Una ricerca effettuata da Unione Italiana Food e DOXA ha messo in evidenza le abitudini a tavola degli italiani, in particolar modo per quanto riguarda il consumo di pasta. Stilata una classifica dei 10 formati più apprezzati: gli spaghetti tengono alto l'onore della pasta lunga, subissata da quella corta.
Si fa presto a dire che gli italiani amano la pasta. Già, ma nello specifico, su oltre 300 varietà esistenti, qual è il formato preferito nello Stivale? Il legame tra il nostro Paese e la pasta è di quelli profondi, viscerali, autentici ma, tra una vasta selezione e scelta di tipologie, quali sono quelle maggiormente consumate nelle nostre cucine? Appurato che la pasta è stato il cibo del cuore degli italiani durante il lockdown, quali sono i formati di pasta che maggiormente vengono portati sulle nostre tavole?
Una ricerca condotta da Unione Italiana Food in collaborazione con DOXA ha stilato una classifica che svela i formati di pasta più apprezzati dagli italiani. Prime 10 posizioni con tante conferme e qualche sorpresa e no, se ve lo state chiedendo, come prevedibile nella top ten non compaiono le penne lisce tanto bistrattate nel corso del primo lockdown. L’amore con questo tipo di pasta, evidentemente, non è destinato a sbocciare.
Le cugine rigate, loro sì, spopolano nelle dispense da Sud a Nord del Paese. Quello che emerge dalla classifica stilata da Unione Italiana Food, però, rappresenta una cartina di tornasole delle nostre usanze alimentari. E, va detto, siamo abbastanza abitudinari e legati alle tradizioni: nonostante la grande varietà di formati, infatti, solamente le prime 10 posizioni rappresentano ben il 60% delle scelte totali. Circa 900 mila tonnellate su quasi un milione e mezzo totale prodotto ogni anno sono rappresentate da questo studio, che rivela come preferiamo la pasta corta a quella lunga e quella rigata alla liscia.
Classifica dominata dagli spaghetti, che guardano dall'alto in basso tutti gli altri tipi di pasta. In seconda posizione si sistemano le penne rigate mentre sul gradino più basso del podio ci sono i fusilli. Ai rigatoni va la medaglia di legno, seguiti da farfalle, linguine, lumachine, bucatini, mezze maniche e lasagne a chiudere la graduatoria. Qualche variabile regionale sposta, seppur di poco, gli equilibri: al Sud, infatti, riscontrano particolare successo formati come ziti, orecchiette e pasta mista, più declinabili in preparazioni tipiche meridionali.