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22 Luglio 2022 15:28

Grano ucraino: accordo con Mosca, sbloccate 35 milioni di tonnellate. Prezzo già in calo

Ratificato oggi l'accordo (non diretto) tra Ucraina e Russia per lo sblocco delle scorte di grano stoccate sul Mar Nero. In uscita circa 35 milioni di tonnellate di cereale, decisiva la mediazione dell'Onu.

A cura di Alessandro Creta
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Raggiunto l'accordo tra Ucraina e Russia per l'export del grano. 35 milioni di tonnellate di cereale (da mesi ormai bloccate dalle truppe di Mosca) in partenza dai porti situati sul Mar Nero. Il patto è stato firmato in Turchia, in presenza del presidente Erdogan, e rende possibile l'uscita del grano dopo lo stop all'export imposto da Putin.

Questa situazione di stallo, durata molte settimane, ha contribuito nel corso degli ultimi mesi a un progressivo e costante rincaro dei prodotti a base di grano. Non si tratta, tuttavia, di un accordo diretto tra Ucraina e Russia: le due Nazioni firmano separatamente un patto con l'Onu. Kiev ha già messo la firma sui documenti, ora tocca a Mosca suggellare il tutto. E la notizia già sta dando i suoi effetti sui mercati internazionali.

Accordo Ucraina-Russia sul grano: il prezzo è già calato

L'accordo prevede il via libera all'export di circa 35 milioni di tonnellate di grano, in partenza a breve dai centri di stoccaggio presenti sul Mar Nero. I primi effetti del trattato si stanno già manifestando, tanto che in poche ore sono stati registrati dei cali per quanto riguarda il prezzo del grano a livello internazionale. Ora il valore del cereale è tornato ai livelli pre guerra.

Questa mattina, sotto gli occhi di Erdogan mediatore della trattativa, il documento è stato firmato dal ministro delle Infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov, dal ministro della Difesa turco Hulusi Akar e dal segretario generale dell'Onu António Guterres. In mattinata è poi arrivato nella Capitale turca anche il ministro della Difesa russo, Shoigu.

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L'accordo presuppone solamente lo sblocco dei carichi di grano dai porti sul Mar Nero, con Kiev che ha fatto sapere di non accettare la scorta da parte delle navi russe durante il trasporto del cereale. Lo ha affermato attraverso un tweet Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky. "Tutte le ispezioni delle navi da trasporto saranno effettuate da gruppi congiunti nelle acque turche, se dovesse esserci tale necessità" ha fatto sapere.

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