A Pasqua e Pasquetta si potrà andare in visita a parenti e amici solo in due persone, con minori di 14 anni al seguito. Tutta Italia in zona rossa dal 3 al 5 aprile con le zone di colore che saranno automatizzate in base all'indice di contagiosità. Importante novità per quanto riguarda congedi e smart working. Nulla cambia per ristoranti, bar, pasticcerie e pizzerie.
Nuovo decreto legge in arrivo dal Governo che copre tutto il periodo di Pasqua. A meno di 10 giorni dal primo Dpcm firmato da Mario Draghi arriva una messa a punto di quelle regole con un vero e proprio decreto legge. Il consiglio dei ministri ha dato l'ok alle nuove norme in vigore dal 15 marzo al 6 aprile. Le decisioni più importanti e attese riguardano la Pasqua, una festività molto sentita nel nostro Paese: salvate le visite a parenti e amici in regione ,quindi Pasqua blindata a metà. Si andrà automaticamente in lockdown con oltre 250 casi ogni 100 mila abitanti. Vediamo nel dettaglio tutti i cambiamenti, soprattutto quelli per ristoranti, bar, pasticcerie, pizzerie e clienti.
Innanzitutto cambia la dicitura: da Dpcm a decreto legge. Quali sono le differenze? Il Dpcm sta per "Decreto del Presidente del consiglio dei ministri" e si tratta di un atto previsto dalla legge. È di competenza esclusiva del premier e reso efficace dalla firma delle carte. Il decreto legge è invece un atto che prevede il coinvolgimento del presidente del Consiglio e della squadra dei ministri, per questa ragione ha bisogno di più tempo per la stesura e la messa in atto.
Specificata questa piccola clausola della nostra giurisprudenza vediamo cos'è cambiato rispetto al 9 marzo.
Purtroppo cambia molto poco per gli operatori del settore dell'ospitalità, anzi, anche la Pasqua salta, così com'è saltato il Natale. Molti hanno sperato in un'apertura così da respirare almeno nei due giorni di festa, ma per la sicurezza nazionale tutto questo non è stato permesso. C'è però da chiedersi se non sia più sicuro accettare tavoli tra parenti al ristorante, con tutti i controlli richiesti dalle normative, piuttosto che a casa con l'escamotage della visita a parenti e amici.
I numeri hanno dimostrato un'impennata di contagi a gennaio tra i nuclei familiari che si sono incontrati durante le festività natalizie. Numeri più alti in tutta Italia hanno costretto gli ospedali a fare i salti mortali. Impossibile controllare casa per casa in un Paese democratico, tutto è affidato al buon senso delle persone.