Più che un ingrediente, un vero e proprio concetto della cucina: la pasta, vanto italiano per eccellenza. Lunga, corta, mista, al forno o saltata: un buon piatto di pasta non si rifiuta mai a patto che però sia cotta nel modo giusto. Vi sembra un gioco da ragazzi? Forse non avete mai pensato a questi 10 errori.
Bucatini, spaghetti, penne e rigatoni: l'Italia è il paese della pasta, in tutti i formati e in tutti i modi. Acqua, sale, tempo giusto e condimento adatto sono solo alcuni dei requisiti fondamentali per portare in tavola un piatto di pasta perfetto, proprio come lo cucinerebbe la nonna. Ma in cucina spesso, le preparazioni "semplici" possono nascondere insidie e farci cadere in errore: se la vostra pasta non è cotta al punto giusto, si è spaccata, non si lega o è troppo saporita, forse avete commesso uno di questi 10 errori.
A meno che non stiate pensando a una triste pasta in bianco, dovrete calcolare bene il piatto che volete gustare: pensate bene al condimento, alle proporzioni e a quanta fame avete. Una porzione degna di questo nome oscilla tra gli 80 e i 100 grammi di pasta, per il condimento non siate timidi, al massimo potrete fare la scarpetta.
Avete mai mangiato un tubetto alla amatriciana? Un bucatino alla Norma? No, vero? Un motivo c'è ed è semplice: la pasta lunga si sposa con i sughi meno densi, quella corta ama ragù e condimenti a base di verdure e legumi. La liscia? Meglio con il pesce, mentre la pasta ripiena predilige condimenti delicati.
Di paste ce ne sono tante, diverse per formato, trafilazione, lavorazione, macinazione della farina e, naturalmente, costo. Una qualità scadente, ci spiace dirlo, vi farà portare in tavola un piatto non eccellente: se state pensando a un pranzo o una cena speciale, optate per una pasta con farina macinata a pietra e magari trafilata al bronzo, non ve ne pentirete.
Il più grande dilemma della cottura della pasta: il sale, quanto e quando? Iniziamo dalle quantità: non si va "a occhio", la corretta dose è 7-8 grammi di sale grosso per ogni 100 gr di pasta. Sul tempo ci sono diverse scuole di pensiero: versare il sale direttamente nell'acqua fredda aumenta leggermente il tempo necessario affinché questa raggiunga il bollore, aggiungerlo quando l'acqua inizia a sobbollire diminuisce leggermente i tempi, entrambe le scelte sono valide. Attenzione a non versare mai contemporaneamente il sale e la pasta nell'acqua bollente: entrambi infatti contribuiscono a abbassare la temperatura dell'acqua e quindi a interrompere il processo di ebollizione. Prima il sale e poi la pasta, per favore.
Da qualche tempo gira voce che aggiungere qualche goccia d'olio all'acqua aiuti la pasta a non attaccarsi: crediamo che sia un depistaggio per mano di chi sostiene che il ketchup possa essere un buon sostituto della salsa di pomodoro. Se non fosse chiaro, aggiungere l'olio non solo è un errore ma, di fatto, non serve assolutamente a nulla: usatelo per il condimento, alla pasta basta l'acqua.
Se avete avuto l'accortezza di scegliere la pasta adatta, va da se che anche la pentola non può essere lasciata al caso. Se state preparando un piatto di spaghetti, bucatini o pasta lunga in generale, la pentola dovrà essere capiente e dai bordi alti; per la pasta corta andrà bene anche una pentola più piccolina, ma comunque capiente abbastanza per contenere tutta la pasta che vorrete cuocere. Il coperchio va usato solo prima di aver "calato" la pasta, mai dopo. Tappare la pentola serve per permettere all'acqua di raggiungere prima il punto di bollore mentre, se posto quando la pasta cuoce, favorisce il temibile effetto vulcano, lasciate stare.
Anche in questo caso la fantasia e l'approssimazione non sono d'aiuto: le proporzioni sono chiare e ci dicono che per 100 gr di pasta serve un litro di acqua, da versare rigorosamente fredda. Se ne usate di meno molto probabilmente la pasta si attaccherà e cuocerà in modo disomogeneo, un errore imperdonabile.
Se sulla confezione c'è scritto un numerino, un motivo ci sarà: seguite le indicazioni senza usare la fantasia e rispettate i tempi di cottura suggeriti. Se siete amanti della pasta "al dente" o se la vostra preparazione prevede una seconda cottura in forno, diminuite i tempi di cottura di 2 o 3 minuti.
Quel momento in cui in cucina si ferma il tempo: la pasta è cotta, va scolata subito. Prendete uno scolapasta adatto a contenere tutta la pasta che dovrete scolare, sistemate un contenitore sotto per conservare tutta o parte dell'acqua di cottura e versate, delicatamente, la pasta nello scolapasta. Con un mestolo dell'acqua di cottura potete saltare meglio la pasta nel condimento, grazie all'amido che vi aiuterà a legare insieme gli ingredienti in pentola.
Avete fatto tutto nel modo giusto, la vostra pasta è praticamente pronta quindi non sbagliate l'ultimo passaggio, non passate per nessuna ragione al mondo la pasta sotto acqua fredda corrente. Interrompere il processo di cottura non è una grande idea e rischia di rompere i vostri amati rigatoni: il passaggio obbligato è dallo scolapasta alla pentola con il condimento e via di mantecatura.