La cucina leccese è ricca di cose buonissime da mangiare ma dove scovarle? Abbiamo selezionato alcuni indirizzi che portano in alto la tradizione salentina proponendo ottimi piatti a prezzi contenuti.
Andiamo alla ricerca dei migliori ristoranti tipici di una delle città più vive d'Italia dal punto di vista gastronomico: Lecce, conosciuta come la "Firenze del Sud" per la sua architettura barocca. Non è solo un gioiello artistico e culturale, è anche una destinazione culinaria di prim'ordine. La città offre un ricco panorama mangereccio che spazia dai sapori autentici della tradizione salentina alle innovazioni culinarie moderne con diversi ristoranti stellati di prim'ordine. Questa volta restiamo sulla tradizione anche perché i piatti della cucina leccese sono davvero gustosi: famosissimi sono i pasticciotti (vuoi sapere dove mangiare i migliori del Salento?) ma neanche nei piatti salati scherza. Pensa a ciceri e tria, pensa alle orecchiette o alla puccia. La cucina leccese e per estensione di tutto il Salento, è un tripudio di gusto. In questo articolo, esploreremo i migliori ristoranti di Lecce, la variegata offerta gastronomica e le radici profonde della sua tradizione culinaria.
La cucina leccese è un inno alla semplicità e alla genuinità degli ingredienti locali. Le ricette tradizionali si basano su prodotti freschi e di stagione, provenienti dal fertile territorio salentino. La gastronomia leccese affonda le sue radici in una storia millenaria, caratterizzata da una forte connotazione contadina e marinara. I prodotti della terra, come i pomodori, le olive, le melanzane e i peperoni, si sposano alla perfezione con il pesce fresco pescato nel Mar Adriatico. Vediamo insieme le migliori trattorie della città pugliese. Limitandoci ai piatti tipici mettiamo un'unica fascia prezzo perché al massimo spenderai 40 euro in uno di questi ristoranti.
È forse la trattoria più famosa di Lecce, tra le più celebri del Salento. L'indirizzo di Giorgio e Marinella Grassi è davvero genuino con pasta fatta a mano, menu scritto in salentino (un po' indecifrabile per alcuni) e tutti piatti della tradizione. Qui trovi tutto il Vangelo della cucina locale: crema di fave con cicoria, le antichissime lagane e ceci, le orecchiette con le cime di rapa, le polpette di melanzane, l'agnello con cipolle dolci (forse il piatto migliore), la lasagna ncannulata. Ti suggeriamo di non perderti i fritti te l’uertu (fritti dell’orto, ricetta coperta da copyright). Tra i dolci spicca la torta pasticciotto, immancabile in un contesto del genere. Il prezzo medio di un pasto qui è di 30 euro.
Indirizzo: Corte dei Giugni, Via Leonardo Prato, 42
A pochi passi dall'anfiteatro e da piazza Sant'Oronzo si trova questo locale intimo, arredato con oggetti d'antiquariato. La titolare, Antonella Manca, è un'appassionata e ha letteralmente trasformato il proprio negozio di antiquariato in un ristorante familiare che gestisce con il marito e i due figli. I piatti sono super tipici, letteralmente casalinghi ed è una bella cosa se vuoi un'esperienza tipica. Devi assolutamente provare le polpette, pazzesche, ottima anche la tajedda salentina, ovvero riso, patate e cozze. Qui un pasto completo costa circa 35 euro.
Indirizzo: via Maremonti 3
Lo chef Gigi Perrone è uno dei decani della cucina leccese. Il locale che è serio ma non troppo come puoi intuire dal nome, si trova a pochi passi dalla centralissima piazza S. Oronzo, cuore pulsante della città. Molto bello il social table da condividere con gli sconosciuti per un menu che cambia quasi quotidianamente. Puoi spaziare tra mari e monti, le portate sono ben calibrate e il locale si confà a cene tra amici, romantiche, informali o di lavoro, sfiziosi aperitivi: è molto funzionale. Da provare l'amatriciana di tonno con guanciale croccante e pecorino che non è tipicissima di Lecce ma è un'incursione nella modernità ben riuscita. Tra i classici vai sui crudi di mare e sulle cozze a gratin. Questo è senza dubbio il più moderno dei ristoranti di questa guida ma vale la pena fermarsi. La cena qui costa tra 35 e 40 euro.
Indirizzo: via dei Mocenigo, 21
È forse l'osteria più bella di Lecce, a pochi passi dal centro storico. Nata nel 2001 e migliorata di anno in anno oggi è un locale elegante ma familiare, in cui la tradizione è molto fedele alle ricette della nonna ma non ha comunque paura di adattarsi ai gusti contemporanei, senza spaventare e spaventarsi. Qui ad esempio puoi trovare i pezzetti di cavallo o il polpo a pignata, ottime sono le trenette di farro con zucchine e cozze o il filetto di baccalà cotto nel cartoccio di carta Fata con patate, pomodorini e olive nere. I prodotti sono scelti con cura dalla chef Tiziana Parlangeli e la selezione degli ingredienti tende molto al km 0. Pur avendo una clientela turistica non si è piegata ai flussi e ha mantenuto una propria identità portando alto il nome della cucina salentina. Se vieni qui (la cena costa circa 35 euro) non perderti però gli spaghetti di farro con melanzane, pomodorini e cacioricotta, davvero squisiti. Ottime anche le linguine con filetto di triglia e pomodorini.
Indirizzo: via Cesare Battisti, 4
Si trova in pieno centro e pur avendo una forte matrice tradizionale non disdegna un tocco di modernità da mettere nelle proprie ricette. Molto belle le sale interne con le caratteristiche volte a stella, ben curato il dehors. La specialità della casa è il piatto che li ha resi famosi in tutta la Puglia: un pesce in crosta d’argilla fatto al momento. Si tratta di un branzino intero cotto dentro una forma d'argilla che viene rotta a tavola, davanti al cliente. Devi provare anche la bistecca di tonno e il maiale cotto nel Negramaro. Qui sono i secondi a farla da padrone per una cena che costa circa 40 euro.
Indirizzo: vico degli Alami, 3
È un posto elegante, conviviale, romantico. Ha un pozzo incastonato al centro e le mura sono in pietra leccese. Non sembra una classica trattoria ma lo è, a trazione totalmente marittima. Il miglior piatto del locale è forse lo spaghetto al riccio di mare, cremoso e salino al punto giusto. Ottimo anche il maccheroncino con pomodorino giallo e burrata, da assaggiare gli spaghetti con aglio nero e vongole veraci (in foto). Non perderti gli antipasti con i crudi, sia al naturale come vuole la tradizione pugliese, sia in tartare o in carpaccio a seconda del pescato a disposizione. Tutto questo potrebbe spaventarti al momento del conto ma ci troviamo in uno dei locali col miglior rapporto qualità-prezzo del Sud Italia e puoi mangiare con circa 30 euro.
Indirizzo: via Principi di Savoia, 5
Si mangia benissimo, questa è la premessa, ma è il servizio che fa la differenza in questa osteria a conduzione familiare all'ombra della Chiesa di San Matteo. Il nome ufficiale sarebbe solo "vecchia osteria" ma Salvatore Campilongo, detto Totu, è così vulcanico che tutti conoscono questo ristorante con il suo soprannome. Tornando sul cibo, devi assaggiare i turcinieddrhi (involtini di agnello fatti con cuore, fegato e polmone) e le sagne ncannulate con sugo di pomodoro. Tra i primi suggeriamo anche le orecchiette al pomodoro e ricotta, e ciceri e tria. La cena costa circa 25 euro.
Indirizzo: viale Francesco Lo Re, 9
Altro locale storico della città, questa osteria fa cucina casereccia dal 1966 nel cuore del centro storico, in un caseggiato dei primi del ‘900, strutturato come una vera e propria abitazione dove, ormai da anni, Carmela Perrone e le note ‘zie’ cucinano in un ambiente totalmente a vista. La sala è accogliente, il personale è preparato, il menu raccoglie il meglio della tradizione culinaria salentina e pugliese. A differenza degli altri locali, qui ti consigliamo di stare sulla carne e sui piatti di terra, a partire dai taglieri negli antipasti. Ottima è la purea di fave con le cicorie ma il miglior piatto è quello di patate con i cardi: è tradizionalmente invernale, estremamente semplice da preparare. Qui puoi assaggiare anche il cavallo in salsa piccante e pomodoro, polpette davvero ben fatte e ottimi pasticciotti tra i dolci. La cena costa circa 30 euro a persona.
Indirizzo: via Colonnello Archimede Costadura, 19