In Nord America sono state scoperte due nuove varietà di tartufo. Uno sembra essere molto pregiato e, secondo le prime analisi, potrebbe addirittura rivaleggiare con i migliori al mondo; l'altro dovrebbe essere più comune e somiglia al tartufo estivo che si trova in Italia.
Tra non molto potresti assaggiare nuove deliziose varietà di tartufi e tutto grazie a due cagnolini che lavorano per la Michigan State University e la University of Florida che hanno scoperto due nuove specie di questi funghi ipogei. Gli scienziati hanno proprio dedicato a loro la scoperta: il primo è il Tuber canirevelatum, che significa tartufo "trovato dal cane". È stato chiamato così in onore del cane da tartufo Monza, che lo ha trovato; il secondo è il Tuber cumberlandense, che prende il nome dall'altopiano di Cumberland nel Tennessee, dove Luca (sì, hanno entrambi nomi italiani), lo ha trovato.
I tartufi non smettono mai di sorprendere: nonostante secoli di ricerca e raccolta, il loro mondo nasconde ancora misteri e scoperte. Recentemente, un team di ricerca ha svelato due nuove specie di tartufi, originarie del Nord America: il Tuber cumberlandense e il Tuber canirevelatum. Questi funghi sotterranei, dal profilo aromatico complesso e dalla rarità che li rende tanto pregiati, sono stati identificati grazie all’aiuto di cani da tartufo addestrati, dimostrando ancora una volta come il legame tra uomo e animale possa portare a straordinarie scoperte scientifiche e gastronomiche.
La scoperta di queste due specie è stata pubblicata nella prestigiosa rivista Mycologia e segna un importante traguardo nella conoscenza della biodiversità dei tartufi nordamericani. Come ha spiegato Benjamin Lemmond, dell’Università della Florida e coautore dello studio: "I tartufi sono tra i funghi più misteriosi e affascinanti del pianeta. Vivono sottoterra, fuori dalla vista, ma continuano a incantare per le loro qualità culinarie uniche. Questa scoperta dimostra che, letteralmente, ci sono ancora tartufi nascosti proprio sotto i nostri piedi".
L’identificazione delle nuove specie, scrive Food&Wine, è stata resa possibile grazie a un formidabile lavoro di squadra tra ricercatori, cani da tartufo e i loro addestratori. Tra questi spiccano Lois Martin e il suo cane Monza, protagonisti della scoperta del Tuber canirevelatum, e Margaret Townsend con il cane Luca, che hanno invece individuato il Tuber cumberlandense. I campioni di tartufo, che inizialmente sembravano simili ai ben noti tartufi europei Tuber macrosporum e Tuber aestivum, hanno rivelato una composizione genetica completamente nuova. "Analizzando il DNA, è stato emozionante scoprire che questi tartufi non corrispondevano a nulla di conosciuto in Nord America" ha affermato Alassane Sow, autrice dello studio.
Il profilo aromatico del Tuber canirevelatum presenta caratteristiche uniche, con alcune note olfattive simili a quelle dei tartufi più preziosi del mondo, rendendolo un potenziale candidato per l’alta cucina e per la coltivazione commerciale. Il secondo era già stato scoperto ma veniva spesso confuso con altre varietà e somiglia al nostro tartufo estivo, molto comune in Italia.