'Italia. Grande successo per la Lombardia che piazza al vertice ben 8 indirizzi diversi, seguita dal Lazio con 6. Tre i premi speciali: Stefano Priolo di Casa Priolo ha vinto il premio Panettiere Emergente; Pezz de Pane di Roberta Pezzella a Frosinone si è aggiudicato il premio Pane dell’Anno; il titolo di Pane del Territorio è stato conferito a Tundu di Oliena.
Il mondo del pane in Italia è in continuo fermento, con giovani panettieri in rampa di lancio e insegne storiche che da sempre hanno puntato su un prodotto di qualità, che fa parte del tessuto sociale della storia dell'uomo. Il Gambero Rosso ha presentato la Guida Pane & Panettieri d’Italia 2022, giunta alla sua terza edizione, una guida che testimonia su carta il gran lavoro che si sta facendo nel Bel Paese sull'arte bianca.
Sono ben 50 i panifici premiati con i 3 Pani, il massimo punteggio previsto dal Gambero Rosso. Tre i premi speciali: Stefano Priolo di Casa Priolo a Bojano ha vinto il premio Panettiere Emergente; il Pane al Cioccolato Fondente di Roberta Pezzella, titolare di Pezz de Pane di Frosinone si è aggiudicato il premio Pane dell’Anno. Mentre il titolo di Pane del Territorio è stato conferito a Mario Rubanu di Tundu a Oliena, in provincia di Nuoro.
Il primo è un giovanissimo panificatore che eredita un'insegna dalla grande storia. Stefano Priolo non si è fermato dinnanzi al nome di famiglia e ha studiato tantissimo sui libri e praticamente, andando a lavorare con i grandi nomi dell'arte bianca. Il premio lo lancia nel gotha dei panificatori d'Italia. Roberta Pezzella è invece la titolare di Pezz de Pane a Frosinone, che in soli 4 mesi di apertura si è aggiudicata il premio speciale e i 3 Pani; un fulmine abbattutosi sull'arte bianca italiana tra pane e pizza che porta il nome della Pezzella. Questo pane vincitore è realizzato con cioccolato fondente, farina tipo 1, integrale e cereali. L'ultimo premio è andato a Mario Rubanu di Tundu, il cui nome deriva dal sardo e fa riferimento alla forma dell'unico pane prodotto a Oliena: il carasau. Una preparazione tradizionale che lega a fondo il forno vincitore e il territorio che rappresenta.
La panificazione è sotto la lente d'ingrandimento da alcuni anni, il lockdown della scorsa primavera ha portato gli italiani ad avvicinarsi nuovamente al pane fatto in casa. Questo ha aumentato ulteriormente l'attenzione verso la qualità del prodotto, verso la sua salubrità e più semplicemente verso il suo sapore. Molti hanno dimenticato com'è il vero gusto del pane, molti lo ritrovano grazie ai migliori indirizzi d'Italia.
Stando a quanto scritto nella Guida Pane & Panettieri d’Italia 2022 le eccellenze sembrano ben distribuite su tutto il territorio italiano. Ben rappresentato tutto lo Stivale, fa comunque rumore l'esclusione dai 3 Pani di quattro regioni dalla grande tradizione, come Liguria, Molise, Umbria e Calabria.
A guidare la "classifica" c'è la Lombardia, al vertice con ben otto panifici premiati, poi troviamo Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Lazio con sei panifici. Segue la Sicilia, prima regione del Mezzogiorno, con quattro indirizzi, poi la Puglia con tre premiati. Chiudono appaiate Campania e Toscana a due, infine Friuli, Marche, Sardegna, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta, Marche e Basilicata con un solo panificio.