È stato presentato il 4 dicembre a Sorrento un docufilm sulla pizza, titolato Farina, acqua e lievito. Un viaggio tra passato, presente e futuro del settore, con i grandi maestri campani coinvolti.
La pizza, l’arte e la cultura dietro la sua preparazione protagonisti di un documentario, dal titolo Farina, acqua, e lievito, presentato lo scorso 4 dicembre a Sorrento in occasione delle Giornate Professionali di Cinema.
Coinvolti nella pellicola grandi e piccoli maestri pizzaioli campani, esperti artigiani dell’arte bianca, che hanno dedicato la loro formazione e (sacrificato) la loro vita a uno degli alimenti più iconici, e conosciuti, della tradizione gastronomica dello Stivale. La pizza diventa quindi filo conduttore di un docufilm in grado di proporre agli spettatori scene reali, ora tra i forni ora in famiglia, in un’alternanza lavoro-casa che rappresenta uno spaccato reale della vita dei pizzaioli.
Rappresentata e testimoniata sul grande schermo non solo l’attualità di questo mondo, attraverso i suoi rappresentanti diretti, ma anche la storia della pizza in uno scenario più ampio. “Il film è un viaggio, tra storia e attualità, tra presente, passato e futuro, alla scoperta dell’umanità del pizzaiolo e dell’alimento più famoso al mondo” ha detto il regista del docufilm Giuseppe Alessio Nuzzo. L'excursus di cui il film si fa testimone e ambasciatore parte dalle “origini” egiziane della pizza arrivando ai nostri giorni, in un tragitto temporale che racconta anche la prima margherita e le pizze “contemporanee” protagoniste oggi in molti locali di Napoli.
Non solo la città di Partenope: c'è spazio per Acerra, definita "Città della Pizza", e per la famosa pizza al metro di Vico Equense. Previsioni anche su quel che sarà il destino del settore: “Il futuro della pizza napoletana è una figura del pizzaiolo sempre più formata; è un insieme di tradizione, emozione, competenza e informazione” si racconta nel film.
La pizza va considerata semplicemente come una pasta di farina, acqua e lievito modellata da un pizzaiolo? È ancora vista come alimento povero della tradizione gastronomica del nostro Paese? Questi i quesiti, posti dalla voce narrante di Marisa Laurito, attorno ai quali si sviluppa il docufilm.
Interrogati a riguardo provano a rispondere alcuni esponenti campani, e napoletani, del mondo dei lievitati. Coinvolti, tra gli altri, pizzaioli quali Franco Pepe, Vincenzo Capuano e Gaetano Paolella, imprenditori come Alessandro Condurro dell’Antica Pizzeria Da Michele e Sergio Miccù, presidente Associazione Pizzaiuoli Napoletani grazie al quale, pochi anni fa, l'arte del pizzaiuolo napoletano è stata essere riconosciuta dall’Unesco come patrimonio immateriale dell’umanità.