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17 Dicembre 2023 13:00

Galateo del panettone: le regole dell’etichetta per gustarlo nel modo giusto

È impossibile immaginare un Natale senza panettone in Italia, un dolce diventato un vero simbolo delle feste tanto quanto i regali o l'albero. Ma come si fa a presentarlo e mangiarlo nel modo corretto, soprattutto se si è a una festa elegante? Ci pensa il galateo a spiegare tutte le regole da seguire.

A cura di Martina De Angelis
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Il galateo è un mondo immenso. In origine è un libro del Cinquecento dedicato alle buone maniere, un vero e proprio manuale di regole per essere delle persone rispettose ed educate, soprattutto quando si è a tavola con altre persone. Nel corso del tempo il galateo si è sempre di più ampliato, ed è arrivato ad abbracciare non solo il modo di comportarsi a tavola, ma anche norme e consigli su come mangiare, bere o servire diversi tipi di pietanze in modo corretto.

Dal galateo del sushi a quello del vino, dal galateo del caffè al galateo delle olive, ce n'è davvero per ogni occasione; esistono persino norme su cosa portare quando si è invitati a casa di qualcuno e su come apparecchiare la tavola. E sì, esiste anche un galateo del panettone. L'etichetta infatti prevede anche una serie di regole e consigli di buone maniere per gustare e servire questo storico dolce italiano, utilissime soprattutto se si è invitati a qualche cena natalizia particolarmente elegante.

Come servire e gustare il panettone secondo il galateo

1. Il panettone si taglia a tavola

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La primissima e più importante regola da seguire quando si deve servire il panettone è quella di non tagliarlo in precedenza. L'etichetta vuole che sia portato in tavola intero per poi essere affettato davanti agli ospiti, rigorosamente con un coltello dalla lama lunga e seghettata, quello per il pane per esempio.

2. Mai scaldarlo nel forno

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Il panettone non va mai riscaldato nel forno, perché l'impasto si asciugherebbe troppo: si mangia a temperatura ambiente, al massimo può essere scaldato sul calorifero mentre è ancora nell'involucro di plastica. Un trucchetto che vale però solo per il panettone tradizionale, ma da evitare assolutamente se è farcito con gocce di cioccolato, creme o glassa.

3. Cosa fare con la carta

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La carta va tolta prima che il panettone venga tagliato, cominciando dalla fascia laterale per poi arrivare fino alla base, ma attenzione: il taglio richiede un certo ordine preciso di movimenti. Il modo corretto, secondo il galateo, è tagliare prima il panettone a metà, per poi continuare con un taglio perpendicolare formando una croce, e poi proseguire in diagonale per ottenere le varie fette.

4. Il taglio corretto

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I movimenti di taglio devono essere delicati ma profondi, e una fetta per essere giusta – né troppo piccola, né troppo abbondante – dovrebbe pesare circa 80 grammi. Una volta tagliato, il panettone può essere distribuito con una paletta da torta sui piattini da dessert.

5. Come mangiarlo

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A questo punto è necessario ricordare l'altra regola fondamentale dell'etichetta del panettone: come mangiare la fetta che ti è stata servita. Il galateo afferma che è proibito mangiare il panettone a morsi, ma è possibile usare le mani se mangi un tipo senza ripieno: in questo caso la fetta si tiene con la mano sinistra, mentre con la destra se ne spezzetta un po' per volta.

Le regole cambiano se ci viene servito un panettone farcito: in questo caso è assolutamente vietato usare le mani, ma va mangiato sul piatto usando la forchetta da dolce. Quando il panettone è accompagnato da una crema irrorata a parte sul dolce, di solito si usa anche il cucchiaio per facilitare l'assaggio, ma dimenticate la scarpetta, che non va nemmeno presa in considerazione.

6. Con cosa servirlo

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Il galateo prevede anche delle regole molto specifiche per abbinare le bevande al panettone. Mai servire il panettone con il caffè è la prima da seguire, ma in generale si può affermare che non dovrebbe mai essere associato a un gusto in forte contrasto.

Proprio per questo è da bocciare, per esempio, lo spumante secco, a cui invece si devono preferire bottiglie dal gusto concordante, come per esempio il moscato o altri vini dolci.

E il pandoro? Suggerimenti per servirlo e mangiarlo

La sfida tra panettone e pandoro è un grande classico delle feste di Natale: c'è chi si batte per il dolce tradizionale, c'è chi invece non rinuncerebbe mai al dolce dalla caratteristica forma a stella, molto semplice ma gustoso e frutto di una chirurgica e precisa preparazione divisa in tre momenti.

È vero che il galateo si concentra soprattutto sul pandoro, ma non vuol dire che non esista qualche accortezza per servirlo comunque al meglio. Il pandoro, per esempio, va servito in tavola già tagliato: bisogna seguire la sua tipica forma di stella, e portarlo ai commensali in fette sicuramente molto sceniche.

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Il pandoro infatti è fatto proprio per essere diviso in parti, anche per godere della sua bellissima forma particolare. Immancabile la spolverata di zucchero a velo, da eseguire sempre prima del taglio. Al contrario del panettone, il pandoro si mangia rigorosamente con le mani: una delle tante curiosità legate a questo dolce originario della città di Romeo e Giulietta.

Per quanto riguarda le bevande di accompagnamento, vale sempre la regola del panettone: evitare gusti in contrasto che ne soffocherebbero il sapore, meglio preferire i vini da dessert.

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