Numerose ricerche hanno dimostrato che mangiare cibi specifici potrebbe aiutare a combattere stress e depressione ed avere netti miglioramenti a livello di umore.
"Le diete contenenti alimenti ultra processati aumentano il rischio di depressione e rendono di cattivo umore". È quanto spiegato da uno studio pubblicato sulla rivista BMJ e guidato da Wolfgang Marx, vicedirettore del Food & Mood Centre della Deakin University in Australia e presidente della International Society for Nutritional Psychiatry Research che esplora tematiche che collegano dieta, salute mentale e funzione cerebrale. "La ricerca sostiene sempre di più – spiega Marx – che l'idea di mangiare i cibi giusti ed evitare quelli sbagliati può migliorare l'umore e il benessere emotivo nel tempo."
Oltre ad avere effetti su malattie cardiovascolari, un'alimentazione scorretta può influire quindi anche sulle funzioni cerebrali ed è proprio questa la grande novità dello studio di Marx e colleghi. Le persone che consumano elevate quantità di alimenti ultra-lavorati hanno un rischio aumentato del 48% di ansia e del 22% di depressione. L'obiettivo della ricerca è proprio quello di combinare le strategie dietetiche con trattamenti per la salute mentale come la psicoterapia e i farmaci anti depressivi. La scoperta è quindi quella che migliorare la dieta può avere effetti quasi sicuramente positivi sulla depressione.
Una revisione di 13 studi pubblicata da Nutrition Reviews ha affermato che la dieta mediterranea è una grande alleata per la riduzione dei rischi ansia e disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) tra i bambini e gli adolescenti. Inoltre un'altro studio pubblicato su BMC Public Health nel 2024, ha affermato che su circa 7000 adulti campionati, quelli che mangiano più legumi, verdure, frutta, yogurt, pesce, e frutti di mare, hanno livelli di stress più bassi.
Molti esperti sostengono che ai professionisti della salute mentale non vengano fatti corsi di perfezionamento in materia di nutrizione e questo aumenta le difficoltà sulla questione. Basti pensare che sono le persone da sole che devono scoprire le connessioni tra fattori di rischio a livello cerebrale e alimentazione.
Secondo diversi studi alcuni alimenti ingeriti possono influenzare i livelli del fattore neutrofico di derivazione cerebrale (BDNF). Questa è una proteina che svolge un ruolo chiave nella salute del cervello e nella neuroplasticità (capacità del cervello di crescere e ripararsi). Secondo i ricercatori il BDNF è il fertilizzante del cervello e ci sarebbe un legame tra questo e la depressione.
Gli studiosi non hanno identificato nessun alimento "prodigioso" da aggiungere alla dieta per prevenire il disturbo mentale. Esistono approcci dietetici che possono esserci d'aiuto. Tipi di diete come quella mediterranea, la Dash (studiata per ridurre i rischi ipertensivi) o la Mind (una combinazione tra le due) si basano su alcune categorie di alimenti che, secondo gli esperti, contribuiscono a migliorare salute fisica e mentale.
Uno studio pubblicato sul Journal of Affective Disorders ha rilevato che gli adulti che consumano quattro o più porzioni di pesce a settimana hanno un rischio inferiore del 26% di sviluppare la depressione rispetto a coloro che mangiano pesce meno di una volta ogni sette giorni. Ci sono altri cibi che, come il pesce, ridurrebbero le patologie citate precedentemente.