Oltre ad essere il più vecchio bio-distretto del continente, è anche il migliore secondo l'Unione Europea che ha assegnato al territorio campano l'Organic Award.
È stato il primo bio-distretto del nostro continente e per l'Unione Europea è anche il migliore che ci sia: il Cilento vince una fortissima concorrenza e riceve un premio molto prestigioso (seppur alla sua prima edizione) destinato alle eccellenze europee della filiera biologica. L'Organic award, questo il nome del premio, è andato al distretto campano che coinvolge quasi 100 comuni grazie ai suoi 40 membri, a cui si sommano 55 comuni che usufruiscono dei suoi servizi, per un totale di 270 mila abitanti. Questo bio-distretto si trova all'interno del Parco nazionale del Cilento, Valle di Diano e Alburni, nella provincia di Salerno e raccoglie oltre mille imprese biologiche certificate in una superficie da 14 mila ettari.
Questo premio per l'agricoltura biologica è organizzato dal Comitato europeo delle regioni, dalla Commissione europea, dal Comitato economico e sociale europeo, dal COPA-COGECA e da Ifoam Organics Europe. È un risultato prestigioso perché figlio di una votazione di tanti membri della politica e della scienza internazionale che collaborano con l'Ue. L'Unione Europea spera che con gli Organic Awards ci sia sempre più spazio per queste realtà, anche perché è stato stabilito un obiettivo ambizioso ma fondamentale: destinare il 25% della superficie agricola dell'Ue all'agricoltura biologica entro il 2030. Gli ultimi dati disponibili a riguardo sono del 2019 e siamo davvero lontanissimi dall'obiettivo: solo l'8% è bio in Europa, con l'Italia che traina tutto il comparto grazie a un eccellente 15,8% del totale. Abbiamo, tra l'altro, diverse regioni che hanno già abbondantemente superato le stime europee come Sicilia, Calabria e Puglia o che sono davvero vicinissime come Campania, Toscana e Friuli Venezia-Giulia.
Per i giurati il Cilento "favorisce la biodiversità, la conservazione del suolo e la protezione delle acque oltre a contribuire allo sviluppo di filiere corte, aumentando il consumo di alimenti prodotti localmente. Inoltre, collega tutte queste attività con iniziative turistiche e permette la creazione di posti di lavoro. È bene ricordare che questo bio-distretto, oltre a produrre cibo di eccellenza, è anche il primo ad essere mai stato costituito: fondato nel 2004, negli ultimi diciotto anni ha contribuito alla realizzazione di una vera e propria rete internazionale di realtà simili, supportando la costituzione di tante nuove realtà positive. Un premio più che meritato a una zona fondamentale per la cultura gastronomica italiana ed europea tutta.