Grado di maturazione, forma, colore della buccia, consistenza della polpa e sapore: ecco tutte le differenze tra i fichi e i fioroni.
I fichi: se c'è una frutta che sa come stuzzicare il palato sono proprio loro. Buoni da soli, ma ottimi anche in ricette come dessert – che si tratti di confetture, crostate, torte – e piatti salati: li hai mai provati con il prosciutto crudo o con la pizza bianca? Se li ami saprai benissimo che ne esistono più varietà, con la buccia verde o violacea, più o meno sodi, con gradi di dolcezza diverse. Ma conosci la differenza tra fichi e fioroni? Appartengono alla stessa famiglia ma sono come fratelli diversi, ognuno con il proprio carattere e fascino unico. Scopriamo quali sono le similitudini e le differenze tra i fichi e i fioroni.
Il fico appartiene alla famiglia delle Moracee, originaria dell’Asia occidentale e diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo. Si tratta di un frutto carnoso e dolce, con una buccia sottile e una polpa ricca di semi. Il colore esterno può variare dal verde al viola, mentre quello interno può essere bianco, rosa o rosso. Esistono diverse varietà di fichi, che si distinguono per forma, dimensione, colore e sapore. Tra i più comuni ci sono:
Oltre a essere molto apprezzato per il suo gusto gradevole il fico ha anche molte proprietà nutritive. Infatti, è ricco di zuccheri, fibre, vitamine (soprattutto A, C e E), minerali (calcio, potassio, ferro) e antiossidanti. Ha anche effetti benefici sulla salute in quanto favorisce la digestione, regola l’intestino, combatte l’anemia, rinforza le ossa e la pelle.
Si tratta del frutto immaturo del fico, ossia un frutto che si sviluppa nella prima parte dell’anno (da aprile a giugno) e che non raggiunge mai la completa maturazione. Ha una forma allungata e appuntita, con una buccia spessa e dura di colore verde chiaro o giallo. La polpa è acquosa e poco dolce, con una consistenza croccante o morbida a seconda della varietà.
Il fiorone è meno conosciuto e meno diffuso rispetto al fico maturo. Tuttavia, ha delle qualità interessanti dal punto di vista nutrizionale e gastronomico. Infatti contiene meno zuccheri e più acqua rispetto al suo omonimo maturo, il che lo rende più leggero e dissetante. Inoltre, è ricco di vitamina C, potassio e fibre. Si può consumare fresco o sotto forma di conserve. Si presta bene a preparazioni salate, come insalate, ripieni o contorni. Si abbina bene con il limone, l’aceto, il sale e le erbe aromatiche.
Come abbiamo visto, si tratta di due frutti diversi ma correlati. La principale differenza tra i due sta nel loro grado di maturazione: i primi sono frutti maturi che si raccolgono in estate, mentre i fioroni sono immaturi e si raccolgono in primavera.
Altre differenze riguardano la forma: i fichi sono rotondi o leggermente ovali, mentre gli altri sono allungati e appuntiti. Anche il colore varia: una buccia che va dal verde al viola e una polpa che va dal bianco al rosso per il frutto estivo, buccia verde o gialla e una polpa bianca o verde per quelli primaverili.
Infine, la differenza più evidente è il sapore: i fichi sono dolci e succosi, mentre i fioroni sono aspri e acquosi. Questa diversità si riflette anche nell’uso culinario: se i primi sono adatti sia a piatti dolci o salati, i secondi sono più indicati per preparazioni salate.