Piatti invitanti, bella ambientazione, storie con chef famosi ed eventi: tutto questo nella realtà non esiste. Ecco il caso di Ethos, il primo ristorante interamente creato dall'intelligenza artificiale, che ha conquistato 75 mila follower malgrado non esista.
Un ristorante che non esiste ma che vanta circa 75 mila follower: si tratta di Ethos, un'illusione creata dall'intelligenza artificiale che però è diventato virale. Dietro Ethos, infatti, c'è un'idea molto interessante: dimostrare il potere dell'intelligenza artificiale nel creare contenuti così realistici da ingannare anche gli esperti. Ti raccontiamo com'è nato il primo ristorante creato dall'intelligenza artificiale e come ha fatto ad far innamorare, o a prendere in giro, moltissimi utenti.
Il sito è molto bello e costruito per attrarre i clienti tipici dell'era del "social food": alette di pollo a forma di bouquet, la pizza con la faccia di Pikachu, croissant a forma di ippopotamo o dinosauro, insomma tutto l'immaginario che può attrarre un certo target. Invitanti i piatti, molto carino il locale, qualcuno – magari più di qualcuno – avrà provato a prenotare: peccato che non esistano recapiti o indirizzi del ristorante in questione, che dovrebbe trovarsi ad Austin, Texas. Il motivo è molto semplice: il ristorante non esiste.
Il ristorante Ethos è un caso molto interessante nel mondo della ristorazione e del marketing digitale: non esiste realmente, almeno non in forma fisica. Si tratta infatti del primo ristorante interamente creato con l'intelligenza artificiale. Tutte le immagini dei piatti, l'arredamento del ristorante, le storie sui social media e persino il sito web sono stati generati dall'AI: ma, nonostante non esista, Ethos ha guadagnato una popolarità incredibile sui social media, soprattutto su Instagram, dove ha attirato migliaia di follower. Le immagini dei piatti, spesso elaborate e creative, hanno fatto sognare molti food lover.
Ma com'è stato creato? Le immagini dei piatti sono talmente suggestive da far venire l'acquolina in bocca anche ai più esigenti, mentre l'ambientazione del ristorante trasmette un'idea di lusso e raffinatezza. A questo, sono state aggiunte storie raccontate sui social media che vedono protagonisti chef famosi, eventi esclusivi e persino la presenza di celebrità come Elon Musk.
Nonostante l'enorme successo sui social media, nessuno può prenotare un tavolo da Ethos perché non esiste un ristorante fisico. L'intera esperienza di Ethos si svolge nel mondo virtuale, attraverso le immagini e le storie condivise sui social media. Un esempio affascinante di come la tecnologia stia cambiando il modo in cui percepiamo la realtà e consumiamo i contenuti. È un esperimento che ci invita a riflettere sul rapporto tra il mondo virtuale e quello reale, e sulla nostra capacità di distinguere tra ciò che è vero e ciò che è frutto della nostra immaginazione: un elemento che in futuro sarà sempre più fondamentale da padroneggiare, un discrimine da cui un giorno potremmo essere travolti.