Galateo dei bambini a tavola: 12 regole per quando si è a casa o al ristorante
Mangiare con i piccoli a volte è complicato. Partendo dalle buone maniere e nel dare l'esempio, i pasti con amici e fuori casa possono tornare a essere occasioni piacevoli e non fonte di stress.
“Non si parla con la bocca piena!”: è una delle esclamazioni più diffuse che si può sentire (o fare) a una tavola dove sono presenti dei bambini. Se per gli adulti certe regole di comportamento dovrebbero essere acquisite – è sempre prudente usare il condizionale – questo non lo è per i più piccoli che iniziano a sperimentare per le prime volte il significato di rapportarsi ad altre persone in contesti rituali, dove appunto ci sono delle consuetudini da rispettare. Il pranzo o la cena a casa, con amici o parenti, oppure al ristorante, per i genitori si possono rivelare tra le situazioni più complicate da gestire con i figli in tenera età, specialmente quando le occasioni richiedono di stare seduti per un tempo prolungato. L’educazione alle buone maniere si rivela fondamentale fin dall'infanzia: non si tratta di costringere il bambino a rimanere “zitto e buono”, ma di farlo interagire nel modo più consono, così da responsabilizzarsi. Esiste quindi anche un galateo dei bambini: compito dei genitori trasmetterlo e dare, in primis, il buon esempio.
Educare al rispetto del cibo
Prima di vedere nello specifico quali sono le prassi che è bene che i piccoli apprendano fin da subito, è utile per i genitori insegnare ai propri figli il rispetto per il cibo, specialmente in funzione anti spreco, e per evitare quei momenti di imbarazzo in cui il bambino esprime il suo non gradimento per una pietanza con termini poco consoni, tipo “fa schifo”, sputandola o gettandola a terra. Oltre a giochi, libri illustrati, opuscoli informativi e iniziative pensate ad hoc ormai diffuse in molti comuni, è possibile sensibilizzare i bimbi coinvolgendoli nel fare la spesa e nel cucinare insieme nella quotidianità (entro i limiti degli impegni del day by day). Allo stesso tempo, anche farsi aiutare da loro nell’apparecchiare e sparecchiare la tavola può essere propedeutico per farli prendere maggiore confidenza con le regole dei pasti.
Il galateo dei bambini a tavola: le regole da mettere in pratica
Dal salutare gli ospiti al non urlare, passando per lo stare seduti composti, le regole del galateo per i più piccoli sono le stesse della buona educazione, che quando interiorizzate difficilmente vengono dimenticate con la crescita.
Dire buongiorno, arrivederci, grazie e prego. Salutare (anche solo con il gesto della mano) e dire grazie sono alla base di una buona educazione, non solo quando si interagisce con persone sedute al proprio tavolo o con i camerieri al ristorante.
Lavarsi le mani. L’igiene è importante: è bene insegnare al piccolo di avere le mani pulite prima dei pasti e dopo.
Sedersi composti. Con gentilezza e autorevolezza bisogna spiegare al bambino di utilizzare la sedia nel modo corretto. Se è scomodo si interviene, mettendo per esempio un cuscino o posizionandola favorendo la vicinanza al tavolo. Vietato soprattutto far dondolare la sedia: questa potrebbe rovesciarsi, creare confusione o, peggio, ferire il piccolo.
Iniziare a mangiare quando tutti hanno il piatto. Se il bimbo è ormai abbastanza cresciuto (5-6 anni) può aspettare che tutti i commensali siano muniti della propria pietanza per cominciare il pasto.
Non armeggiare con le posate. Le posate si usano solo nel momento in cui servono: proibito armeggiarle, con il rischio di farle cadere. Se il bambino è piccolo e ha ancora poca dimestichezza, la soluzione migliore è fargli usare quelle ad hoc e non da adulto e, in caso, aiutarlo per mostrare l’impiego corretto. Non si mangia con il coltello, può essere pericoloso.
Usare il tovagliolo. Far abituare il bambino a pulirsi il contorno della bocca quando è sporco e prima di bere è una buona pratica.
Non leccare il piatto. Per quanto possa essere un segno di apprezzamento, non rientra nel bon ton.
Non parlare con la bocca piena. Una regola che vale sia per i bambini sia per gli adulti.
Non masticare con la bocca aperta. Si tratta di una cattiva abitudine che si presenta anche negli adulti: agire fin dall’infanzia è un’ottima soluzione.
Non urlare. Spesso i bambini per richiamare l’attenzione urlano, fanno i capricci o i “buffoni”, disturbando gli ospiti o gli altri avventori. Sono comportamenti da non incoraggiare, ma da mitigare con gentilezza, senza creare sensi di colpa. Se si deve riprendere un comportamento poco opportuno, è meglio farlo in privato, portando il piccolo da parte.
Non utilizzare giochi rumorosi. Restare a tavola per molto tempo e perdipiù composti è difficile, specialmente per i bimbi più vivaci. Se ci si accorge che la permanenza è effettivamente lunga, si può ricorrere a dei giochi. Da evitare quelli che sporcano, come per esempio matite o pennarelli e che possono essere lanciati agilmente. Il tablet è permesso, ma solo senza volume, al fine di non creare rumori molesti.
Non correre. Un bambino stanco e annoiato si attiva facilmente, chiedendo di alzarsi o iniziando a girare per il locale, fino a mettersi a correre, cosa che potrebbe causare problemi per i camerieri o per altri tavoli, se il piccolo parte in esplorazione. In questo caso si valuta la situazione: se ha bisogno di muoversi, si accompagna in una breve e tranquilla “passeggiatina”, tenendolo per mano.