Simbolo dell’8 marzo e dolce per eccellenza Festa delle Donne, la torta mimosa è la torta della primavera. Prepararla è semplice, ma per un risultato perfetto ci sono alcuni errori che devi evitare di commettere.
La torta mimosa è diventata un’eccellenza della pasticceria italiana per il suo gusto delicato e per il suo aspetto così primaverile che ricorda un mazzo di mimose, pianta curativa dai molti benefici. Proprio per questo è diventata anche il dolce della Festa delle Donne celebrata l’8 marzo, di cui le mimose sono appunto il fiore simbolo. Inventata a metà degli anni Cinquanta dal pasticciere Adelmo Renzi, proprietario di un ristorante di Rieti (Lazio), la torta mimosa divenne davvero famosa quando vinse il primo posto in un concorso di pasticceria a Sanremo, presentata per omaggiare la città dei fiori.
La versione classica della torta mimosa si compone di strati di pan di Spagna imbevuti con una bagna al rum e alternati a una vellutata crema diplomatica, ma negli anni sono tantissime le versioni alternative che sono nate. Per esempio la fresca torta mimosa alle fragole, la sfiziosa torta mimosa al cioccolato o persino la particolare versione salata della torta mimosa.
Che tu voglia cimentarti nella ricetta classica o in una delle varianti più originali, devi comunque evitare di commettere questi 5 errori molto comuni. Sono piccole accortezze da ricordare, ma fondamentali per ottenere il dolce perfetto.
La componente fondamentale della torta mimosa è la crema diplomatica (unione tra crema pasticcera e panna montata), che deve unire tra loro diversi strati di pan di Spagna. L’errore più comune che puoi commettere è quella di preparare un composto troppo liquido: se la crema non fosse abbastanza densa, infatti, la struttura della torta non reggerebbe e inoltre il pan di Spagna si ammorbidirebbe troppo facendo crollare tutta la torta. Preparare la crema diplomatica dalla perfetta densità non è difficile, basta seguire alcune accortezze.
Uno degli errori più comuni nella preparazione della torta mimosa è dimenticarsi di rimuovere lo strato più esterno del pan di Spagna. Di solito per una classica torta a strati questo passaggio non è necessario, ma nella torta mimosa è fondamentale togliere la parte più superficiale del pan di Spagna per due motivi particolari: in questo modo rimarrà esposta solo la parte più morbida e chiara dell’impasto, e con la parte rimossa sarà possibile simulare i fiori di mimosa al momento della decorazione.
Un passaggio fondamentale che devi ricordare è quello di non bagnare il pan di Spagna tenuto da parte per decorare la torta mimosa: è quello che ti servirà per decorare la torta una volta che l’avrai finita, ma non riuscirai mai a ricreare l’effetto dei fiori di mimosa se il composto non è perfettamente asciutto.
Al contrario della parte decorativa, gli strati di pan di Spagna interni alla torta mimosa devono essere bagnati. Ma attenzione a non impregnarli troppo del liquido che scegli: tieni sempre a mente che il pan di Spagna continua a inzupparsi per diversi minuti successivi rispetto a quando lo bagni, e quindi è meglio mettere un po’ meno liquido e aspettare di vedere come reagisce il composto. Se infatti è troppo ammorbidito la struttura della torta non reggerà.
La tua torta mimosa è pronta, hai seguito tutti i passaggi giusti ed è venuta benissimo: la voglia di mangiarla subito è tanta, ma proprio questo è uno dei più grandi errori che tu possa commettere. La torta mimosa ha una struttura pesante e umida, che richiede un periodo di riposo prima di poter essere gustata. Il rischio, altrimenti, è di sfaldare la torta al taglio o comunque di avere una torta che non sia ben amalgamata. Appena la torta mimosa è pronta lasciala riposare almeno un paio di ore in frigo, meglio ancora se la prepari il giorno prima la fai riposare tutta la notte: il risultato sarà una torta compatta, amalgamata e assolutamente perfetta.