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8 Aprile 2025 11:00

Decluttering della cucina: cosa cambiare o buttare e quando

La cucina è uno degli ambienti più vissuti di una casa e, proprio per questo, uno di quelli dove accumuliamo più oggetti. Se anche la tua cucina è un caos di utensili doppi questa guida fa per te: ecco come fare decluttering per ottenere un ambiente più organizzato, più funzionale e anche più piacevole.

A cura di Martina De Angelis
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Hai mai sentito parlare di decluttering? È un termine che vuol dire “fare spazio” e indica un processo che ha preso sempre di più piede negli ultimi anni: si tratta di un insieme di tecniche applicabili a diversi ambiti della vita (la casa, l’armadio, i trucchi, il frigorifero, ecc.) che ti porta a liberarti di ciò che è superfluo. Viene considerato non solo un procedimento utile a fare spazio in casa ma una vera e propria pulizia anche dello spirito: secondo il delcuttering, infatti, capire gli oggetti che sono superflui ti porta a un rinnovo anche mentale tramite una scelta basata anche sulla carica emotiva positiva o negativa che emanano.

La cucina è uno degli ambienti della casa dove passiamo più tempo e quindi è normale che sia anche quello dove si accumula più roba: pentole e padelle in quantità, doppioni di mestoli e utensili, contenitori spaiati sono solo alcuni degli esempi degli oggetti che tendiamo ad ammassare in scaffali e cassetti. Se sei stanco di avere una cucina disordinata che ti causa solo stress un po’ decluttering in questo ambiente potrebbe essere la soluzione che stai cercando.

Ma da dove partire per ripulire la cucina da tutto ciò che è inutile, superfluo e non ti fa stare bene? Ecco tutto quello che devi sapere per un decluttering ideale, dai trucchi per capire quali oggetti è il caso di buttare e come capire che è il momento di farlo fino a suggerimenti per ottimizzare l’ambiente al meglio, anche questo un punto importante del “fare spazio”.

Da dove partire per il decluttering della cucina

La prima cosa da fare per renderti capire cosa non vuoi più è renderti conto di tutto quello che hai, un aspetto che sembra scontato ma che non lo è così tanto: quante volte hai nascosto qualcosa in un cassetto pensando che avresti deciso in seguito cosa farci e invece si trova ancora lì?

Dividi la tua cucina in sezioni in modo da concentrarti su un punto per volta, scegli da quale spazio iniziare e svuota tutto, ogni cassetto, ogni mensola, ogni scaffale. Disponi gli oggetti sul tavolo o sul piano da lavoro in modo da averli tutti sotto gli occhi e da capire, già da un primo sguardo, quali ti servono e usi davvero, quali sono di qualità scadente, rovinati o inutili. Rimetti a posto solo ciò che ti dà una sensazione positiva perché sai che ti è davvero utile o ti piace molto, tutto il resto puoi buttarlo se è molto rovinato, donarlo o rivenderlo se è ancora in buone condizioni.

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Questo sistema non vale solo per quello che tieni “nascosto” nei mobili ma anche per ciò che hai a vista, per esempio contenitori, utensili, oggetti decorativi, ma anche spugne, spugnette e canovacci. Anche qui vale lo stesso discorso: tieni esposto solo quello che ti serve a portata di mano ogni giorno, quello che ti piace di più e quello che è in condizioni migliori, il resto puoi buttarlo, donarlo, venderlo o conservarlo in posti meno agevoli da raggiungere.

In questa prima selezione, includi anche gli oggetti che puoi conservare altrove e le cose che si trovano in cucina per caso, mentre dovrebbero stare in un’altra stanza: ti sorprenderà scoprire quante ce ne sono e quanto spazio otterrai una volta che le avrai sistemate al loro posto.

Cosa cambiare/buttare e quando è il momento di farlo

Ricorda questa regola generale: se non usi un oggetto da più di 12 mesi probabilmente non ti interessa abbastanza e quindi non è il caso di tenerlo. Detto questo, come fare a orientarti tra tutti gli oggetti e capire cosa devi cambiare, cosa devi buttare, insomma quali criteri devi usare per la scelta oltre al porti le domande “mi piace davvero” o “mi serve davvero”?

Ecco una lista che può aiutarti nel processo di scelta:

  • Passa in rassegna i piccoli elettrodomestici e valuta bene quali usi più spesso. Tieni solo questi, smaltisci quelli che non funzionano e trova un posto per sistemare quelli che vuoi conservare ma non ti serve avere sempre a portata di mano (puoi riporli in un mobile o in una scatola da sistemare magari in cantina).
  • Passa in rassegna pentole, ciotole, padelle e stoviglie: sono gli oggetti che tendiamo ad accumulare con più facilità. Conserva quelle più nuove e più utili, sbarazzati del resto senza rimpianto soprattutto se le pentole e le padelle presentano dei graffi perché in questo caso non sono nemmeno sicuri per la salute (potrebbero rilasciare micro particelle di metallo durante la cottura).
  • Liberati dei coperchi spaiati. Siamo sicuri che gli angoli più nascosti della tua cucina ne sono pieni perché è così per tutti: coperchi che non hanno più un contenitore e che lasciamo da parte perché “non si sa mai”. Ma quando mai ti sono serviti? Meglio lasciarli andare se non corrispondono proprio a nessun recipiente che hai in dispensa.
  • Elimina bicchieri e tazze sbeccati o crepati se non ci sei particolarmente affezionata. A meno che non abbiano un valore affettivo questi oggetti rovinati occupano solo spazio anche perché sii onesto, serviresti mai il caffè usando tazzine sbeccate? Se la risposta è no, butta senza rimpianti.
  • Passa in rassegna i contenitori di plastica e liberati di quelli più vecchi sostituendoli con contenitori in vetro o in Pyrex. In questo caso non si tratta solo di una questione estetica o di recupero spazio, ma riguarda la tua salute: i recipienti particolarmente graffiati e usurati possono rilasciare microplastiche che si trasferiscono nel cibo che riponi al loro interno.
  • Controlla lo stato di spugne, strofinacci e canovacci: tendi ad accumulare anche questi oggetti pur se sono vecchi e rovinati, perché per pulire alcune parti della cucina ti inappropriato dedicare una spugna nuova e ben conservata. Invece proprio questi elementi sono un vero ricettacolo di microbi, quindi liberati di tutto ciò che è vecchio e rovinato per sostituirlo con pochi pezzi ma nuovi e buoni.

Una volta passati in rassegna tutti gli oggetti che hai in cucina, eliminati quelli che non ti servono e tenuto solo quelli utili, più belli e più nuovi, è il momento di riorganizzare gli spazi: il decluttering della cucina, infatti, non è solo liberarsi del superfluo ma creare un ambiente più ordinato e funzionale, un posto che ti faccia stare bene solo a guardarlo.

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Per ottenere un ambiente di questo tipo dividi gli utensili per tipologia, riservando a ciascuno uno spazio apposito, e mantieni in vista solo le cose che usi ti più e quelle che ritieni più belle da vedere. Questo vale non solo per utensili e piccoli elettrodomestici, ma anche per ingredienti come olio, sale e spezie. Se hai mensole a vista valuta soluzioni organizzative che siano anche estetiche, per esempio contenitori trasparenti (con etichetta in cui riporti la data di scadenza) per conservare alimenti secchi come pasta e riso, infine non dimenticare di creare uno spazio con ganci dove appendere il tessile della cucina (strofinacci, presine e grembiuli).

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