I tovaglioli di carta colorati non possono andare né nell'umido né nella carta perché hanno delle tinture che possono renderli non riciclabili. Tuttavia, è sempre opportuno consultare le linee guida del proprio comune, poiché le indicazioni possono variare.
Quando si organizza una cena o un pranzo speciale, l’aspetto estetico della tavola gioca un ruolo fondamentale. I tovaglioli di carta colorati, spesso utilizzati per dare un tocco di eleganza o vivacità all'apparecchiatura, diventano protagonisti del nostro spazio conviviale. Tuttavia, una volta terminato il pasto, sorge la domanda: dove si buttano i tovaglioli colorati? Se li butti nel cestino della carta o dell'umido abbiamo una brutta notizia per te. I tovaglioli colorati non sono riciclabili (tranne in alcuni casi) perché le sostanze utilizzate nella colorazione del tessuto potrebbero intaccare il compostaggio, rilasciando sostanze non idonee.
I tovaglioli di carta sono un accessorio pratico, soprattutto quando hai tanta gente a casa e quelli colorati abbelliscono sicuramente la mise en place ma il loro smaltimento richiede consapevolezza: il colore, ottenuto tramite trattamenti chimici, rende infatti più complessa la loro gestione nei processi di riciclo e compostaggio. Purtroppo non c'è neanche un'indicazione univoca sul loro smaltimento, tralasciando le differenze che ci sono tra le singole città in giro per l'Italia.
I tovaglioli di carta sono realizzati principalmente con fibre di cellulosa. Quelli colorati subiscono ulteriori processi di tintura che possono coinvolgere l'uso di inchiostri e coloranti chimici. Queste sostanze, sebbene conferiscano un aspetto estetico gradevole, possono influenzare il processo di smaltimento e riciclo. La destinazione dei tovaglioli di carta colorati dipende tra l'altro dal loro stato:
I tovaglioli bianchi possono essere meno trendy ma seguono un percorso di smaltimento più semplice proprio perché privi di colorazioni aggiuntive. Se sono puliti possono andare direttamente nella raccolta della carta, se invece hanno residui di cibo possono essere gettati nell'umido o organico, contribuendo al compostaggio. Tuttavia, è sempre opportuno consultare le linee guida del proprio comune, poiché le indicazioni possono variare.