Asparagi, agretti, erbe spontanee e fragole. Senza dimenticare l'ottimo pesce azzurro e le uova del contadino: scopriamo cosa acquistare questo mese al mercato e in pescheria, e come impiegarlo al meglio in cucina.
Con aprile salutiamo ufficialmente l'arrivo della primavera, la stagione del risveglio per antonomasia. Tale cambiamento è quanto mai visibile sui banchi dei mercati, in pescheria e sulle nostre tavole: i piatti invernali, ovviamente più ricchi e sostanziosi, cedono il posto a preparazioni più leggere, che disintossichino il corpo e ci proteggano dai classici fastidi del periodo, come le allergie, per esempio.
Il colore protagonista del momento è sicuramente il verde: da quello degli ultimissimi broccoli e cavolfiori a quello di asparagi, carciofi, agretti, bietole, cicorie ed erbette spontanee, come borragine e tarassaco, che stimolano e proteggono l'attività epatica.
Dalle proprietà diuretiche e antinfiammatorie, gli asparagi non dovrebbero mai mancare nelle nostre ricette; versatili e gustosi, possono essere accostati a uova dal tuorlo fondente, mescolati a un risotto cremoso e all'onda oppure semplicemente saltati in padella con un filo di olio e uno spicchio di aglio per pochi minuti, così che restino belli croccanti: la cottura veloce e a fuoco vivace, oltre a renderli più saporiti, ci aiuta a non disperderne le preziose sostanze nutritive e a preservarne la brillantezza.
Regine incontrastate delle prime scampagnate fuori porta, e in particolare del classico picnic del Lunedì dell'Angelo, è il momento di gustare in tutta la loro bontà le fave. Originarie dell'Asia minore, sono tra i legumi più antichi, secondi solo alle lenticchie: appena raccolte, dunque fresche e tenerissime, possono essere abbinate a salumi e formaggi, come il pecorino fresco che, per sua particolare vocazione, è detto appunto "baccellone".
Una volta cotte, invece, danno vita a pietanze corroboranti e rustiche, per lo più appartenenti alla tradizione contadina, come il celebre macco di fave alla siciliana o la vignarola alla romana, specialità della gastronomia laziale.
Tra le erbe spontanee, spuntano l'ortica, dall'azione ricostituente e tonificante, e la borragine: ricca di vitamine e sali minerali, vanta ottime qualità nutritive e antinfiammatorie; il gusto ricorda quello del cetriolo e le sue foglie, grandi, ovali, ruvide e ricoperte da una particolare peluria, possono essere mangiate sia crude sia cotte. Se troppo dure, è preferibile lessarle in acqua salata, spadellarle con un fondo di olio extravergine di oliva e aglio oppure impiegarle nella realizzazione di ripieni salati.
La borragine può essere utilizzata per farcire i più svariati formati di pasta fresca, come i ravioli e i tipici pansotti liguri, golose torte salate, insieme a formaggi cremosi e salumi, per arricchire risotti, minestre e deliziose frittate di uova o a base di farina di ceci.
Se ami gli agrumi, utilizza questi ultimi giorni per assaporare i pregiati tarocchi e le arance sanguinello, varietà tardiva dalla polpa rossa e particolarmente succosa. Restiamo "in famiglia" e sfruttiamo il più possibile i limoni bianchetti: conosciuti come "limoni primavera", si caratterizzano per la forma ellittica, il colore giallo chiaro e la buccia sottile e molto fragrante che – aggiunta a creme e impasti dolci – regala un aroma inebriante a torte, plumcake e dessert al cucchiaio.
Ultimo mese anche per i kiwi, frutti straordinariamente ricchi di vitamina C, antiossidanti e vitamine, e primo per le amate fragole, prodotto simbolo della stagione primaverile. Succose e zuccherine, sono ottime al naturale, condite semplicemente con limone e zucchero, impiegate in pasticceria, per dare vita a cheesecake, tiramisù, gelati e semifreddi, oppure accostate a ingredienti salati, per proposte originali e stuzzicanti con cui deliziare amici e parenti.
Tra i banchi del pesce, invece, il colore predominante è l'azzurro, quello di acciughe, alici, sgombri e sardine; economici, versatili e ricchi di omega-3, puoi sfruttarli per realizzare gustosi antipasti, tortini e primi piatti. Particolarmente pescosi in questa stagione, i nostri mari ci regalano anche pesce spada, saraghi, cefali, pagelli e triglie, da cuocere alla griglia o assaporare nelle zuppe di pesce più tradizionali.
Nonostante siano disponibili tutto l'anno, anche le uova hanno la loro stagionalità: le galline, infatti, influenzate dalla luce solare, ne depongono di più proprio a partire da questo mese e fino a settembre. Acquistale biologiche, o meglio ancora presso un contadino di fiducia, e consumale in tutta serenità e senza il timore che possa innalzare trigliceridi e colesterolo, un falso mito ormai – si spera- del tutto sdoganato.