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1 Ottobre 2020
11:00

Falsi miti sul caffè: storia, curiosità e informazioni fuorvianti sulla bevanda più amata

Una delle bevande più amate al mondo, che ci regala energia e buon umore, a patto che non se ne faccia un abuso. Parliamo di caffè, un alimento ricco di benefici, protagonista di moltissime storie. In occasione della Giornata internazionale del caffè vi sveliamo le leggende sulla sua origine e sfatiamo diversi falsi miti che circolano ancora.

A cura di Redazione Cucina
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Caffè, una vera passione, e non solo per gli italiani. Fra le bevande più consumate al mondo, in mille diversi modi, il caffè non è solo "un'abitudine" che regala un po' di sprint, ma è anche un alimento ricco di benefici. Malgrado questo, è ancora soggetto a "dicerie" e informazioni fuorvianti che spesso circolano sul web senza nessuna verifica: in occasione della Giornata internazionale del caffè, vi raccontiamo delle curiosità sulla sua storia e sveliamo tanti falsi miti di cui è vittima inconsapevole.

Le leggende sull'origine del caffè

Sull'origine del caffè come bevanda, tuttora incerta, esistono tantissime leggende. Fino al XIX secolo anche le origini geografiche della pianta del caffè erano misteriose: fra le ipotesi più accreditate c'erano Etiopia, Yemen e Persia. Fu Pellegrino Artusi, il "maestro" della cucina italiana, a parlare per primo del caffè di Mokha, città dello Yemen, da cui proveniva una squisita bevanda energizzante. Nel suo manuale "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" ipotizza proprio che la città yemenita fosse la culla del caffè come bevanda.

Fra le leggende più interessanti c'è quella che ricollega il caffè all'Etiopia. Si narra che un pastore di nome Kaldi, portando a pascolare le capre in terra etiope, un giorno si accorse che le capre erano solite mangiare bacche e foglie di questa pianta. Spiandole durante la notte, inoltre, noto che i suoi animali avevano ridotto di molto le ore di sonno: al contrario, giravano felici ed eccitate per i pascoli, con un'energia mai vista prima dal pastore. A quel punto a Kaldi venne l'idea di provare i semi della pianta, abbrustolendoli, macinandoli e facendo un'infusione. Così il pastore etiope inventò il caffè.

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Questa è solo una delle tante leggende che girano da secoli intorno a questa "magica" bevanda: altre raccontano di un dono dell'Arcangelo Gabriele a Maometto, o di un incendio che diffuse nell'aria etiope il fumo per chilometri, inebriando tutti coloro che vivevano nei dintorni.

In realtà i documenti che narrano di questa bevanda parlano di una sua diffusione durante il Medioevo, fra il X e il XV secolo: le prime attestazioni sull'esistenza di posti simili alle caffetterie risalgono infatti al XV secolo, nei monasteri del Sufismo nell'attuale Yemen. Nel XVI secolo il caffè aveva già raggiunto il resto del Medio Oriente, il Nordafrica, la Persia, il Corno d'Africa e l'India meridionale. Attraverso l'impero ottomano si diffuse poi ai Balcani e al resto dell'Europa, al Sudest asiatico e infine alle Americhe.

Falsi miti sul caffè

Come già detto, sul caffè circolano tante informazioni sbagliate, grossolane o comunque esagerate. A volte glorificato, altre demonizzato, il caffè in realtà apporta molti benefici e qualche piccola controindicazione, soprattutto se si abusa della bevanda. Nel 2015 l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) ha fissato dei limiti per la caffeina: una dose giornaliera di 200 mg e fino a 400 mg da tutte le fonti alimentari, che corrisponde al massimo a circa 5 tazzine di espresso, non desta preoccupazioni per la salute.

1. Il caffè provoca insonnia se bevuto nelle ore serali

Come si beve il caffè nel mondo, Brasile

Primo dei falsi miti più diffusi: non è l'orario in cui si beve il caffè a determinare l'insonnia, ma la sua quantità. Come ogni bevanda (e ogni tipo di alimento) il caffè passa dallo stomaco e deve essere digerito per creare degli effetti sul nostro organismo: è facile desumere che un caffè prima di andare a dormire non possa provocare direttamente insonnia. Al contrario, la quantità di caffè che accumuliamo nell'organismo può portare a qualche effetto negativo.

2. Il caffè aiuta a dimagrire

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Niente di più falso: il caffè non aiuta a perdere peso, né a bruciare i grassi. Non ha alcun effetto sul metabolismo, come spiega uno studio pubblicato sul Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics. Secondo la ricerca, infatti, assumere caffeina non sarebbe un efficace soppressore dell'appetito: avrebbe al contrario un effetto positivo solo ed esclusivamente nel breve periodo. In poche parole, bere una piccola quantità di caffeina appena svegli aiuta a consumare il 10% in meno di una colazione: se state cerando di dimagrire, non è il caffè che vi aiuterà.

3. Bere caffè fa invecchiare

Come si beve il caffè nel mondo, Germania

In questo caso, una vera e propria informazione "diffamatoria" sul caffè. Questo alimento, infatti, e la bevanda che ne deriva, è ricco di antiossidanti e aiuta a tenere a bada i radicali liberi. In particolare, la caffeina contiene acidi clorogenici, che allontanano lo sviluppo del diabete di tipo 2 e del morbo di Parkinson.

4. Il caffè rende nervosi

Crema caffè e mascarpone, fare il caffè

Una delle dicerie più diffuse sul caffè è che a lungo andare provochi stati di ansia e nervosismo: anche in questo caso, ci sono studi che dimostrano il contrario. Un'analisi condotta dalla Harvard School of Public Health ha dimostrato che bere caffè quotidianamente può prevenire ansia, depressione e tristezza. La caffeina, invece, è capace di aumentare i livelli di serotonina, provocando stati di benessere: a patto però che non se ne faccia un abuso.

5. La caffeina aumenta troppo la pressione sanguigna

caffè-forbes-segafredo

Questo è in parte vero: l'assunzione di caffeina, infatti, ha effetti stimolanti sul sistema nervoso centrale e sul sistema cardiovascolare. Ma uno studio distingue gli effetti sui bevitori abituali e su quelli casuali: per coloro che non prendono il caffè abitualmente, infatti, la caffeina tende ad aumentare la pressione sanguigna mentre, il consumo continuativo di questa bevanda, non ha effetti significativi sulla pressione.

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