La nostra Melissa ci spiega in modo davvero semplice cosa si intende per farina debole, media e forte, per quali preparazioni utilizzarle e come riconoscerle.
Quale farina scegliere tra quella debole e quella forte e qual è la differenza? La farina che usiamo per la pizza è la stessa della pasta frolla? Ovviamente no! La nostra Melissa ci spiega in modo davvero semplice cosa si intende per farina debole, media e forte, per quali preparazioni utilizzarle e come riconoscerle: importante il simbolo della W, da controllare quando acquistiamo la farina. Scopriremo anche come distinguere le diverse tipologie quando non troviamo la W sulla confezione della farina, così da acquistare sempre quella più adatta alle nostre preparazioni.
La farina debole viene usata per fare biscotti, crostate, torte, tutti quei prodotti che non hanno bisogno di una lievitazione. Il termine "debole" indica, appunto, una farina con poca forza. La W è la lettera che indica la forza della farina e, nel caso di quella debole, deve essere uguale o inferiore a 170 W.
La farina di media forza serve per impasti con poche ore di lievitazione come, ad esempio, i grissini o i panini all'olio. In questo caso, l'indice di forza deve essere compreso tra i 180 e i 260 W.
La farina forte serve per impasti a lunga lievitazione o molto idratati, come il pane, le brioches o la pizza. In questo caso la forza deve essere compresa tra 280 e 350 W.
Se sulla confezione della farina non troviamo il simbolo W che indica la forza, come facciamo a distinguere una farina forte da una debole? In questo caso ti basterà guardare la tabella dei valori nutrizionali:
Adesso, grazie alla nostra Melissa, puoi scegliere senza problemi la farina che ti serve, in base alle ricette che devi realizzare.