L'attrice e duchessa di Sussex ha fatto infuriare tutti cuocendo gli spaghetti direttamente in padella: ma questa tecnica è usata da tempo immemore e si chiama one pot. Ecco perché la ricetta ha fatto insorgere gli utenti del web.
Metti un'attrice non molto amata dal pubblico internazionale; metti una ricetta italiana, che più italiana di così non si può, cucinata in un modo che noi riteniamo bizzarro e il gioco è fatto. Parliamo di Meghan Markle e del suo programma "American Riviera Orchard", che ha suscitato diverse critiche e non solo – naturalmente – da parte degli italiani. Qual è il reato in questo caso? Per noi è il metodo che Markle segue per cucinare gli spaghetti. Ti sveliamo un segreto, però: quel metodo esiste da tempo immemore e si chiama "one pot".
Il programma della Markle è stato criticato per diversi motivi: in generale molti spettatori hanno trovato il programma privo di autenticità. La sensazione è che si tratti di uno show costruito, con un'atmosfera artificiale e ospiti che elogiano eccessivamente la conduttrice: inoltre, la scelta di non girare nella sua vera casa ha alimentato ulteriormente i dubbi sull'autenticità del programma.
Al di là di queste critiche, cosa ha infastidito nello specifico noi italiani? Ovviamente una ricetta o, meglio, "la ricetta": quella degli spaghetti. L'attrice americana ex duchessa mette gli spaghetti direttamente in padella (del resto li chiama proprio così) e li cuoce con acqua calda: niente di nuovo sotto il sole. La tecnica, infatti, si chiama "one pot" e non è diversa da quella che si usa per il risotto, benché lì lo scopo sia proprio creare un amalgama più o meno cremoso, grazie all'amido del riso.
La ricetta degli spaghetti presentata da Meghan Markle può essere considerata una variante della tecnica "one pot": la sua preparazione prevede di cuocere gli spaghetti direttamente in padella con gli altri ingredienti, senza la necessità di utilizzare una pentola separata per la pasta. È importante sottolineare che la tecnica "one pot" è un concetto più ampio e versatile, che può essere applicato a molte altre ricette.
La ricetta di Meghan Markle è stata criticata per la sua semplicità eccessiva e per la mancanza di rispetto delle tradizioni culinarie italiane: diciamo che aver messo pomodori e feta nella stessa padella per noi è da considerare reato. Forse il problema, infatti, sta più nell'abbinamento che nella tecnica di cottura: anche perché gli americani – e non parliamo di italo americani tendenzialmente – seguono questo metodo da sempre. Un altro gesto che ha fatto infuriare gli italiani è quello che Meghan Markle fa quando spezza gli spaghetti: ma anche qui, noi italiani abbiamo ricordi di primi piatti con spaghetti spezzati e non possiamo negarli. Per esempio, in alcune zone gli spaghetti spezzati si usano per il minestrone.
Certo anche chiamarli noodles non ha giovato all'attrice: ma anche qui non ci sentiamo di criticarla, i noodles sono di fatto una pasta lunga, forse più assimilabile ai bucatini, ma dipende dalla zona di produzione. I noodles, come la nostra pasta lunga, sono un "universo".
La tradizione italiana prevede la cottura della pasta in abbondante acqua bollente salata, per poi condirla con il sugo preparato a parte. La tecnica "one pot", invece, prevede di cuocere la pasta direttamente con il sugo, assorbendo i sapori degli altri ingredienti.
In Italia abbiamo una lunga lista di piatti one pot, a partire dalla celebre pasta e patate alla napoletana, passando per la ricetta ligure con trofie, pesto, patate e fagiolini, fino al classico risotto (per non spingerci oltre con i secondi). Scandalizzarsi qui ci pare eccessivo. Allo stesso tempo, sebbene la tecnica "one pot" possa essere un'alternativa valida per preparare piatti veloci e gustosi, è importante utilizzarla con consapevolezza e rispetto delle tradizioni culinarie locali.
Molti altri cuochi e food blogger americani hanno adottato la tecnica "one pot", creando ricette che si ispirano alla cucina italiana, come pasta con verdure, pollo o frutti di mare.La praticità di questa tecnica la rende particolarmente adatta per la vita frenetica moderna, e per questo motivo è diventata molto popolare. La prima a farlo fu una delle cuoche più importanti della storia, Martha Stewart, che sicuramente non avrà messo la feta nel suo sugo, ma tant'è.