Una coppia di ingredienti collaudata e molto versatile in cucina, perché la si può impiegare in tantissime ricette diverse: ecco come valorizzare al meglio i due prodotti a seconda delle tipologie.
Uno degli abbinamenti più noti nella nostra cucina è quello tra pere e formaggio, che non solo riporta subito alla mente il celebre proverbio, ma anche a grandi classici delle nostre tavole, come per esempio il risotto alle pere e gorgonzola, un must have della stagione autunnale. Combinare i sapori e le consistenze di questi due alimenti permette di creare ricette sempre sfiziose, in un riuscitissimo mix tra rustico e raffinato: in passato, infatti, la pera era considerata un frutto da nobili, mentre i formaggi erano appannaggio dei contadini. Adesso con questo connubio si può giocare con la fantasia, valorizzando eccellenze locali e regionali in proposte che vanno dall’aperitivo al dolce.
Non esiste un solo modo per gustare lo sposalizio tra pere e formaggio, perché entrambi sono ingredienti molto versatili, che si possono presentare al naturale, oppure cotti e in versione confettura.
Sono stati i monaci a portare i formaggi sulle tavole dei "ricchi", offrendoli prima ai pellegrini e poi donandoli ai signori, così da rendere elegante l’abbinamento con le pere. In Italia c’è una lunga tradizione di produzione di formaggi, tra Dop e Igp, le specialità sono moltissime, così come anche di pere ne esistono diverse varietà ed eccellenze, come le Pere dell’Emilia Romagna Igp: a seconda delle caratteristiche, i match tra i due prodotti cambiano. Ecco i più riusciti:
Si tratta di una pera autunnale e invernale dalla polpa succosa, molto aromatica, dal sapore dolce-acidulo, particolarmente apprezzata sia da sola sia cotta, in forno o in padella. Viene valorizzata da formaggi sapidi come il grana, il parmigiano, il roquefort, ma è ottima anche con la fontina, il brie e il camembert.
Probabilmente è la pera più coltivata al mondo, si inserisce tra le tipologie estive e ha un sapore zuccherino che si abbina bene a formaggi dai sapori decisi come caprini, pecorino, gorgonzola piccante, così da bilanciare l’intensità con la sua dolcezza, ma anche a quelli più delicati, tipo ricotta, crescenza, stracchino e brie.
Di origini francesi, la pera Abate è una delle varietà più consumate dagli italiani. La polpa è dolce con delle note lievemente acidule, succosa e aromatica: da impiegare in ricette con formaggi stagionati ed erborinati, dal parmigiano ai bleu vaccini e caprini.
La pera Decana è una tipologia autunnale e invernale dal gusto dolce, con polpa scioglievole: è ideale per la realizzazione di composte e confetture, da gustare in taglieri di formaggi stagionati o semi stagionati, dal taleggio all’Asiago. In contrasto, sono ideali anche con formaggi piccanti tipo provolone.
Viene prodotta soprattutto in Sicilia, ha una polpa croccante e zuccherina e si raccoglie d’estate. Si abbina a formaggi stagionati e semi stagionati, per esempio pecorino, tuma e caciotta.
Dal sapore dolce e aromatico, la pera Conference arriva dall’Europa settentrionale. Come altre varietà autunnali e invernali, è indicata con formaggi dalla forte identità come il taleggio, il gorgonzola o quelli a lunga stagionatura.