Mangiare il pesce è una delle esperienze culinarie più squisite in assoluto, ma anche una delle più difficili tra lische, spine, gusci e sughetti. Come comportarsi al ristorante per non fare brutta figura? Ci pensa il galateo a dirtelo. E attenzione: ci sono regole da seguire anche a casa.
Salmone e trota, gamberoni, cozze e molluschi: il pesce, i crostacei e i frutti di mare sono sicuramente squisiti da mangiare, soprattutto al ristorante. Ma sono anche tra le pietanze più difficili da gestire, e il rischio di fare figuracce è dietro l’angolo.
Ma niente paura, ci pensa il galateo a salvarti. L’insieme di regole e comportamenti che ci permette di comportarci al meglio a tavola, infatti, prevede anche una serie di consigli e accortezze da seguire quando si tratta di mangiare le pietanze di mare senza incidenti.
E non solo: esistono anche alcune regole da seguire quando sei a casa e decidi di proporre per la famiglia e gli ospiti a base di pesce. Addirittura, esiste un galateo specifico per il sushi.
Ecco tutto quello che ti serve sapere per mangiare il pesce al ristorante in modo elegante ma non eccessivamente "ingessato".
Iniziamo a parlare di posate: secondo l'allestimento del tavolo per il galateo, il pesce ne ha alcune specifiche a esso dedicate. La forchetta ha una forma più corta di quella normale ed è anche più larga, mentre il coltello è meno affilato e più panciuto di quello classico.
Queste posate vanno bene per gli antipasti e i secondi, ma il discorso cambia per i primi: se devi mangiare un risotto, una pasta o delle lasagne a base di pesce la forchetta che troverai a destra all’esterno è quella classica; se invece mangi i crostacei, troverai delle piccole posate apposite.
Arriviamo ora al momento vero e proprio del mangiare. Di regola, il pesce andrebbe servito già pulito, ma può capitare che arrivi in tavola intero e sia tu a doverlo preparare per il pasto. Il galateo dice che per prima cosa si levano testa e coda spostandoli di lato sul piatto, e poi se non si gradisce si leva la pelle aiutandosi con il coltello da pesce (anche se sarebbe meglio non scartarla, come spieghiamo qui).
A questo punto si effettua un taglio al centro del pesce e si estrae la lisca, ponendola poi di lato accanto a testa e coda. Ora il pesce è pronto per essere mangiato, di regola solo con la forchetta perché è una pietanza molto tenera.
E cosa fare se ti restano delle lische in bocca? L’etichetta dice che sarebbe meglio andare in bagno per rimuoverle in privato, ma se proprio non è possibile il galateo prevede che tu possa estrarla anche a tavola usando pollice e indice, ma con molta molta discrezione.
La questione di complica se in tavola ci sono i crostacei: sappiamo che l’istinto sarebbe quello di mangiarli con le mani, come faresti con i cibi raccolti in questo elenco, ma il galateo non lo contempla. L’unica occasione in cui si possono usare le mani è per togliere la testa a gamberi e gamberoni, ma per estrarre la polpa poi devi usare la forchetta.
Per quanto riguarda aragosta e astice, nel caso in cui vengano serviti interi saranno accompagnati da un’apposita pinza per rompere le parti più dure della corazza, e lo stesso avverrà per le chele del granchio.
In entrambi i casi, poi, la polpa si estrae e si mangia con l’apposita forchettina lunga a due denti. Se invece i crostacei sono il condimento a primi piatti, arrivano in tavola già puliti e si possono mangiare con le posate normali.
Ovviamente in qualche modo le mani finiscono per sporcarsi, ma non ti devi alzare da tavola: l’etichetta prevede infatti che in tavola ci sia una piccola bacinella d’acqua e una salvietta a testa per ripulirsi.
Se stai pensando di organizzare per i tuoi ospiti una cena a base di pesce, ricorda che il galateo prevede anche una serie di buone norme per queste occasioni.
Di regola il pesce deve essere servito prima della carne (se è prevista dal menu della serata) e deve essere portato in tavola intero, poi sfilettato dai padroni di casa e servito ai commensali. I pesci grandi vanno adagiati su un piatto da portata ovale, mentre i molluschi andrebbero adagiati aperti su del ghiaccio tritato.
Proprio come al ristorante, per l’aragosta, l’astice e i granchi è necessario predisporre le pinze per rompere le parti più dure e delle ciotoline d’acqua, o delle salviette profumate, per permettere agli ospiti di pulirsi le mani.