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11 Ottobre 2024
11:00

Dove mangiare a Bologna: le migliori trattorie, le mortadelle imperdibili e lo street food

Se la chiamano "Città Grassa" ci sarà un motivo: a Bologna c'è l'imbarazzo della scelta ed è ancora una di quelle città in grado di offrire cose buonissime spendendo poco.

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È impossibile separare la Bologna intellettuale dalla Bologna gastronomica perché è una delle città in cui la cultura della tavola è più sentita, in Italia e non solo. D'altronde viene annoverata da secoli come "Città Grassa", non è un caso. Sebbene col tempo sia diventata sempre più internazionale, la sua fama resta legata alla straordinaria cucina tipica: lasagne, tagliatelle, tortellini, mortadella, sono solo alcune delle pietanze imperdibili in città. Ma dove mangiare a Bologna? In realtà questo quesito è più complesso di quanto non si immagini perché i flussi turistici hanno portato a un velocissimo appiattimento dell'offerta. Per soddisfare la domanda dei turisti, molti ristoranti hanno semplificato i piatti tradizionali, perdendo in autenticità e varietà. Un articolo del New York Times ha spiegato molto approfonditamente come il cibo si sia "mangiato" Bologna, facendole perdere quella caratteristica unica in Italia, ormai introvabile nei grandi capoluoghi come Roma, Milano o Napoli che hanno abdicato alla gentrificazione da anni. Ristoranti di qualità però se ne trovano e sono ancora numerosi, per tutti i gusti e per tutte le tasche. Vediamo dove andare a mangiare a Bologna per tuffarsi con gioia nella tradizione emiliana-romagnola.

Bologna si è "venduta" ai turisti?

Sì e no, almeno questa è l'impressione che abbiamo avuto. Sicuramente ci sono molti più posti che badano all'apparenza, all'instagrammabilità, e meno alla qualità delle portate. I problemi con gli affitti brevi, l'acquisto delle case e tutto ciò che in Italia stiamo imparando a conoscere bene, influiscono negativamente sull'offerta. Questa estate il Bologna calcio ha preso in prestito Samuel Iling-Junior, una giovane promessa dell'Aston Villa ma ex Juventus, e alla conferenza stampa di fine agosto ha detto che la cosa più difficile affrontata nel periodo non è stata il ritiro o la conoscenza dei nuovi compagni: "La cosa più complicata è trovare casa ma so che è un problema piuttosto comune in città".

Lo stesso discorso vale per i ristoranti: fino a una decina d'anni fa Bologna era un'enclave della cucina tradizionale, cosa che paradossalmente l'ha bloccata nell'accesso al fine dining (1 sola Stella Michelin in città). Oggi questo mancato approdo nell'alta cucina persiste ma si è persa tutta quella genuinità a favore di bacari improvvisati e fuori contesto, wine bar che spacciano Lambrusco di bassa lega e di una marea di "Antica prosciutteria" o "Antica mortadelleria" che di antico non hanno un bel niente se non il nome e il font in Serif.

Oggi la città di Bologna vive un derby interno che sta radicalizzando i cittadini: da un lato le trattorie, spesso gestite da ragazzi della nuova generazione, che provano a dimostrare che nella Città Grassa si mangia ancora divinamente; dall'altro imprenditori a cui non importa molto della storia e della reputazione della città ma pensano solo al profitto. Chi vincerà questa partita?

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Dove mangiare gourmet a Bologna — da 99 a 129 euro

L'Emilia-Romagna ha una grande tradizione nell'alta cucina. Pensiamo al Trigabolo d'Argenta in provincia di Ferrara, il ristorante di Igles Corelli, in cui ha mosso i primi passi Bruno Barbieri: l'unico ristorante nella storia della Michelin ad aver conquistato le 3 Stelle "postume", ovvero da chiuso. Oggi le cose non sono da meno: svetta Massimo Bottura ma ci sono anche il Magnolia di Faccani in provincia di Forlì-Cesena e il San Domenico di Imola, uno dei ristoranti più importanti nella storia della nostra cucina. A Bologna però tutto tace. L'unico stellato in città è I Portici e segnaliamo anche Seta Sushi Restaurant, ottimo giapponese, però il gourmet dove ti consigliamo di andare è nella provincia, unico ristorante periferico della guida, inserito perché merita davvero la visita.

Iacobucci

Indirizzo: Via Ronco, 1, 40013 Castel Maggiore
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Foto dal sito ufficiale

Nomen omen: il ristorante di Agostino Iacobucci, 1 Stella Michelin, è una vera perla della provincia di Bologna. Il menu è una perfetta sintesi tra la città natale dello chef, Napoli, e l'Emilia-Romagna che lo ha accolto, lo ha fatto crescere e lo ha reso grande. La cosa che più apprezziamo di questo chef è la sua nettezza: estetica e gustativa. Ha grande tecnica ma non è fine a se stessa. Non ha quella mania di far vedere quanto è bravo. Fa solo cose buone e usa certe determinate tecniche perché sono le migliori opzioni per esaltare determinati ingredienti. Il ristorante è ospitato a Villa Zarri, incantevole dimora tardo cinquecentesca immersa in un parco secolare, con la presenza di un orto da cui si attinge a piene mani per le preparazioni dei piatti e del menu vegetariano. I degustazione vanno da 99 a 129 euro.

I ristoranti pop: quali sono le migliori trattorie di Bologna — da 30 a 60 euro

È sicuramente la parte più corposa anche perché chi visita la città vuole godersi i piatti tipici. Qui troverà pane per i suoi denti perché in un mare di pochezza a buon mercato ci sono alcuni templi che vale la pena scovare. Ristoranti speciali, familiari, dove l'atmosfera casalinga e accogliente non è messa mai in secondo piano rispetto all'offerta gastronomica.

Vicolo Colombina

Indirizzo: Vicolo Colombina, 5b
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Un’osteria che in realtà così vecchia poi non è ma che è riuscita a evocare i fasti del passato della nostra ristorazione. Il servizio è attento, forse fin troppo, ma è ben calibrato per la clientela che attira: un turista o un bolognese col soldino, magari anche di una certa età, che si aspetta un determinato servizio. Hanno attenzione per i piccoli dettagli e voglia di mettere il cliente al centro del proprio universo. E il cibo? Le tagliatelle entrano di diritto tra i primi più buoni che abbiamo assaggiato nel 2024. Cottura perfetta, elastiche, tenaci, appagano veramente, accompagnate da un sugo abbondante. Un piatto pantagruelico a 16 euro. Molto gustosa anche la pretoriana, con una glassa dolce davvero interessante (20 euro). Nota di merito per il dessert: la panna cotta in forno è deliziosa, la devi assolutamente ordinare.

Casa Merlò

Indirizzo: Via de' Gombruti, 2d
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Ristorante decisamente più pop, giovane, che si reinventa pur restando fedele al passato. Questa è Casamerlò, un’osteria che sembra un pub irlandese ma che serve splendidi balanzoni al posto del fish pie. Una cucina divertente e coerente con ciò che vuole comunicare, cosa che fa benissimo anche sui social: un ristorante che non è solo un ristorante ma che è “come un figlio” (così c'è scritto alle pareti) e quindi, come tale, è imperfetto ma va bene lo stesso. Così troviamo l’antipasto d’ispirazione spagnola e l’hamburger bolognese dove il manzo è sostituito dal ripieno dei tortellini, il ketchup dal friggione e alla base c’è una strisciata di salsa verde. Buona cotoletta a compimento di un menu degustazione in cui tu puoi sceglierti i piatti che vuoi, al costo di 42 euro per cinque portate. Ci sono altri due degustazione, a 36 e 50 euro, oppure puoi andare con la carta.

Trattoria da me – 1937

Indirizzo: Via S. Felice, 50a
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Siamo stati accolti con sorrisi e battute e siamo stati accompagnati nel percorso come farebbe un amico che viene nella tua città, a cui vuoi disperatamente far assaggiare le cose più buone. Missione compiuta. Questo posto è proprio ciò che promette: vai a casa della chef, mangi ciò che dice lei (ad esempio le lasagne, solo di domenica), le sedie sono spaiate ma è tutto ordinato e pulito. Ti consigliamo di prendere le crescentine come antipasto ma di resistere alla tentazione di mangiarle tutte perché devi aspettare i primi. Abbiamo assaggiato sia i tortellini in brodo sia i tortellini con la panna. La prima versione è riflessiva, profonda, orgogliosa della propria eleganza; la seconda è esplosiva, divertente, dinamica, un po' perversa: autentico food porn. Proprio per questo devi usare le crescentine per fare la scarpetta nella panna (che non è una panna normale, è una sontuosa crema di parmigiano). I primi vanno dai 14 ai 18 euro, i secondi dai 18 ai 24 euro. Abbiamo segnalato la sede storica perché è quella che abbiamo visitato ma c'è una seconda sede, aperta da meno tempo, in una torre bolognese. Bellissima e molto elegante, forse più adatta a una cena romantica.

All'Osteria Bottega

Indirizzo: Via Santa Caterina, 51
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Foto da Facebook

Il menu dell'Osteria Bottega è un vero e proprio viaggio attraverso i sapori della tradizione. Dai salumi artigianali selezionati con cura, alle immancabili tagliatelle al ragù fatte in casa, fino ai tortellini in brodo di cappone, ogni piatto è preparato con ingredienti freschi e di alta qualità.

Un must-try è la Petroniana (28 euro), una cotoletta di vitello con l'osso, bagnata nel brodo di cappone, servita con prosciutto e Parmigiano Reggiano fuso. Un piatto iconico che rappresenta alla perfezione la ricchezza e la generosità della cucina bolognese. I primi vanno dai 14 ai 20 euro, i secondi da 20 a 28 euro.

Le Golosità di Nonna Aurora

Indirizzo: Via Aristotile Fioravanti, 45/b
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Foto da Facebook

Cerchi un'esperienza culinaria autentica a Bologna, lontano dai soliti percorsi turistici? Allora non puoi perderti questo posto, un gioiello nascosto poco distante dalla stazione centrale. Varcando la soglia di questa trattoria fai un salto indietro nel tempo. L'arredamento un po' datato e l'atmosfera familiare creano un ambiente accogliente e autentico, perfetto per chi vuole gustare la vera cucina bolognese.

Il menu è super tradizionale: tagliatelle tirate a mano, tortellini in brodo, lasagne, passatelli. Ogni piatto è preparato con ingredienti freschi e genuini, seguendo le ricette della nonna. Se preferisci la carne, non rimarrai deluso: l'arrosto e la carne alla griglia sono cucinati alla perfezione, con quel tocco di semplicità che contraddistingue la cucina emiliana. Una delle caratteristiche che rende questa trattoria così speciale è il suo incredibile rapporto qualità-prezzo. Per meno di 10 € puoi gustare un piatto di pasta fresca fatto in casa, come le tagliatelle al ragù o i tortellini in brodo. Anche i secondi, le polpette e le verdure ripiene, sono proposti a prezzi davvero competitivi. E per concludere in dolcezza, non mancano i classici della pasticceria bolognese, come la zuppa inglese e lo zuccotto, a soli 5 €.

Al Cambio

Indirizzo: Via Stalingrado, 150
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Al Cambio non è semplicemente un ristorante, è un'istituzione della cucina bolognese. Situato nel cuore della città, questo locale è un punto di riferimento per tutti gli amanti della buona tavola e della tradizione culinaria emiliana. In cucina c'è la maestria  di Matteo Poggi, tornato "a casa" dopo esperienze importanti.  In sala, Piero Pompili, con la sua eleganza e professionalità, guida il servizio con mano esperta, garantendo un'esperienza culinaria indimenticabile. È lui il vero mattatore del locale, un punto di riferimento nazionale per tutti quelli che vogliono fare questo lavoro. Il menu è molto tradizionale. Trovi tutti i grandi classici, dalle tagliatelle al ragù alla lasagna, dalla cotoletta alla bolognese al tortellino in brodo. Ogni piatto è preparato con ingredienti freschi e di stagione, provenienti dai migliori produttori locali. Due menu degustazione, 35 euro (3 portate) e 45 euro (5 portate), possibilità di scegliere alla carta.

Osteria dal Nonno

Indirizzo: Via di Casaglia, 62
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Foto da Instagram

In questa osteria storica, gestita dalla famiglia Natali dal 1901, c'è un accogliente giardino nascosto tra i colli bolognesi, perfetto per gustare la tradizionale "merenda rinforzata". Il nostro consiglio è di accomodarti a uno dei tavoli all'aperto in legno e concederti un abbondante aperitivo: un tagliere ricco di salumi e formaggi tipici dell'Emilia, accompagnato da sottoli, sottaceti, oltre alle immancabili crescentine e tigelle. Da bere, potrai sorseggiare un calice di Pignoletto, e per finire in dolcezza, non perderti una fetta di pinza bolognese fatta in casa: un delizioso rotolo di pasta frolla farcito con confettura di prugne o mostarda di frutta. Con 20€, puoi gustare una ricca esperienza enogastronomica. Anche i piatti sono cucinati molto bene ed è un posto perfetto per una domenica in famiglia senza allontanarti troppo dalla città.

Da Cesarina

Indirizzo: Via Santo Stefano, 19/b
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Foto da Instagram

Qui, secondo la leggenda, sono nati i tortellini con la panna. La signora Cesarina Masi è stata una figura iconica nella tradizione culinaria bolognese. Si racconta che fu lei la prima a sperimentare l'idea di condire i tortellini con la panna, invece di servirli nel classico brodo. Una ricetta rivoluzionaria, gourmet, in controtendenza, innovativa. Questo è ciò che intendiamo quando diciamo che la tradizione è solo un'innovazione sopravvissuta al tempo.

Il ristorante è apprezzato non solo per i suoi piatti, ma anche per la splendida vista su piazza Santo Stefano, uno dei luoghi più affascinanti di Bologna. L’atmosfera raffinata e romantica, soprattutto in estate con i tavolini all’aperto, rende l’esperienza ancora più piacevole. Tra i piatti principali spiccano ovviamente i famosi tortellini alla panna (16 €), ma anche i deliziosi balanzoni al burro fuso (tortelli verdi fatti con spinaci, ripieni di mortadella e ricotta; 14,50 €) e il tradizionale fritto alla bolognese, che include una combinazione unica di bocconcini di carne, verdure, formaggi e cremini dolci e salati. Un’altra specialità da non perdere sono gli stecchi alla petroniana: gustosi spiedini di mortadella e formaggio, impanati e fritti (13,50 €), perfetti per chi cerca un antipasto sfizioso e autentico.

Cucina easy: i format più interessanti per tutte le tasche — da 5 a 20 euro

Bologna è una delle città universitarie più importanti in Europa. Da secoli attira giovani menti provenienti da tutto il mondo che trovano in Bologna un rifugio sicuro. Ma dove vanno a mangiare i ragazzi? In posti dove si mangia bene, spendendo poco, magari che fanno street food.

Sartoria Gastronomica

Indirizzo: P.za Aldrovandi, 21b
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Foto da Instagram

Poco distante dalle Due Torri, ti consigliamo innanzitutto il pollo arrosto ma offre letteralmente qualsiasi cosa: ci puoi fare anche colazione. Il cuore pulsante di Sartoria Gastronomica è la cucina italiana, intesa come luogo di convivialità e di condivisione. Ogni piatto racconta una storia, un territorio, una cultura. Dalla pasta fresca fatta in casa ai tagli di carne pregiata, ogni ingrediente è selezionato con cura per garantire un'esperienza gustativa unica. A pranzo ti consigliamo tagliatelle (10€) e lasagne verdi (11€) in primis, tra i secondi è ottimo il pollo, grigliato e accompagnato da salsa alla senape (11€).

Pescheria San Gervasio

Indirizzo: Via Belvedere, 13
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Foto da Instagram

Non sembra ma a Bologna c'è una grande tradizione di pesce. Non ci pensa mai nessuno perché siamo tutti obnubilati da tagliatelle e lasagne ma proprio la multiculturalità della città ha portato tanti appassionati di prodotti ittici. A due passi dal Mercato delle Erbe, la Pescheria San Gervasio è un'istituzione per gli amanti del pesce. Il menù offre una vasta scelta di piatti, dal pesce crudo ai fritti più golosi, passando per primi piatti della tradizione e proposte più creative. Un'osteria di mare dove la freschezza del pescato è la protagonista indiscussa, accompagnata da un'ampia carta dei vini e birre artigianali. Prendi il fritto misto a 14 euro, interessanti le tapas, tra bao ai gamberi croccanti (12€) e bocconcini di spada in crosta (11€). Tra i primi segnaliamo un buono spaghetto con le vongole a 16 euro. Ovviamente è davvero una pescheria quindi puoi anche acquistare pesce fresco.

Sentaku Ramen Bar

Indirizzo: Via delle Lame, 47/c
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Foto da Instagram

È uno dei migliori ramen bar d'Italia e il fatto che le portate galleggino intorno ai 15 euro fa venire ancor più voglia di assaggiare queste cose buonissime.

Sentaku, in giapponese, significa "scelta". E questa scelta, quella di portare un pezzo d'Oriente nel cuore di Bologna, è stata vincente. Il locale, con le sue due anime (ramen bar e izakaya) offre un'esperienza culinaria autentica e coinvolgente, un vero e proprio tuffo nella cultura giapponese.

La carta, ben strutturata, spazia dai classici ramen, preparati con brodi ricchi e personalizzabili, a una vasta selezione di tapas giapponesi, gli yakitori, che variano dalla stagione e dall'estro dello chef. Ogni piatto è un piccolo capolavoro, realizzato con ingredienti freschissimi e di alta qualità. Ottimi anche i cocktail.

Indegno – La Crescentina 2.0

Indirizzo: Via del Pratello, 84/A
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Questo locale ha portato la crescentina all'eccellenza, esaltando lo street food originale di Bologna. L'impasto, lavorato con cura e con farine selezionate, risulta leggero e digeribile, un'ottima base per accogliere una grande varietà di farciture. La carta spazia dai tradizionali taglieri di salumi e formaggi, di indiscussa qualità, a proposte più innovative con l'introduzione di farciture vegetali. Un riuscito tentativo di coniugare tradizione e contemporaneità, che soddisferà sia i palati più esigenti che chi è alla ricerca di alternative vegetariane. La nostra preferita è stata quella con la porchetta alla piastra (5,90 euro). Suggeriamo anche di assaggiare il cuoppo di tortellini fritti da mangiare camminando tra i portici della città, patrimonio Unesco. Sono deliziosi.

Bottega Portici

Indirizzo: P.za di Porta Ravegnana, 2b
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È la versione light dell'unico stellato della città e mantiene alto il nome del "papà" gourmet. Non è previsto il servizio al tavolo: i primi piatti vengono serviti in contenitori biocompostabili, perfetti per chi desidera gustare una pasta di alta qualità mentre passeggia per le vie del centro. Il menu include classici intramontabili come i tortellini in brodo o con crema di parmigiano (9,90 euro) e le tagliatelle alla bolognese (8,90 euro), ma anche proposte creative. Oltre alla pasta, Bottega Portici è anche una caffetteria di alta qualità. Inoltre, il locale offre un food market dove è possibile acquistare prodotti tipici italiani e soprattutto tanta pasta fresca.

Pigro mortadelleria

Indirizzo: Via de' Pignattari, 1b
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Foto da Facebook

Se non sei pratico della città la via potrebbe sviarti ma possiamo tagliare la testa al toro: è praticamente in Piazza Maggiore, accanto al Duomo. Il posto è molto particolare, quasi respingente verso i turisti, forse sintomo di quanto la gentrificazione abbia punito chi prova a fare qualità ma supera gli ostacoli e fermati a gustare un bel panino con la mortadella accompagnato da un calice di vino. La materia prima è eccelsa, semplice, rispettosa della tradizione. I costi sono leggermente più alti della media (circa 10 euro) ma ne vale davvero la pena perché non puoi trovare di meglio. L'unico inconveniente è l'assoluta mancanza di comunicazione online e offline: non è sempre aperto quando dice di esserlo.

Mò Mortadella Lab

Indirizzo: Via de’ Monari, 1C
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Foto da Instagram

Due ragazzi del Sud hanno visto un buco nel mercato e hanno esportato la marenna napoletana a Bologna. La classica schiscetta degli operai a Napoli è proprio il panino con la mortadella, possibile che nella città in cui è nata non ci fosse qualcosa di simile? È possibile e hanno creato un locale molto giovanile e appetibile sui social che propone cose buone e unisce il Nord e il Sud. È un po' troppo food porn a volte, eccede in alcuni elementi gastronomici forse superati, ma funziona. Non ha una mortadella super premium introvabile, ha un prodotto commerciale ma della gamma più alta e offre un panino a buon mercato (tra 5 e 8 euro) fatto molto bene. Abbiamo assaggiato la rosetta con mortadella, provola affumicata e carciofi arrostiti, una vera delizia. Non tutto il food porn viene per nuocere.

Dove comprare la mortadella a Bologna?

Siamo arrivati a uno dei punti più attesi per un turista gastronomico a Bologna. Questa benedetta mortadella dove la deve andare a comprare? Bologna è diventata un percorso a ostacoli tra locali che propongono la stessa identica mortadella che troveresti a Caltanissetta o a Merano, quindi è un'occasione sprecata. C'è però qualcosa di così alto livello che ripaga di tutti gli sforzi.

Salumeria Simoni

Indirizzo: Via Drapperie 5/2a
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Simoni è un'azienda con una lunga storia e una forte tradizione nella produzione di salumi. La mortadella viene lavorata secondo metodi artigianali, utilizzando solo le migliori materie prime. Il sapore è particolarmente apprezzato per la sua delicatezza, il profumo intenso e il perfetto equilibrio tra le varie spezie. L'utilizzo esclusivo di carne di maiale italiano di altissima qualità, grassi selezionati e spezie naturali influisce molto sul gusto finale del prodotto. È la mortadella più delicata che abbiamo provato.

Artigianquality

Indirizzo: Via Santo Stefano, 90a
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Solo tagli freschi e pregiati di maiali di origine 100% italiana, perlopiù del territorio bolognese, allevati anche allo stato semi brado. Il risultato è una mortadella più aggressiva, più impattante rispetto alla media. Un prodotto di una qualità eccezionale che conquista per il suo profumo quasi infestante, nel senso buono del termine. Se cammini con questa mortadella in giro per la città devi stare attento ai cani a chilometri di distanza perché potrebbero seguirti facendoti sentire come San Francesco.

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Nato giornalista sportivo, diventato giornalista gastronomico. Mi occupo in particolare di pizza e cocktail. Il mio obiettivo è causare attacchi inconsulti di fame.
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