Mai sentito dire che l'anguria sia difficile da digerire? E che faccia ingrassare? La regina dell'estate porta con se falsi miti e informazioni non sempre corrette, è ora di fare chiarezza.
Regina indiscussa dell'estate, l'anguria è un frutto rinfrescante e dissetante, pronto a venire in nostro soccorso nelle giornate più calde dell'anno. Dolce e zuccherina, povera di calorie e ricca di acqua, l'anguria aiuta a contrastare la ritenzione idrica, è un prezioso integratore di vitamine e sali minerali e ha un effetto antinfiammatorio naturale, insomma un vero e proprio toccasana per la nostra salute e per l'equilibrio del nostro corpo. Nonostante le risapute proprietà benefiche, a questo frutto sono spesso legate alcune informazioni e credenze che poco hanno a che fare con la verità. Quante volte hai sentito dire che l'anguria è difficile da digerire o che addirittura faccia ingrassare? È arrivato il momento di fare chiarezza e sfatare dei falsi miti sull'anguria, per gustarla e assaporarla in tutta la sua bontà.
Il primo e forse più celebre mito da sfatare sul frutto dell'estate per eccellenza è che faccia ingrassare ma possiamo iniziare con il dire che questa informazione non ha alcun fondamento scientifico: no, l'anguria non fa ingrassare, non più di altri frutti quantomeno. Come potrebbe un frutto composto principalmente da acqua e incredibilmente ipocalorico come l'anguria causare un aumento di peso? Il punto, come sempre quando si tratta di alimentazione, è non eccedere con le quantità: l'anguria è un frutto particolarmente zuccherino (ogni porzione da 100 grammi contiene circa 4 grammi di zuccheri) e per questo motivo è importante non abusarne, così da evitare ripercussione negative sulla linea e sulla salute in generale.
Ti è mai capitato di sentire un senso di gonfiore e pesantezza dopo aver concluso un pasto con una fetta di anguria? Ed eccoci al secondo mito sull'anguria su cui è importante fare chiarezza: la "presunta" difficoltà di digestione causata da questo frutto è il risultato di un consumo poco attento. Il cocomero è composto al 95% da acqua e la sua composizione nutrizionale lo rende particolarmente saziante: mangiarlo a fine pasto può quindi aumentare il senso di gonfiore e pesantezza dovuto al cibo ingerito in precedenza. L'idea che sia difficile da digerire non è quindi legata al frutto in sé, ma al modo in cui lo mangiamo: per evitare questa spiacevole sensazione, meglio gustare una fetta di cocomero lontano dai pasti, magari per una merenda fresca e dissetante.
Perché alcune varietà di angurie non hanno semi? Sono davvero Organismi geneticamente modificati? La risposta, in questo caso, non è così netta ed è importante quindi fare chiarezza. L'assenza di semi in alcune angurie è dovuta a un fenomeno detto "poliploidia", una condizione per cui il corredo genetico del frutto si moltiplica più volte rispetto al normale, senza che a questa duplicazione cromosomica corrisponda una suddivisione cellulare e la conseguente produzione di semi utili alla riproduzione. La poliploidia può essere naturale o indotta, a livello di coltura industriale, attraverso la somministrazione di una sostanza chiamata colchicina: in parole povere, le angurie senza semi sono tecnicamente organismi geneticamente modificati voluti per scopi commerciali ma non rientrano, per ragioni su cui gli esperti non sono del tutto concordi, nella lista dei prodotti Omg vietati in Europa.
Altro falso mito che gira da qualche anno, malgrado vari siti anti bufale si siano incaricati di sfatarlo: l'anguria con la crepa in mezzo, o con dei buchi grossi nella polpa, sarebbe un'anguria guasta, messa in circolazione proprio per provocare problemi a chi la mangia. Niente di più falso, l'anguria con la crepa non ha nessun problema di sicurezza alimentare, anche se non è chiaro il motivo di questo fenomeno: alcuni esperti ipotizzano che si tratti di un problema di impollinazione incompleta, per cui il frutto inizia a svilupparsi in modo anomalo. Ma, al di là dell'estetica, l'anguria con buchi o crepe è del tutto salutare.