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18 Novembre 2022 13:00

Giuggiole: proprietà, benefici e come usarle in cucina

Frutti antichi e ormai quasi dimenticati, le giuggiole sono dei piccoli miracoli della natura, ricche di proprietà benefiche e dal sapore dolce e zuccherino. Conosciamole meglio.

A cura di Rossella Croce
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La giuggiola è il frutto del giuggiolo, antichissimo albero appartenente alla famiglia delle Rhamnaceae, originario dell'Africa settentrionale e della Siria, e particolarmente diffusosi nel tempo in Cina, Corea e Giappone. Piccole e dal sapore zuccherino con un retrogusto amabilmente acidulo, le giuggiole sono ormai un frutto quasi dimenticato e di difficile reperibilità: conosciute anche come dattero cinese o zizzola, ricordano delle piccole olive di colore rosso-marroncino e possono essere consumate crude o cotte, in piatti dolci o salati. Giunte in Europa durante l'Impero romano, le giuggiole (il cui nome scientifico è Ziziphus jujuba) vantano proprietà antinfiammatorie, digestive e lenitive, aiutano a regolare la pressione sanguigna e proteggono le difese immunitarie, caratteristiche che gli sono valse un posto in prima fila nella medicina tradizionale cinese. Così deliziose e ricche di proprietà benefiche da diventare nel tempo protagoniste del celebre detto "andare in brodo di giuggiole", queste piccole bacche possono "sopravvivere" a temperature molto rigide, sono fonte inesauribile di vitamina C e sostanze antiossidanti e, a dispetto di quanto si possa pensare, sono molto versatili in cucina. Ecco tutto quello che c'è da sapere su questi frutti antichi e perché dovremmo riscoprirli.

Proprietà e benefici

Guardando al profilo nutrizionale di questo antico frutto, non è difficile capire perché ha da sempre trovato ampio utilizzo nella medicina tradizionale cinese: le giuggiole (fresche) sono povere di calorie e lipidi, ricche di vitamine e sali minerali e ottima fonte di antiossidanti e fibre. Tra le vitamine spicca la vitamina C, fondamentale per la salute e l'equilibrio del sistema immunitario, i "datteri cinesi" stimolano e proteggono il sistema immunitario aiutandoci ad affrontare i primi freddi e malanni stagionali; grazie all'alto contenuto di flavonoidi e glucosidi, le giuggiole contribuiscono a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue e garantiscono un effetto antiossidante, contrastano l'azione dei radicali liberi e l'invecchiamento cellulare. Nella medicina cinese, le giuggiole vengono impiegate come antinfiammatorio, antibatterico e tonico naturale, sono inoltre utili in caso di affaticamento, astenia, nervosismo, insonnia e stati d'ansia legati a periodi di forte stress. La buona quantità di acqua e l'ottima presenza di sali minerali garantiscono un effetto diuretico e disintossicante, proteggono il cuore e l'intero sistema cardiocircolatorio e hanno un effetto benefico sulla contrazione dei muscoli e sulla salute di ossa e denti.

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Usi in cucina delle giuggiole

Le giuggiole si raccolgono in autunno, dalla metà di settembre ai primi giorni di novembre e anche oltre: sono infatti in grado di resistere a temperature molto basse. Si possono mangiare subito, se ben mature, o dopo qualche giorno: in alternativa si possono essiccare.

Come usare le giuggiole in cucina? Fresche, essiccate, bollite o lavorate in preparazione più complesse e articolate, questi piccoli frutti quasi dimenticati possono essere utilizzate in tantissimi modi. Partiamo dalla cosa più importante: che sapore hanno le giuggiole? Parliamo di frutti zuccherini con un particolare quanto curioso retrogusto leggermente acidulo, un sapore deciso che non passa inosservato e che permette di giocare e sperimentare più di quanto si possa immaginare. Appena colte, le giuggiole possono diventare un ottimo fine pasto o un nutriente spezzafame; se lasciate a riposo per qualche giorno, tendono ad avvizzire e diventano ottime per conserve sotto spirito, marmellate cremose e sciroppi ma anche per tè e infusi da gustare caldi o freddi.

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Chi in cucina ama sperimentare, potrà gustare le giuggiole abbinandole a formaggi stagionati o piatti a base di carne, per un pasto equilibrato e ricco di sapori. In pasticceria le giuggiole essiccate e denocciolate vengono spesso utilizzate con o in sostituzione delle più celebri mele, in crostate e strudel tradizionali. E il brodo? Così buono da diventare, nel linguaggio comune, simbolo di vera e propria felicità, il brodo di giuggiole è un liquore tipico di Arqua Petrarca, un piccolo comune in provincia di Padova: preparazione mediamente alcolica ricavata da un infuso di giuggiole, mele cotogne e zucchero che proprio per la sua elevata dolcezza procurerebbe un senso di appagamento e contentezza (probabilmente dovuto a un leggero e momentaneo picco glicemico).

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Quello che i piatti non dicono
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