I magnifici 7: ristoranti per lo più tradizionali e familiari che esaltano la vera e grande tradizione della cucina meneghina con il suo piatto più apprezzato, la cotoletta (o costoletta) alla milanese. Vediamo dove mangiare questa meraviglia della cucina lombarda.
Tra tutti i piatti milanesi forse la cotoletta è quella più famosa, quella più nazional-popolare. Non tutti amano l'invadenza dello zafferano sul risotto ad esempio, non tutti apprezzano la semplicità dei mondeghili e l'Italia è costantemente divisa nella sfida natalizia tra panettone e pandoro ma difficilmente troverai qualcuno che storcerà il naso di fronte a una fetta di lombata di vitello con l'osso, impanata e fritta nel burro. Come si fa a resistere? È impossibile. Ma dove mangiare la cotoletta a Milano? Chi fa la migliore cotoletta della città? Queste sono domande classiche che chiunque giunga in città pone all'internet o ai milanesi stessi. Vediamo insieme i migliori ristoranti in cui mangiare la cotoletta milanese; ne abbiamo scelti sette.
Esistono due versioni di cotolette milanesi: quella alta, con l'osso, la più classica in assoluto, o quella in versione orecchia d'elefante, maggiormente legata alla tradizione viennese (e quindi derivante dall'ultima dominazione italiana prima del Risorgimento). A noi non importa così tanto quale sia la versione "ufficiale": ci importa che sia preparata a regola d'arte, a base di carne di vitello, e cotta nel burro chiarificato secondo tradizione. Deve avere una panatura dura e croccante, con una dose di farina, pangrattato e uova che ricopra ogni millimetro della carne.
Dobbiamo anche dire che negli anni passati questo piatto ha visto un lento decadimento verso il viale del tramonto nelle trattorie meneghine, forse a causa dell'imperante mania del salutismo estremo che tutt'oggi stiamo vivendo. Fortunatamente però da quando Milano è diventata a tutti gli effetti anche una città turistica, le persone hanno cominciato a chiedere la cotoletta sempre più spesso e sempre più ristoranti hanno ricominciato a farla. Il risultato è davvero lodevole: oggi i locali in grado di fare una super cotoletta alla milanese sono davvero tanti e non si fa fatica a trovare piatti al di sopra della sufficienza. Qui però non cerchiamo il 6 politico, qui cerchiamo almeno il 7. Vediamo insieme dove assaggiare la cotoletta perfetta a Milano nei 7 migliori ristoranti della città.
Trattoria familiare risalente agli anni '70, nasce come locale informale per il personale ferroviario trovandosi attaccata alla stazione di Porta Genova. Oggi non è più così intima, si è ingrandita moltissimo, ma il design è rimasto quello di un tempo. Le cotolette sono molto tradizionali e gustose ma la panatura ha un segreto: troviamo "schegge" di pain brioche, pane comune e grissini per renderla più croccante e per smorzare il sapore del burro, che è un ingrediente fondamentale. In questo caso loro la cuociono col burro chiarificato così da togliere la caseina e avere un punto di fumo più alto. La cotoletta costa 28 euro, a pranzo la fanno di maiale e costa 22 euro.
Al ristorante di Ronchettino la cotoletta alla milanese è proposta in due versioni generose: una cotoletta classica da circa 800 grammi (42 euro) e una versione "imperiale" che arriva a un imponente 1,8 kg (88 euro). Questa “Orecchia di elefante” nasce nel 2002, quando il Ronchettino ha scelto di orientarsi verso la tradizione milanese, puntando sulla valorizzazione dei piatti tipici della città.
La cotoletta viene preparata in modo particolare: si tratta di una costoletta di vitello, battuta leggermente per mantenere un equilibrio tra tenerezza e spessore, senza eccedere come nelle preparazioni ultra sottili diffuse negli anni ’80 e ’90. Queste versioni estremamente sottili, infatti, incrementavano la superficie di carne e la quantità di pangrattato senza aumentare la carne, sbilanciando così il sapore.
La ricetta del Ronchettino privilegia carni di vitello con breve frollatura e una doppia panatura a base di pane e grissini. La cotoletta viene fritta singolarmente in padella, rigorosamente nel burro chiarificato preparato in casa, e completata con una spolverata di sale di Maldon, per esaltarne la croccantezza e il sapore. Per il ristorante, questo piatto rappresenta appieno l'idea di condivisione e convivialità, racchiudendo in sé tutta la tradizione e il gusto della vera cucina milanese.
"La chiamiamo Cotoletta del Nuovo Macello," spiega lo chef sul sito della Guida Michelin (la trattoria è segnalata per la cucina di qualità), "perché nasce da una selezione estremamente attenta della carne: utilizziamo esclusivamente vitello allevato in Italia, in particolare carré interi che vengono fatti frollare per almeno 40 giorni." Data questa cura nella scelta e preparazione, la disponibilità giornaliera è limitata poiché la frollatura di 160 carré, 4 al giorno, richiede spazio e tempo specifici nelle celle".
Per preparare la cotoletta, il carré viene tagliato "da osso a osso," in modo da estrarne solo il cuore, lasciando il resto della carne per altre preparazioni tradizionali, come i mondeghili. A differenza delle cotolette sottili, la Cotoletta del Nuovo Macello non viene battuta, mantenendo uno spessore di circa 3 cm. La carne è passata nella panatura e cotta in padella con burro chiarificato, tecnica che assicura una doratura uniforme e una croccantezza perfetta. Il risultato? Una cotoletta alta, con l'interno succoso e leggermente rosato, e l'esterno croccante: una vera delizia che esalta il gusto autentico della carne e la tradizione milanese. Il costo è di 33 euro per quella con l'osso, 31 euro senza osso e 25 euro per mezza cotoletta. Sul menu c'è scritto addirittura il tempo d'attesa per il piatto, 25 minuti, forse a riprova di qualche brutta esperienza con qualche cliente impaziente.
Locale un po' fuori dalle rotte "gastronomiche" ma in grado di fare un buon prodotto a un buon rapporto qualità-prezzo. La cotoletta è gigantesca, battuta fine e con l'osso, e cotta secondo tutti i crismi della tradizione meneghina. Costa 21 euro e consigliamo addirittura di dividerla in due con un commensale anche se questo piatto tipico è senza dubbio il fiore all'occhiello del locale. L'atmosfera è intima e più che una trattoria, ci ha ricordato quasi un pub.
Nascosta tra le vie di Milano, in un'antica bocciofila che sembra uscita da un film di Fellini, si trova l'Antica Osteria del Progresso. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, dove l'atmosfera è quella di una Milano autentica, fatta di sapori genuini e tradizioni tramandate di generazione in generazione. La cotoletta alla milanese è la vera protagonista di questo palcoscenico gastronomico, costa 35 euro ed è corredata dei contorni. Preparata secondo la ricetta originale, con carne di vitello scelta e impanata in pane grattugiato fresco, viene poi cotta alla perfezione nel burro chiarificato. Un tocco di raffinatezza è dato dai cristalli di sale di Maldon, che esaltano il sapore della carne.
La cotoletta è la regina indiscussa di questo locale. Preparata con carne di vitello di alta qualità, impanata alla perfezione e cotta nel burro chiarificato, si presenta dorata e croccante all'esterno, tenera e succosa all'interno. Accompagnata da ottime patate aromatizzate al rosmarino, è un piatto che soddisferà anche i palati più esigenti. E tutto questo a soli 23 €. Probabilmente questo nome non ti è neanche nuovo, anche se non sei di Milano: è anche il locale che ha vinto la puntata sulle trattorie milanesi di 4 Ristoranti con Alessandro Borghese.
Al Garghet, gli amanti della cotoletta hanno l'imbarazzo della scelta. Da un lato, la classica cotoletta alla milanese, con il suo osso e la sua panatura croccante; dall'altro, la "Coteleta del Garghet", una rivisitazione in chiave moderna, preparata con lonza di maiale. Entrambe le versioni sono preparate con maestria. Il posto merita anche perché è una vera e propria oasi di pace al centro di Milano, cosa non scontata e anzi molto rara.