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9 Dicembre 2024 18:00

Gamberi: benefici, controindicazioni e consigli utili

I gamberi sono tra i crostacei più amati delle nostre tavole, grandi protagonisti dei menu natalizi e dei giorni di festa perché buonissimi e versatili. Ma lo sai che sono anche ricchi di benefici? Scopriamo tutti gli aspetti positivi di questi gustosi crostacei, le poche controindicazioni e come accertarti che siano freschi quando li acquisti.

A cura di Martina De Angelis
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Il termine “gambero” per indicare tutta una serie di crostacei di acqua dolce e acqua salata che appartengono all’ordine dei Decapodi. Ma una cosa è certa: che si tratti di gamberetti o gamberoni, che siano di fiume o di mare, i gamberi sono buonissimi e fanno anche bene. Questi preziosi crostacei infatti, da non confondere con scampi e mazzancolle, sono ricchissimi di sali minerali e poveri di calorie, motivo per cui sono considerati particolarmente benefici per l’organismo. Caratterizzati da un sapore dolciastro e da carni molto tenere, i gamberi sono anche molto versatili in cucina e possono essere impiegati nelle ricette più varie. Ma quando sarebbe meglio evitarne il consumo, quanti se ne possono mangiare e come fare a riconoscerli freschi? Ecco tutte le risposte che ti servono.

Proprietà e benefici dei gamberi

Qualsiasi tipologia di gambero scegli, le proprietà di questi gustosi crostacei non cambiamo: sono tutti caratterizzati da un bassissimo apporto calorico, che va tra le 71 e le 99 calorie per 100 grammi in base alle diverse specie, poiché sono composti principalmente da acqua. I gamberi sono anche un’ottima fonte di proteine dall’alto valore biologico e sono particolarmente ricchi di sali minerali, soprattutto di sodio, potassio, calcio, fosforo, magnesio e zinco.

Completano il profilo nutrizionale un quantitativo irrisorio di carboidrati, pochissimi lipidi, per lo più acidi grassi omega-3 e omega-6 fondamentali per la salute cardiovascolare, e molte vitamine, in particolare vitamina B12 e vitamina A, utile per proteggere la vista. Non tutti sanno inoltre che nei gamberi è presente anche l’astaxantina, un particolare carotenoide altamente antiossidante assimilato dai crostacei perché presenti nelle alghe di cui si nutrono. Proprio questa sostanza, inoltre, è responsabile del colore rossastro delle cellule dei gamberi e del loro cambiamento di colore in cotture.

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In quali benefici per l’organismo si traduce questo profilo nutrizionale così ricco? I gamberi sono un’ottima fonte di energia grazie alle proteine, particolarmente indicati per chi fa sport ma anche se attraversi periodi di stanchezza e stress, aiutano a proteggere cuore e arterie, contribuiscono allo sviluppo delle ossa e al controllo della pressione sanguigna. Abbiamo già accennato all’effetto antiossidante, ma è utile ribadirlo: i gamberi contrastano l'invecchiamento cellulare e l'azione dei radicali liberi e lo stesso carotenoide ha anche un effetto benefico sulle cellule celebrali.

Essendo privi di grassi “cattivi” e carboidrati, oltre che poveri di calorie, sono ottimi per evitare aumenti incontrollati di peso soprattutto se soffri di scompensi legati al funzionamento della tiroide,  agiscono in modo positivo sul metabolismo e favoriscono la digestione degli alimenti.

Zuppa di gamberi

I gamberi hanno controindicazioni? Quando evitare di mangiarli

I gamberi non sono alimenti particolarmente pericolosi, tranne in caso di intolleranza o allergia, ma come tutti i crostacei contengono un’elevata percentuale di colesterolo. Questo vuol dire che se sei particolarmente sensibile al rialzo dei valori del colesterolo o se soffri di ipercolestemia  devi prestare attenzione a quanti gamberi consumi, chiedendo al tuo medico di fiducia la porzione più adatta alla tua situazione. Non serve escludere completamente i gamberi dall’alimentazione, perché in realtà solo il 25% del colesterolo viene assunto per via alimentare, mentre il restante viene prodotto dall'organismo stesso. Anche se non soffri particolarmente di colesterolo è meglio non esagerare comunque con i gamberi per non influire troppo su questo valore: secondo la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) la porzione ideale è di 150 g da consumare non più di 1-2 volte alla settimana.

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Come scegliere i gamberi freschi

Oggi in commercio si trovano degli ottimi gamberi surgelati, che se ben maneggiati e decongelati con cura possono sostituire quelli freschi: ricorda di preferire prodotti dalla provenienza rigorosamente certificata, di decongelarli in frigo e di non passarli mai sotto l’acqua calda perché diventano mollicci e perdono il sapore. La soluzione migliore, ovviamente, sarebbe quella di acquistare i gamberi freschi, ma come fare  capire che siano prodotti davvero freschi? È più facile di quanto pensi, devi solo imparare quali sono gli aspetti a cui devi prestare attenzione.

Prima di tutto devono avere un odore gradevole – il cattivo odore, soprattutto in ambito ittico, non è mai un buon segno – e devono avere un color brillante, acceso, un chiaro indice di freschezza. Se noti un colore spento o maculato, un forte odore di ammoniaca o cloro stai alla larga: vuol dire scarsa freschezza e inizio di deterioramento, perché questo tipo di sostanze spesso sono usare per coprire l’odore della decomposizione.

tartare-di-gamberi

Ricorda anche di controllare che la testa sia ben attaccata alla coda, perché quando il prodotto non è fresco le due parti tendono a staccarsi, e di notare gli occhi del gambero, che se il prodotto è fresco devono essere lucidi, grandi e non apparire invece rinsecchiti. Una volta certo di avere acquistato gamberi davvero freschi segui i nostri consigli per trattarli al meglio e poi potrai gustarli in tutta la loro bontà.

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