L'azienda di Alba aderisce al progetto "Impolliniamo il mondo" ideato dalla startup 3Bee: adotta 10 alveari e 600mila api in Piemonte per salvaguardare la biodiversità. Le api sono responsabili dell'80% della catena alimentare mondiale e in quasi 30 anni, il numero di insetti è diminuito del 70% con una conseguente riduzione della produzione di miele.
Ferrero scende in campo per salvaguardare le api e aderisce all’iniziativa di 3Bee, una startup italiana che ha creato “Pollinate the Planet”: un sistema di monitoraggio basato sull'intelligenza artificiale che permette di ascoltare in tempo reale le api e di controllarne così lo stato di salute. L’azienda di Alba ha deciso di contribuire alla causa per proteggere 10 alveari di due apicoltori della Regione Piemonte che ospitano ben 600.000 api.
Questi insetti sono responsabili dell’80% della catena alimentare mondiale attraverso il processo diretto e indiretto dell’impollinazione. I cambiamenti climatici e l’uso dei pesticidi hanno però ridotto drasticamente il numero di api sul pianeta, con conseguenze molto serie sulla biodiversità di piante e fiori. Secondo i dati della Radboud University e della Entomological Society Krefeld – si legge su una nota pubblicata dall’Ansa – in quasi 30 anni, il numero di api è diminuito del 70%, con una conseguente, riduzione della produzione di miele.
Da questo problema nasce 3Bee, una startup fondata da Niccolò Calandri e da Riccardo Balzaretti, un ingegnere elettronico e un biologo, che tramite dei sistemi tecnologici permettono di monitorare la vita degli alveari. Dalla sua fondazione, nel 2016, ha venduto circa 1000 dispositivi sviluppando un network di 10.000 apicoltori in tutta Italia che collaborano, seguono e utilizzano le loro tecnologie.
Chiunque può adottare un alveare e aderire a questo progetto. Racconta Calandri all’Ansa, “le aziende attente alla sostenibilità ambientale possono dare il proprio contributo per la protezione delle api e di conseguenza del pianeta, con un impatto concreto, forte ed importante sulla preservazione della biodiversità e degli ecosistemi".
Qualche giorno fa l’azienda piemontese che produce la Nutella ha pubblicato il bilancio consolidato al 31 agosto 2019 e sono emersi numeri sorprendenti con un giro d’affari di 11,4 miliardi di euro e una crescita del 6,2% rispetto all’anno precedente. L’aumento esula l’impennata di vendite dei Nutella Biscuits in Italia, usciti in autunno e comprende un investimento di oltre mezzo miliardo sulla tecnologia. Una macchina da guerra che ha deciso di mettersi al servizio delle api.