Il Casadonna Reale di Niko Romito e Piazza Duomo di Enrico Crippa sono i migliori ristoranti di fine dining in Italia secondo la guida del Gambero Rosso. Seguono Bottura e Niederkofler.
Un pari merito per la Guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso in cima alla classifica dei migliori fine dining del Bel Paese: con un punteggio di 97 centesimi sono Piazza Duomo ad Alba, di Enrico Crippa e il Reale a Castel di Sangro di Niko Romito. Le tre migliori cucine, parlando invece di mero menu, sono invece a pari merito i due top chef sopracitati e quella di Massimo Bottura. L'Osteria Francescana si piazza al secondo posto pari merito con l'Atelier Moessmer di Norbert Niederkofler con 95/100 come punteggio complessivo ma Bottura, con Romito e Crippa, ha ottenuto addirittura 49 punti su 50 disponibili nella categoria "cucina", che riguarda esclusivamente il cibo. Le altre categorie sono "sala", per il servizio, e "ambiente", per la coerenza/pulizia/estetica del ristorante. Vediamo insieme i dettagli dei premi.
In Lombardia ci sono ben 11 Tre Forchette, di cui 2 new entry su un totale di 316 locali segnalati: è la regione del fine dining in Italia ma occhio perché c'è un asterisco da segnalare. La maggiore "densità", ovvero il rapporto tra numero dei top restaurant rispetto all’ampiezza geografica, spetta alle Marche con 4 Tre Forchette e un totale di 74 insegne recensite.
La Guida ha voluto dare un grande sguardo a ciò che sta accadendo nel mondo della ristorazione, tanti cambiamenti con "Ristoranti che si reinventano bistrot, trattorie che abbracciano lo stile contemporaneo, enoteche che sperimentano nuovi concept culinari: il mondo della ristorazione sta vivendo una metamorfosi che riflette un cambiamento profondo nel modo in cui gli italiani vivono l'esperienza culinaria fuori casa. Un’esperienza sempre più influenzata da ritmi di vita frenetici e dall'onnipresenza della tecnologia che riduce la capacità d'attenzione". Lorenzo Ruggeri, direttore del Gambero, ha poi detto che la riduzione dei tempi e le ricette più snelle stanno conquistando sempre più locali: "I tre ingredienti per piatto sono ormai legge non scritta, via le presentazioni barocche e servizio meno ingessato, che si accompagna alla ricerca di ingredienti freschi e locali. I clienti cercano ambienti accoglienti e un'esperienza più informale".