Da un rapido sguardo ai banchi dei mercati, febbraio si rivela un mese generoso: dalle Crucifere ai finocchi, dai carciofi romaneschi agli agrumi, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Stesso discorso in pescheria, con una predilezione per il pesce locale e di piccola taglia. Scopriamo cosa acquistare nel dettaglio e perché.
Nel cuore della stagione invernale, febbraio si rivela un mese assai generoso. Tanti i prodotti della terra che ha da offrire: in prima linea troviamo ancora tutte le Crucifere, con broccoli, cavoli e cavolfiori a fare bella mostra di sé, colorati e rigogliosi, tra i banchi dei mercati cittadini. Ortaggi dall'eccezionale potere antiossidante, rinforzano il nostro sistema immunitario e si rivelano degli importanti scudi protettivi nei confronti delle influenze stagionali. Versatili e gustosi, con loro in cucina non ci si annoia mai.
Puoi scottare le cimette del broccolo in acqua e poi saltarle in padella con un fondo di olio, aglio e peperoncino, così da ottenere un contorno semplice e leggero da accompagnare a qualunque secondo alla griglia; una volta sbollentate, puoi condirle con besciamella e mozzarella, versarle in una teglia e poi cospargerle con abbondante parmigiano: il passaggio in forno ci restituirà una pietanza dalla crosticina dorata in superficie e filante al cuore, ottima per tutta la famiglia; e, se ancora non fossi pienamente convinto, puoi realizzarne una vellutata nutriente e avvolgente, classico comfort food con cui scaldare cuore e stomaco durante una fredda serata d'inverno.
A partire dal mese scorso abbiamo iniziato ad assaporare i primi carciofi romaneschi: di antichissima tradizione e fregiati del marchio Igp dal 2002, si caratterizzano per il sapore dolce e delicato, reso tale dal clima temperato e dalle fertili terre laziali in cui vengono coltivati. Protagonisti di grandi classici della tradizione giudaico-romanesca, sono ricchi di acqua, fibre e sali minerali; dalle proprietà diuretiche e drenanti, sono un sostegno fondamentale per il nostro fegato, così come tutte le verdure amare, vedi cicoria, scarola, indivia belga e cime di rapa, eccezionali nello stimolare l'attività epatica dell'organismo.
Questo è soprattutto il mese dei finocchi, vegetale appartenente alla famiglia delle Apiaceae, diffusamente coltivato sul territorio italiano; piacevolmente croccanti, dolci e dalla fragranza tipicamente balsamica, sono poveri di calorie e composti principalmente di acqua, ben il 93 per cento; l'ottimo contenuto di fibre vegetali, vitamine e sali minerali, in particolare calcio, fosforo e ferro, li rende particolarmente sazianti, nonché diuretici e disintossicanti. Grazie all'anetolo, inoltre, uno degli oli essenziali che contengono, sono in grado di contrastare la formazione di gas intestinali e diminuire gonfiore e aerofagia.
Amati non solo da chi è attento alla linea, i finocchi si rivelano dei preziosi alleati in cucina: possono essere consumati crudi, in pinzimonio o in insalata – tagliati a fettine sottili e mescolati con arancia a spicchi, pinoli e uvetta – oppure cotti, pronti a dare vita a infinite ricette golose e stuzzicanti. Come le nostre cotolette: si tagliano a fette piuttosto spesse, si passano nelle uova e poi nella farina di mais e si cuociono infine in forno, conditi semplicemente con un filo di olio. Dorate e super croccanti, possono accompagnare una pietanza a base di carne o di pesce, ma essere consumate come secondo piatto a cui abbinare una fresca insalata di stagione. E che dire dei cordon bleu di finocchi? Rivisitazione in chiave veggie dei classici cordon bleu di carne, rivelano al taglio un cuore filante e godurioso di provola e prosciutto cotto: una di quelle pietanza che conquisterà anche il bambino (ma anche l'adulto) più selettivo ed esigente.
Anche la frutta svolge un ruolo fondamentale in questo periodo, in particolare di protezione nei confronti di influenze e malanni stagionali. Il ruolo da protagonisti è senz'altro interpretato dagli agrumi, arance in testa, che, succosi e fragranti, ci consentono di fare il pieno di vitamina C. Acquistiamo le arance della varietà Tarocco, tra le più pregiate e amate per l'irresistibile dolcezza, e gustiamole spicchio dopo spicchio oppure ridotte in spremuta. Nulla ci vieta di sfruttarne succo e scorza per aromatizzare dei filetti di pesce, sfumare dei bocconcini di tacchino o regalare una piacevole nota agrumata a qualunque torta appena sfornata.
Non dimentichiamoci dei mandarini, dalla tipica forma appiattita e globosa, con buccia sottile e un'elevata succosità e dolcezza. Frutto dell'albero appartenente alla famiglia delle Rutacee (genere Citrus), è, incredibile, ma vero, uno dei tre agrumi originali (gli altri sono il pomelo e il cedro); da questi, infatti, deriverebbero tutti gli altri: limone, lime, arancia….
Ottimo da consumare fresco e al naturale, questo frutto trova largo impiego in cucina: può essere accostato a pietanze di carne e di pesce, per ottenere degli eccezionali contrasti agrodolci, ma è soprattutto in pasticceria che sa dare il meglio di sé.
Con il suo succo è possibile realizzare raffinati dessert al cucchiaio, come budini, soufflé e creme, e con la sua scorza, ricca di un olio profumato, liquori ed essenze. Ma non finisce qui: fonte preziosa di vitamine, sali minerali e antiossidanti, il mandarino è anche un vero e proprio elisir di lunga vita. Oltre alla grande tribù degli agrumi, troviamo sui banchi dei mercati i kiwi, sia verdi sia gold (particolarmente zuccherini quest'ultimi), le mele e le pere, irrinunciabili in questo periodo per confezionare torte casalinghe dai sapori avvolgenti e un po' nostalgici che, al primo boccone, ci riportano alla nostra infanzia.
In pescheria scegliamo tanto buon pesce locale e di stagione, prediligendo quello povero e di taglia piccola, dall'ottimo contenuto proteico e di acidi grassi omega 3. Via libera a sarde, alici, acciughe, sgombri, triglie, cefali, ricciole, rombi, palamite, scorfani e naselli: versatili ed economici, si prestano a dare vita a ricette tradizionali e più creative. Tra i molluschi e i crostacei, troviamo calamari, seppie, mazzancolle, pannocchie e vongole veraci, con cui preparare ricche e gustose zuppe di pesce o condire un buon piatto di spaghetti.