Orientarsi nell'offerta gastronomica di Roma non è semplice, soprattutto se si cerca una terrazza dove godere della vista dell'Urbe o un bel giardino dove rilassarsi nei mesi estivi. Ecco una selezione dei migliori ristoranti di Roma all'aperto ma non solo: anche trattorie, bistrot, locali particolari, street food e un bonus finale, per passare una fantastica estate romana.
L‘estate è per Roma come un abito a fiori: una stagione in cui, può sembrare paradossale, la Città Eterna si veste di nuovo. Tanti gli eventi che si snodano per le sue antichissime vie, quanto il caos che diminuisce sempre di più, fino al minimo di agosto, quando attraversare i quartieri della Capitale – tutti con una loro specifica personalità – diventa più piacevole. Concedersi una serata all'aperto è uno di quegli svaghi che nella Capitale è d'obbligo, soprattutto nei mesi più caldi: le ville e i giardini sono vivi e popolati, così come le tavole di ristoranti, trattorie, bar e bistrot. Se cerchi il ristorante più adatto alle tue esigenze, con uno spazio all'aperto dove godere della vista di Roma: ecco infatti una selezione di posti in cui mangiare e bere bene, adatti a tutte le tasche e a tutte le esigenze.
Terrazze con viste mozzafiato, giardini in cui rilassarsi sorseggiando un drink, dehors con tavoli nelle vie più caratteristiche, dove godere della cucina tradizionale o semplicemente per un boccone goloso al volo: ecco una selezione di ristoranti, trattorie, bistrot, bar e posti di vario tipo in cui mangiare all'aperto a Roma. Con un bonus alla fine per chi ama anche bere bene.
Le più belle terrazze di Roma, ma anche giardini e dehors pieni di verde in cui gustare una cucina gourmet contemporanea: una selezione di indirizzi di cucina d'autore, con un budget importante, adatti a veri appassionati e curiosi che amano stare all'aperto.
Una realtà consolidata da tempo in un angolo splendido di Roma, fra San Saba e viale Aventino, a cui è stato affiancato un cocktail bar a dicembre 2023. Marco Martini è un "ex giovane" emergente, una di quelle promesse che si sono realizzate in pieno: audace nel trasformare i piatti della romanità in perle creative e raffinate, ma anche nell'affiancarvi citazioni e rimandi giocosi. Particolare la location: i clienti possono scegliere la veranda con drink e finger food oppure il bellissimo giardino d’inverno. Un indirizzo stellato molto piacevole anche per gli amanti del pairing con vino e cocktail. Quattro i menu degustazione fra cui scegliere, fra i 145 e i 190 euro, fra cui un menu vegetariano. Da non perdere, dal menu "I romanissimi", l'abbinamento rana pescatrice e coda alla vaccinara o le tagliatelle di seppia all'amatriciana.
Al piano terra lo stellato Acquolina, ma in cima un bistrot su una delle terrazze più belle di Roma: Acquaroof Terrazza Molinari si trova fra via del Babbuino e il Lungotevere, ma la sua vista si estende dal Pincio alla Casina Valadier. Qui si può mangiare ammirando i tetti della Capitale oppure sorseggiare un drink (la drink list cambia a ogni stagione) assaggiando qualche sfizio: il menu è sempre a cura dello stellato Daniele Lippi. La cucina è incentrata sul pesce, con crudi, selezione di ostriche e caviale, e una proposta che gioca sui grandi classici della tradizione italiana e le "pungenti" influenze estere e creative. Da non perdere gli Gnocchi di patate allo scoglio, rucola, datterini. Prezzo medio per antipasto + primo + secondo: 90 euro.
Se si tratta di ristoranti di alta cucina con terrazze, è praticamente impossibile non citare il ristorante guidato dal tristellato Heinz Beck: sia perché la terrazza dell'Hotel Rome Cavalieri Waldorf Astoria è "la" terrazza della Capitale, sia perché stiamo parlando di una vera "leggenda" dell'olimpo gourmet italiano. Vicinissima al Vaticano, la terrazza si affaccia sui tetti barocchi e le antiche case romane, con una vista mozzafiato. Qui i prezzi volano, com'è giusto che sia per una cena di questo livello, che sicuramente i clienti non dimenticheranno: dopo 7 mesi di chiusura per il rinnovo di ambienti e menu – e anche del logo stesso – si può tornare ad assaggiare dei piatti signature dello chef tedesco, ma romano d'adozione, e soprattutto le nuove creazioni. Fra i grandi classici Fagottelli “La Pergola” – rivisitazione in tempi non sospetti del grande classico della cucina romana, ovvero la carbonara – mentre fra le nuove proposte suggeriamo l'Agnello sull’antica Via Appia, altro omaggio dello chef alla Città Eterna. "Importanti" i menu degustazione, da 7 portate a 290 euro, da 10 portate a 395 euro.
Un ristorante raffinato ma dall'atmosfera informale che si trova tra il Lungotevere dei Tebaldi e la celebre via Giulia, in pratica nel cuore di Roma. Al timone lo chef Alessandro Borgo che propone una cucina creativa ma leggera, grazie alle concentrazioni di sapore, concetto che ha ormai sviluppato appieno, con un'attenzione particolare alla cucina romana, ma senza farsi "limitare" da questa. Due le terrazze affacciate su Ponte Sisto, da cui si può godere della vista assaggiando le creazioni del menu o sorseggiando un rum, gin e whiskey di alta qualità: uno dei pregi di Giulia, infatti, è quello di avere una cantina ampia e ben selezionata, che va ben oltre la classica proposta dei vini. Da non perdere per i più curiosi i Ravioli di anatra, albicocche, senape e karkadé. Per quanto riguarda i menu degustazione, i clienti possono scegliere, oltre ai piatti dalla carta, "Ti presento Giulia" e "Ti presento Giulia veg" a 90 euro, oppure "Alessandro Racconta…", il menu a sorpresa cura dello chef, a 120 euro.
Siamo all'interno di un hotel charmant 5 stelle lusso, precisamente in un'ala dell'imponente Palazzo Borghese, considerato per la sua architettura una delle quattro meraviglie di Roma. In questo contesto fiabesco e piacevolmente mondano s'inserisce la cucina fine dining del ristorante Adelaide e dello chef Gabriele Muro, che firma piatti dalla decisa nota mediterranea con grande personalità. Noi consigliamo di scegliere Il Nido, la terrazza all’ultimo piano, uno spazio intimo dove vivere l’esperienza dei menu degustazione con piatti composti al tavolo, ma a disposizione dei clienti c'è anche il bel patio.
Nomen omen, questo posto è un vero paradiso: un paradiso che si sdoppia, perché si parla appunto sia de La Terrazza, sia de Il Giardino, situati al sesto piano dell'hotel. Nel primo caso si tratta di un ristorante gourmet raffinato e intimo, mentre nel secondo di una proposta meno elaborata e più informale. La grande novità qui è Salvatore Bianco, ex chef de Il Comandante di Napoli, in qualità di executive chef da maggio 2024: si tratta di una stagione tutta da scoprire dunque. Tre i menu degustazione de La terrazza, uno da 3 portate a scelta del cliente a 180 euro, il secondo da 6 portate a 200 euro e il terzo da 8 portate a 220 euro. Per quanto riguarda invece il menu de Il Giardino, qui si sceglie alla carta, con una media di 65 euro per due portate.
L‘offerta "pop" di Roma è davvero infinita: nella Capitale puoi trovare ogni tipo di proposta gastronomica a prezzi medi. Questa è la nostra selezione di locali all'aperto da provare, alcuni più legati alla cucina romana, altri con una proposta etnica, altri ancora più creativi: quelli più meritevoli e sorprendenti, da non lasciarsi sfuggire.
Roy Caceres a Roma è una vera istituzione: partito anni fa con il suo gourmet Metamorfosi, uno dei più sperimentali della Capitale, per poi approdare a Carnal e Ombra, l'ultima apertura. Carnal rappresenta l'anima pop dello chef, proprio nel senso di popolare: un bistrot in una elegante zona di Roma tutto colorato, pieno di musica e profumi, che propone una fusion fra cucina latina e influenze nostrane. I sapori sono decisamente esplosivi e l'atmosfera rilassata e informale. Il menu è costruito su assaggi che spaziano dalla terra al mare, con accostamenti particolari e grande personalità: una cucina fatta di contaminazioni, senza barriere o limiti di alcun tipo. Da non perdere le arepas con il polpo alla luciana. Le degustazioni sono chiamate "colpi", ovvero "proiettili di sapore", come ama definirli lo chef: uno da 6 colpi a 55 euro e uno da 8 colpi a 65 euro, ma si può scegliere anche dalla carta (prezzi medi a piatto: 15 euro).
Fra le realtà più interessanti di Roma degli ultimi anni, questo ristorante e cocktail bar a Trastevere – il cui nome è un omaggio a Jacopa de’ Settesoli – offre sia uno spazio esterno, sia una splendida terrazza estiva dove condividere i piatti e bere drink. Lo stile del menu è un mix fra la trattoria moderna e il bistrot creativo, con guizzi internazionali interessanti e l'intento di divertire il cliente: da non perdere il baccalà cotto a bassa temperatura con pappa al pomodoro, ma anche le proposte di dumpling. La cantina è ampia e il cocktail bar all'altezza di ristorante e terrazza. Prezzi medi per antipasto + portata principale: 40 euro.
Pasta Ambassador, Luciano Monosilio è uno dei "re della carbonara" (sì ce ne sono almeno 7) di Roma: dopo tanti anni nelle più importanti cucine gourmet d'Italia e l'esperienza lunga con Pipero qualche hanno fa ha deciso di aprire una trattoria di livello, promuovendo fra l'altro anche la riqualificazione dell’antistante Piazza del Teatro di Pompeo, slargo storico a pochi passi da Campo de’ Fiori. Quaranta i posti all'aperto per assaggiare la sua carbonara e non solo: fra gli antipasti meritano un'attenzione il Porro alla Brace, con alga nori, ricotta, cipolla in agrodolce e pomodori secchi, mentre fra i secondi il Piccione con piselli, wasabi, asparagi e uova d’aringa. Prezzo medio per antipasto e piatto principale: 40 euro.
La famiglia Roscioli non ha certo bisogno di presentazioni: a chi frequenta poco la Capitale basti sapere che si tratta di generazioni di gastronomi d'eccellenza per cui sono state spese fiumi di parole. Questo è l'indirizzo ideale per chi ama il vino – e fa parte "dell’universo Roscioli" insieme all'Antico forno, alla Salumeria e alla Pasticceria – ma anche per chi cerca una cucina di alta qualità nel centro di Roma, avulsa ai circuiti turistici. I tavoli esterni si trovano su via del Conservatorio, in un punto meno affollato delle vie del centro, in cui si può mangiare in pieno relax. La proposta gastronomica è ampia e incentrata non solo sulla romanità, come ci si potrebbe aspettare, ma include anche prodotti e grandi piatti di altri territori: da non perdere per chi ama le interiora, la coratella al pomodoro, la "mitica" pasta tonnarelli cacio e pepe. Due i menu degustazione: "Intrecci" a 75 euro e "Menu dello chef" a 85 euro.
Un bistrot francese con evidenti influenze newyorkesi nel pieno centro di Roma: "what else" direbbe un attore famoso. Baccano è un indirizzo fidato – i gourmand romani lo sanno bene – dove rifugiarsi e "allontanarsi", a dispetto del nome, dal caos del centro dell'Urbe. In cucina c'è chef Nabil Hadj Hassen, una vera garanzia: è sua una delle carbonare più famose di Roma, già celebre da Roscioli, dove il cuoco italo tunisino ha lavorato per ben 18 anni, con grande successo. Da Baccano si possono gustare piatti della cucina italiana realizzati con ingredienti di alta qualità, vero bonus per un locale così centrale, lontanissimi dalle proposte turistiche della zona. Ottimo indirizzo anche per un aperitivo tutto crudo, grazie alla grande selezione di appetizer, salumi e formaggi. Se ami le ostriche, questo è il posto giusto per te. Prezzo medio per antipasto e primo: 40 euro.
Quattro donne qualche anno fa hanno conquistato Trastevere con un format semplice quanto efficace: nel 2024 Pianostrada è tornato a casa, dopo il trasferimento nel 2016 a via delle Zoccolette, il locale si sposta di nuovo nel quartiere natìo, praticamente accanto a piazza Mastai. Dal locale precedente si portano dietro il giardino d'inverno e l'iconico bancone, che si è allargato fino a ospitare 12 clienti. La formula della cucina resta la stessa: semplicità, stagionalità, prodotti di qualità grazie al rapporto stretto con i fornitori, sempre messi in primo piano. L'obiettivo è far sentire il cliente coccolato, nell'ottica del concetto di confort food già sviluppato nelle altre sedi. Dal menu "storico" ti suggeriamo di assaggiare il fiore di zucca con la bufala fresca, l’alice di Cetara e il petalo in tempura o lo spaghetto Cavalieri con pomodoro infornato, ricotta sarda e limone. Prezzi medi per antipasto e piatto principale: 40 euro.
Vorresti passare una giornata o una serata completamente immerso nel verde, magari circondato da un nutrito gruppo di amici o con la famiglia? Ti sembrerà strano, ma anche a Roma è possibile farlo: ecco una selezione di posti dove mangiare bene e godere appieno della natura, con spazi grandi, eventi e proposte gastronomiche trasversali.
Vuoi organizzare un picnic nel cuore di Roma per tutta la famiglia? Vivi Bistrot a Villa Pamphili è il posto ideale: offre non solo pranzi e cene ma anche merende, aperitivi, colazioni e appunto tutto il necessario per i picnic in uno dei parchi più amati di Roma. Ma non solo: Vivi è anche Le Serre (oltre ad altri due locali a piazza Navona e piazza Venezia), un secondo progetto ancora più bucolico, abbarbicato sulle serre – appunto – di un’antica tenuta storica sulle colline di Monte Mario risalenti al secolo scorso. L'ideale per chi vuole mangiare bene rilassandosi e godendosi la natura. I menu strizzano l'occhio a una cucina leggera, salutista, con ottime proposte anche per vegetariani e vegani, con piatti creativi e invitanti. Per quanto riguarda i menu, a Villa Pamphili il brunch è a 20 euro (e in genere una media di 15 euro a piatto alla carta), mentre per Le Serre il brunch è a 30 euro (con un prezzo alla carta di 15 euro).
Un indirizzo utile per chi vuole godersi un bel pranzo all'aperto ma non ha molta voglia di trovarsi nel caos del centro di Roma: un vero gioiello immerso tra gli ulivi dell'agro romano, fra i quartieri di Torre Angela e Torre Spaccata, nella zona est dell'Urbe. Parco, ristorante, pizzeria, piscina (anche hotel, non dimentichiamolo): tutto in un'atmosfera conviviale e decisamente allegra, in un pezzo di campagna immerso nella città. Ex casale ristrutturato da Fortunato Federici e dalla sua famiglia, Borgo della Mistica propone una cucina fortemente aderente al territorio, ma senza legarsi in modo rigido alla cucina romana: da non perdere, se la stagione lo prevede, il galletto al mattone con cicoria ripassata e miele di castagno, oppure il tonnarello all'amatriciana estiva. Prezzi medi per antipasto e piatto principale: 25 euro.
Il Pigneto è uno dei quartieri più "cool", nel senso romano del termine, degli ultimi 15 anni, quando ha subito la trasformazione da periferia scanzonata e un po' stracciona a borgo gourmettaro amato dai giovani. Nel cuore di questo quartiere si erge Borgo Pigneto, un vero angolo di paradiso affacciato su una delle consolari più grigie della città, la Prenestina. Bellissima la villa, ma qui parliamo degli esterni: un giardino a cielo aperto con luminarie ispirate alle tradizioni pugliesi e spazi per mangiare, sorseggiare drink, fare la brace. Classico il menu, con i piatti della tradizone in primis, ma anche qualche sfizio più particolare dalla carta del giorno. Prezzi medi per antipasto e piatto principale: 25 euro.
In un posto cruciale per Roma, dove sorgeva l’ex Mattatoio di Testaccio, sono stati in tanti a provare ad avviare progetti di vario tipo, senza grande successo: Collettivo gastronomico è la fortunata "nota stonata". La gestione dello spazio è nelle mani di Marco Morello e Daniele Camponeschi, due nomi noti della ristorazione romana, che non vogliono solo proporre una "nuova osteria" ma mettere a disposizione uno spazio polifunzionale, un centro di aggregazione i cui intenti sono rivelati già dal nome "collettivo". Lo spazio esterno molto grande (con parcheggio, cosa rara nella Capitale), infatti, accoglie eventi di diverso tipo, compresi i mercati. La cucina è appunto "di mercato", creativa e genuina, ma molto golosa allo stesso tempo: da non perdere le tagliatelle con carne di pecora, fave, menta e pecorino, ma anche la pappa al pomodoro con carpaccio di baccalà. Prezzi medi per antipasto e piatto principale: 25 euro.
Una brevissima selezione di golosità da mangiare al volo, ma sempre all'aperto, fra le più belle vie di Roma: due indirizzi da non perdere per gli appassionati di street food, soprattutto per chi è a Roma di passaggio.
Più nel cuore di Roma di così non si può: siamo a piazza Trilussa, a pochi passi da Santa Maria in Trastevere. Trapizzino è il format creato dal geniale Stefano Callegari, un felicissimo matrimonio fra cucina romana e lievitati: un cono di pizza farcito con il meglio che la Capitale può offrire, una sorta di raccordo fra passato e futuro. Sul menu è inutile discutere, il trapizzino in meno di 20 anni è diventato uno street food "tradizonale" dell'Urbe: ma qui si possono mangiare anche ottimi supplì (da non perdere quello al tortellino) e dolci di tutto rispetto, sorseggiando se vuoi un calice di vino scelto fra le oltre 100 referenze della cantina. Un boccone di golosità al volo per un prezzo di 5 euro: ma ti avvertiamo, uno tira l'altro. Gli altri locali si trovano a Testaccio, a piazzale delle Province (zona universitaria), al Mercato centrale della Stazione Termini e a Ponte Milvio.
Pochissimi i tavoli fuori, ma lo street food si può gustare anche passeggiando, soprattutto se si tratta del supplì più famoso della Capitale. Nato da un'idea dello chef Arcangelo Dandini, patron di una delle trattorie migliori d'Italia, questo locale (con gli altri due sparsi per la Capitale) rappresenta il sodalizio fra il noto spuntino romano e le ricette dell'infanzia del cuoco. Una delizia da assaporare mentre si ammira una delle zone più affacinanti di Roma, a pochi metri dal Lungotevere. Da non perdere, oltre al classico, anche il supplì alla carbonara e quello con le rigaglie di pollo, se disponibile. Ma qui potrai mangiare anche mozzarelle in carrozza, croccante di baccalà in salsa aioli (molto invitante), polpette di alici e melanzane, e così via. Prezzo del supplì 3 euro, prezzo medio per il resto 5 euro.
Per chi non disdegnasse un ottimo drink accanto a piatti golosi e ben strutturati e volesse goderselo all'aperto, Latta è un kitchen cocktail bar della "famiglia" del Jerry Thomas, capostipite degli speakeasy romani: insomma, una garanzia. Qui si può scegliere da una drink list in continuo cambiamento – focus del locale sono le fermentazioni in lattina appunto – ma anche gustare diversi piatti freddi e caldi, da un menu che è più di un semplice accompagnamentio al drink. In una zona zeppa di locali dall'offerta turistica, Latta si distingue per visione e qualità dell'offerta, per il suo stile ex industriale e per l'ampio spazio esterno in cui accomodarsi.