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1 Luglio 2024 11:26

Entro il 2027 scompariranno i codici a barre dai prodotti del supermercato

Entro la fine del 2027 i Qr code sostituiranno i codici a barre in tutti i supermercati. La sperimentazione è già avviata e l'iniziativa è stata firmata da alcune delle più grandi holding del pianeta.

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Dopo 50 anni vanno in pensione i codici a barre in favore dei Qr code. L'idea parte da un'iniziativa, "Sunrise 2027", a cui hanno aderito ventidue aziende leader mondiali del largo consumo: è stata firmata una dichiarazione congiunta per chiedere che tutti i produttori aderiscano, entro dicembre 2027, a questa iniziativa e sostituiscano i codici a barre con i Qr code standard, ovvero i "GS1". Vediamo insieme cosa cambia per i consumatori.

Addio ai codici a barre, benvenuti Qr code: cosa cambia per noi

Il codice a barre è nato il 7 ottobre 1952, quando Norman Joseph Woodland e Bernard Silver ottennero il brevetto statunitense n. 2.612.994 per il loro "apparato di classificazione degli articoli". Tuttavia, l'uso pratico dei codici a barre iniziò solo negli anni '70.

Il primo prodotto a essere scansionato con un codice a barre in un negozio fu un pacchetto di gomme da masticare Wrigley's Juicy Fruit. Un evento storico che avvenne il 26 giugno 1974 presso il supermercato Marsh a Troy, nell'Ohio. Questo episodio segnò l'inizio dell'uso commerciale dei codici a barre, rivoluzionando il settore del retail e migliorando significativamente la gestione dell'inventario e il processo di vendita.

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Il Qr code, scrive Repubblica, può essere visto come il passaggio successivo perché oltre alle informazioni di stoccaggio permette alle persone di toccare con mano la tracciabilità e tutte le informazioni dei prodotti inquadrando semplicemente il codice con il proprio smartphone. I Qr code possono fornire informazioni sui componenti dell'alimento, sulla provenienza, sull'impronta di carbonio, sulle indicazioni di riciclo e riutilizzo degli imballaggi. Possono contenere informazioni sugli allergeni e sulla data di scadenza. Il Qr Code permette, soprattutto, di superare ogni tipo di limite di spazio che c'è sul packaging.

Dal punto di vista del consumatore questa è una buona notizia, meno lo è per tutti gli store: saranno necessari degli sforzi congiunti tra le aziende chiamate a fare questa innovazione. I produttori dovranno implementare i Qr code standard per sostituire i codici a barre; le casse dei supermercati dovranno essere totalmente aggiornate. Al momento è in corso una sperimentazione in 48 Paesi del mondo ma l'obiettivo è espanderlo su scala planetaria.

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