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4 Marzo 2023 12:00

Entro 12 anni 4 miliardi di persone in sovrappeso: bambini i più a rischio

Se i Governi non dovessero attuare delle strategie volte al contenimento del problema, entro il 2035 metà della popolazione totale soffrirà di obesità o sarà in sovrappeso. L'analisi della Federazione Mondiale Obesità.

A cura di Alessandro Creta
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Entro il 2035 praticamente metà della popolazione mondiale sarà in sovrappeso. È il preoccupante quanto inquietante monito che emerge da uno studio condotto dalla Federazione Mondiale Obesità in occasione della Giornata Mondiale dell'Obesità, fissata per il 4 marzo.

L'allarme è di quelli che risuonano forte: in poco più di un decennio si stima come più di 4 miliardi di persone saranno colpite da obesità, con tassi che aumentano più rapidamente tra i bambini. L'obesità infantile, infatti, potrebbe più che raddoppiare nel lasso di tempo preso in considerazione: i minori di sesso maschile colpiti da questa condizione saranno 208 milioni (in aumento del 100% rispetto al 2020), più del doppio invece le ragazze che arriveranno a 175 milioni (un segno più che tocca il 125%).

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Questa la preoccupante previsione se non dovessero essere attuate delle restrizioni sulla diffusione, promozione e pubblicizzazione di cibo spazzatura, inteso come tale quello ad alto contenuto di grassi, sale o zucchero. Servire cibo sano nelle mense delle scuole primarie potrebbe essere inoltre un altro importante passo verso il contenimento dell'emergenza.

1 persona su 4 rischia di essere obesa entro il 2035

Secondo l’Oms (l'Organizzazione Mondiale della Sanità), si registra l’obesità clinica quando l’indice di massa corporea arriva a 30 e l’obesità grave quando si supera 35.

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Attualmente sono 2,6 miliardi le persone al mondo in sovrappeso o colpite da obesità, pari al 38% della popolazione globale. Entro il 2035 questo numero, qualora il trend al rialzo dovesse mantenersi stabile e i Governi non dovessero attuare strategie di intervento, raggiungerà la cifra di 4 miliardi. Nove su dieci Nazioni in cui si registrerà l'aumento maggiore sono in Africa e in Asia. Come si può cercare di frenare questa pericolosa tendenza al rialzo? Una delle strategie potrebbe essere una maggiore tassazione e limitazione della promozione di cibo malsano, come da qualche tempo stanno attuando in Gran Bretagna, dove sono stati bloccati gli spot online e in tv di cibo spazzatura.

Louise Baur, pediatra australiana e presidente della Federazione Mondiale Obesità, a tal proposito ha dichiarato: "I governi e i responsabili politici di tutto il mondo devono fare il possibile per evitare di trasferire i costi sanitari, sociali ed economici alle giovani generazioni. L'obesità non è una colpa – ha aggiunto – ma il suo impatto sull'economia globale è significativo, perché ammonta a circa il 3% del Prodotto Interno Lordo mondiale”.

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