Le fragole sono il frutto di primavera per definizione: succose e piacevolmente zuccherine, sono buone da gustare al naturale ma superlative negli impasti dolci di torte e plumcake. Non solo: ipocaloriche, ricche di vitamina C, sali minerali preziosi e sostanze antiossidanti, sono anche un vero elisir di lunga vita. Di cui fare incetta proprio ora.
Rosse, ben sode e fragranti, le fragole sono le regine incontrastate della stagione primaverile. Succose e zuccherine, sono già deliziose così: al naturale. Nell’incontro con farce cremose, cioccolato e impasti soffici, però, diventano protagoniste di una pasticceria a un tempo casalinga e raffinata. Dando il meglio di sé.
Oltre all’indiscussa bontà, sono anche delle preziose alleate per la salute e il benessere. Ricche di benefici, contengono molta acqua e sono povere di calorie (appena 30 ogni 100 grammi di prodotto): inoltre, sono una fonte preziosa di fibre, vitamina C e sali minerali come potassio, calcio e fosforo.
Conosciuto fin dai tempi dei Greci e dei Romani, questo frutto – che in realtà è un insieme di piccoli frutti – ha origini antichissime. Il popolo romano, oltre ad esserne particolarmente ghiotto, lo utilizzava come rimedio per depressione e calcoli renali.
Frutto prediletto da santi, poeti e scrittori, è protagonista di numerose leggende: in quella di Ovidio, per esempio, si narra che la dea Venere pianse copiose lacrime per la morte dell’amato Adone, ucciso da un cinghiale durante una battuta di caccia; una volta giunte a terra, queste goccioline si trasformarono in piccoli e succosi frutti a forma di cuore: le fragole, per l’appunto.
Frutti delle piante del genere Fragaria, appartenente alla famiglia delle Rosacee, le fragole sono considerate dei “falsi frutti”. Da un punto di vista botanico, infatti, i frutti veri e propri sono i cosiddetti acheni, ovvero i semini gialli che si notano sulla superficie della fragola.
E la parte rossa che mangiamo cos'è? Si tratta dell'estremità del peduncolo floreale e il suo colore è dovuto al contenuto di antocianine, polifenoli della famiglia dei flavonoidi, dalle spiccate proprietà antiossidanti e utili per combattere i radicali liberi e lo stress ossidativo; grandi alleati del benessere del cuore, aumentano il colesterolo buono e hanno un ottimo impatto sul controllo dell'indice glicemico.
Tantissime sono le varietà delle fragole, suddivise in rifiorenti e non: nel primo gruppo si includono le fragole coltivate generalmente negli orti di famiglia, a frutto piccolo e con produzione continua dalla primavera all’autunno; nel secondo sono comprese le varietà provenienti da coltura specializzata, a frutto grosso e produzione unica.
Le regioni che ne coltivano quantità maggiori sono Emilia-Romagna, Campania, Veneto e Piemonte e le specie più diffuse sono: “Camarosa”, “Candonga”, “Vantana”, “Gorella”, di colore rosso intenso, polpa compatta e maturazione nel mese di maggio; “Pocahontas”, di forma conica e polpa consistente; “Aliso”, la specie più coltivata nel Sud Italia; e infine “Belrubi”, di forma allungata e ottima qualità, dall’abbondante fruttificazione.
Tra le varietà selvatiche, la più nota è la fragola di bosco: a diffusione spontanea, produce frutti dalla primavera al tardo autunno.
Virtuose e benefiche, le fragole sono ricche di antiossidanti e flavonoidi; rappresentano anche un’ottima fonte di vitamina C (circa 54 mg ogni 100 grammi) e sali minerali: soprattutto potassio (160 mg), calcio (35 mg) e fosforo (28 mg).
Composte principalmente da acqua, fibre e zuccheri semplici, sono perfette anche per chi segue un regime ipocalorico o è attento alla linea. Contengono inoltre pectina, una fibra alimentare solubile che favorisce la funzionalità intestinale e la digestione aiutando a eliminare le tossine.
Inoltre, sembra che in questo frutto sia presente in grandi quantità l’agrimoniin, un tannino largamente impiegato nella medicina tradizionale asiatica e studiato per le sue proprietà astringenti, antiemorragiche, antimalariche e antitumorali. Insomma, un vero concentrato di sostanze benefiche per il corpo e la mente.
Vediamo insieme i benefici di questi portentosi frutti.
La cosa fondamentale è acquistare le fragole durante la stagione primaverile (da aprile a giugno), momento in cui sostanze, proprietà e gusto sono ai massimi livelli, a chilometro zero e preferibilmente biologiche. Ma questo non è l'unico motivo: le fragole, infatti, non avendo buccia ed essendo a contatto diretto con il terreno, possono assorbire con maggiore rapidità gli eventuali pesticidi utilizzati.
Se non hai nessuna allergia, puoi mangiare 150-200 grammi a porzione, due volte al giorno: circa 4 fragole di dimensioni medio-grandi, oppure 6-8 fragole piccole.
Dolci e succose già così, le fragole trovano largo impiego in cucina, con ricette che vanno dai primi agli immancabili dolci. Versatili come pochi altri frutti, regalano uno sprint in più a qualunque preparazione e momento della giornata: da una macedonia a un'insalata, fino agli abbinamenti salati più audaci e un po’ rétro. Un esempio per tutti? L’indimenticabile risotto alle fragole, un primo piatto fresco ed elegante che ci riporta immediatamente ai mitici anni Ottanta.
Il meglio di sé, però, lo riserva per la pasticceria classica e casalinga: da topping goloso della cheesecake senza cottura a irresistibile farcia della torta di ricotta, tutto acquista un sapore e una fragranza unici.
Estremamente delicate e facilmente deteriorabili, le fragole vanno impiegate rapidamente e manipolate il meno possibile. Se avete esagerato nell'acquisto, un ottimo modo per conservarle è realizzare una golosa marmellata. Semplice e genuina, vi consentirà di gustare questi meravigliosi frutti durante tutto l'anno. Anche quando la primavera sembrerà solo un lontanissimo (e dolcissimo) ricordo.