I gamberi sono tra i crostacei più amati delle nostre tavole, grandi protagonisti dei menu natalizi e dei giorni di festa perché buonissimi e versatili. Ma lo sai che sono anche ricchi di benefici? Scopriamo tutti gli aspetti positivi di questi gustosi crostacei, le poche controindicazioni e come accertarti che siano freschi quando li acquisti.
Il termine “gambero” per indicare tutta una serie di crostacei di acqua dolce e acqua salata che appartengono all’ordine dei Decapodi. Ma una cosa è certa: che si tratti di gamberetti o gamberoni, che siano di fiume o di mare, i gamberi sono buonissimi e fanno anche bene. Questi preziosi crostacei infatti, da non confondere con scampi e mazzancolle, sono ricchissimi di sali minerali e poveri di calorie, motivo per cui sono considerati particolarmente benefici per l’organismo. Caratterizzati da un sapore dolciastro e da carni molto tenere, i gamberi sono anche molto versatili in cucina e possono essere impiegati nelle ricette più varie. Ma quando sarebbe meglio evitarne il consumo, quanti se ne possono mangiare e come fare a riconoscerli freschi? Ecco tutte le risposte che ti servono.
Qualsiasi tipologia di gambero scegli, le proprietà di questi gustosi crostacei non cambiamo: sono tutti caratterizzati da un bassissimo apporto calorico, che va tra le 71 e le 99 calorie per 100 grammi in base alle diverse specie, poiché sono composti principalmente da acqua. I gamberi sono anche un’ottima fonte di proteine dall’alto valore biologico e sono particolarmente ricchi di sali minerali, soprattutto di sodio, potassio, calcio, fosforo, magnesio e zinco.
Completano il profilo nutrizionale un quantitativo irrisorio di carboidrati, pochissimi lipidi, per lo più acidi grassi omega-3 e omega-6 fondamentali per la salute cardiovascolare, e molte vitamine, in particolare vitamina B12 e vitamina A, utile per proteggere la vista. Non tutti sanno inoltre che nei gamberi è presente anche l’astaxantina, un particolare carotenoide altamente antiossidante assimilato dai crostacei perché presenti nelle alghe di cui si nutrono. Proprio questa sostanza, inoltre, è responsabile del colore rossastro delle cellule dei gamberi e del loro cambiamento di colore in cotture.
In quali benefici per l’organismo si traduce questo profilo nutrizionale così ricco? I gamberi sono un’ottima fonte di energia grazie alle proteine, particolarmente indicati per chi fa sport ma anche se attraversi periodi di stanchezza e stress, aiutano a proteggere cuore e arterie, contribuiscono allo sviluppo delle ossa e al controllo della pressione sanguigna. Abbiamo già accennato all’effetto antiossidante, ma è utile ribadirlo: i gamberi contrastano l'invecchiamento cellulare e l'azione dei radicali liberi e lo stesso carotenoide ha anche un effetto benefico sulle cellule celebrali.
Essendo privi di grassi “cattivi” e carboidrati, oltre che poveri di calorie, sono ottimi per evitare aumenti incontrollati di peso soprattutto se soffri di scompensi legati al funzionamento della tiroide, agiscono in modo positivo sul metabolismo e favoriscono la digestione degli alimenti.
I gamberi non sono alimenti particolarmente pericolosi, tranne in caso di intolleranza o allergia, ma come tutti i crostacei contengono un’elevata percentuale di colesterolo. Questo vuol dire che se sei particolarmente sensibile al rialzo dei valori del colesterolo o se soffri di ipercolestemia devi prestare attenzione a quanti gamberi consumi, chiedendo al tuo medico di fiducia la porzione più adatta alla tua situazione. Non serve escludere completamente i gamberi dall’alimentazione, perché in realtà solo il 25% del colesterolo viene assunto per via alimentare, mentre il restante viene prodotto dall'organismo stesso. Anche se non soffri particolarmente di colesterolo è meglio non esagerare comunque con i gamberi per non influire troppo su questo valore: secondo la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) la porzione ideale è di 150 g da consumare non più di 1-2 volte alla settimana.
Oggi in commercio si trovano degli ottimi gamberi surgelati, che se ben maneggiati e decongelati con cura possono sostituire quelli freschi: ricorda di preferire prodotti dalla provenienza rigorosamente certificata, di decongelarli in frigo e di non passarli mai sotto l’acqua calda perché diventano mollicci e perdono il sapore. La soluzione migliore, ovviamente, sarebbe quella di acquistare i gamberi freschi, ma come fare capire che siano prodotti davvero freschi? È più facile di quanto pensi, devi solo imparare quali sono gli aspetti a cui devi prestare attenzione.
Prima di tutto devono avere un odore gradevole – il cattivo odore, soprattutto in ambito ittico, non è mai un buon segno – e devono avere un color brillante, acceso, un chiaro indice di freschezza. Se noti un colore spento o maculato, un forte odore di ammoniaca o cloro stai alla larga: vuol dire scarsa freschezza e inizio di deterioramento, perché questo tipo di sostanze spesso sono usare per coprire l’odore della decomposizione.
Ricorda anche di controllare che la testa sia ben attaccata alla coda, perché quando il prodotto non è fresco le due parti tendono a staccarsi, e di notare gli occhi del gambero, che se il prodotto è fresco devono essere lucidi, grandi e non apparire invece rinsecchiti. Una volta certo di avere acquistato gamberi davvero freschi segui i nostri consigli per trattarli al meglio e poi potrai gustarli in tutta la loro bontà.