I funghi reishi, nome comune del Ganoderma lucidum, sono considerati alimenti particolarmente benefici: ecco perché e come si impiegano nell'alimentazione quotidiana.
Un fungo dall'aspetto molto particolare e dai colori intensi: è il fungo reishi, nome comune del Ganoderma lucidum, un fungo carnoso dal sapore deciso, che cresce in tutte le stagioni in Cina e Giappone – dove è conosciuto come Ling Zhi – ma anche in Europa. Si tratta di un alimento considerato particolarmente benefico, tanto da essere chiamato "fungo dell'immortalità": ma da dove viene questa nomea? Ecco tutto quello che dovete sapere sui funghi reishi, quali sono i loro benefici e perché sono tenuti in così grande considerazione non solo dalla medicina tradizionale orientale.
Il mondo dei funghi è davvero vasto: sono tantissime le specie commestibili che possiamo gustare, alcune delle quali possiedono delle notevoli proprietà nutritive. In questo caso parliamo di un fungo a oppartenente al genere Ganoderma, genere di funghi basidiomiceti e, in particolare, del Ganoderma lucidum, chiamato reishi: il suo nome scientifico indica già la sua caratteristica più evidente, ovvero quella di essere particolarmente lucido. Cresce come parassita su querce e castagni, ma anche su latifoglie o conifere, mentre nei Paesi tropicali si riportano trovano il loro habitat sulla palma da cocco e sulla palma areca.
Nella medicina tradizionale cinese e giapponese, il fungo reishi è da sempre tenuto in grande considerazione, soprattutto come tonico ricostituente: secondo i dettami di queste discipline, il fungo reishi sarebbe in grado di "allungare" la vita delle persone, grazie ai suoi elevati livelli di antiossidanti. Anche la scienza delle nutrizione occidentale ha preso però in considerazione questa specie, che viene ormai annoverata come "superfood" e inserita nei regimi alimentari ricostituenti.
Il fungo reishi, infatti, è considerato un immunostimolante, ma ha anche funzioni analgesiche e antinfiammatorie. In particolare è conosciuto e usato per il suo effetto antistaminico ed espettorante, quindi utile soprattutto in caso di tosse e malanni di stagione. È da sempre utilizzato come tonico cardiaco: aiuta a migliorare il metabolismo del muscolo cardiaco regolando la pressione sanguigna. Ecco alcuni benefici specifici associati a questo tipo di funghi:
Promuovono la longevità. Secondo uno studio di laboratorio condotto nel 2009 e pubblicato su Bioorganic & Medicinal Chemistry, questi funghi contengono polisaccaridi che possono promuovere efficacemente la longevità delle cellule. In particolare, un'assunzione regolare di reishi, sarebbe in gradi di rafforzare il sistema immunitario e prevenire formazioni anormali in vasi sanguigni.
Aiutano a regolarizzare la digestione. L’assunzione costante del reishi regolarizza la produzione di succhi gastrici e, con il tempo, migliora anche la peristalsi intestinale, aiutando cura di stispi e del colon spastico. In generale, questa tipologia di funghi sarebbe in grado di migliorare la comunicazione tra sistema nervoso e l’apparato digerente.
Stimolano la rigenerazione del fegato. Come altre varietà, anche i funghi reishi sono utili per stimolare la rigenerazione e, più in generale, l'attività del fegato, intervenendo quasi come delle "spugne" ed eliminando tossine e sostanze chimiche.
Allontanano le infiammazioni. Grazie alla loro azione anti infiammatoria, i funghi reishi sono utili nell'accelerazione degli stati di guarigione, ma anche per la prevenzione di patologie infiammatorie. In particolare, agirebbero sulla produzione di globuli bianchi, stimolando quindi la normale ripresa delle attività delle cellule.
Il sapore dei reishi è intenso e particolarmente amaro: per questo nelle tradizioni orientali viene usato soprattutto essiccato, oppure in polvere. Questo preparato solitamente viene usato per arricchire delle bevante come infusi, decotti o tè, ma non è difficile trovarlo anche impiegato in zuppe e brodi ricostituenti, insieme a prodotti come miso, alghe, tofu, soia, seitan, cavoli, zucche e così via.