Cucinare con gli scarti è utile per ridurre gli sprechi in cucina e ridurre i tuoi rifiuti: può essere anche divertente! Con gli ingredienti più insospettabili infatti, dalla buccia delle patate fino alle foglie delle carote, puoi ottenere delle preparazioni creative e sorprendenti. Ecco qualche scarto alimentare che non sapevi di poter mangiare, ma che in realtà è molto utile!
Usare gli scarti alimentare per cucinare è una tematica sempre più contemporanea. Se i rifiuti alimentari, fino a non molto tempo fa, andavano nella pattumiera e basta, nel tempo sono diventati materiali di riciclo per creare il compost e oggi veri e propri ingredienti che conquistano tutti, persino gli chef più famosi.
Usare gli scarti vuol dire, infatti, ridurre i rifiuti che produci, migliorare il tuo impatto ambientale a livello migliorando la sostenibilità della tua vita quotidiana e anche risparmiare, perché dell’ingrediente a tua disposizione usi proprio tutto. D’altronde la cucina di recupero è un tipo di cucina molto radicata in Italia, una tradizione del popolo che, per non buttare nessuna parte dell’alimento a disposizione, ha dato vita ad alcune delle ricette più iconiche della nostra storia.
Oggi ti raccontiamo alcuni degli scarti alimentari più insoliti che tenderesti a buttare ma che in realtà puoi riutilizzare per tantissime ricette sfiziose, dalle bucce delle patate ai gambi dei broccoli, fino alle lische di pesce. Ovviamente ricorda sempre che, quando parliamo di frutta e verdura, puoi consumare bucce e scarti solo se il prodotto è biologico e non trattato chimicamente.
Sono le più usate tra gli scarti alimentari, ma non tutti ancora sanno che le bucce degli agrumi sono un ingrediente utilissimo, da cui ottenere delle ricette deliziose. Inoltre la buccia degli agrumi è una parte fragrante del frutto, ricca di sali minerali e vitamine: devi solo imparare a riconoscere quali sono gli agrumi con bucce edibili e poi puoi sbizzarrirti in cucina.
La scorza delle arance, per esempio, è perfetta per essere candita per ottenere dolcetti facili da preparare e sfiziosissimi, oppure puoi grattugiare le scorze di arance e limoni e dare un tocco agrodolce ai piatti, per esempio l’aromatico risotto agli agrumi. La scorza si usa anche nei dolci per insaporire il composto, grattugiata per insaporire insalate, verdure e piatti freddi, ma anche per preparare liquori come il limoncello.
Tra tutti gli scarti alimentari le bucce delle patate sono le più versatili in cucina, perché puoi usarle in tantissimi modi diversi: sono ottime come chips fritte o cotte al forno, ma puoi impiegarle anche per preparare una frittata di bucce di patate, puoi cuocerle in padella o usarle per realizzare delle barchette da farcire con ingredienti vari. Ricorda sempre che, se vuoi mangiare la buccia delle patate, il tubero deve essere biologico e che devono avere una maturazione media(raccolte da non più di cinque mesi) in modo da non contenere troppa solanina.
La carota non solo è un ortaggio benefico e gustoso, fortemente nutriente perché ricco di vitamine A, C, B, E, K, sali minerali e micronutrienti come il betacarotene, ma è anche uno degli alimenti più versatili da avere a tua disposizione. In particolare la buccia delle carote può essere riutilizzata in decine di ricette gustosissime, dalle classiche chips a insaporitori per il brodo, fino a diventare ingrediente base per un ottimo pesto e dei gustosissimi gnocchi autunnali. Quello che forse non sai è che le bucce non solo gli unici scarti delle carote che puoi utilizzare: anche i ciuffi dell’ortaggio possono essere consumati, devi solo lavarli e spezzettarli e poi puoi usare le foglioline come qualsiasi erba, da aggiungere quindi nella preparazione di insalate, spezzatini, sughi e brodi.
Anche i broccoli sono un ortaggio molto versatile, di cui puoi utilizzare più partiche di solito sono considerati scarti. Per esempio i gambi dei broccoli sono molto dolci, anche se un po’ più insipidi a livello di gusto rispetto alla testa, e soprattutto sono un grande apporto extra di fibre e antiossidanti. In cucina li puoi usare come base per il brodo, li puoi bollire e farli diventare un pesto o una crema da spalmare sul pane, o semplicemente puoi cuocerli in padella e perfino friggerli per ottenere un ottimo contorno. Anche le foglie dei broccoli possono essere usate, anzi sono una verdura a sé stante che puoi saltare in padella, pastellare e friggere o cuocere a vapore.
L’avocado è un frutto tropicale ormai diffusissimo anche in occidente, amato per la sua versatilità in cucina e per il suo essere nutriente e ricco di proteine. Ma lo sai che, oltre la polpa, anche il nocciolo può diventare un ingrediente? Se macinato, infatti, permette di ricavarne olio e farina, due preparati che gli esperti della nutrizione assicurano essere particolarmente salutari: il nocciolo, infatti, ha notevoli proprietà antiossidanti ed è molto utile per ridurre i livelli di colesterolo.
L’ananas è un altro di quei frutti tropicali ormai diventati parte della nostra alimentazione quotidiana. La polpa del frutto è dolcissima, ma ci sono tante altre componenti considerate normalmente “di scarto” che possono tornare utili: per esempio puoi coltivare nuovi ananas a partire dal ciuffo, mentre a livello culinario puoi usare i torsoli. A crudo ti basterà grattugiarlo per dare un tocco di freschezza alle insalate, mentre se lo lasci bollore per qualche minuto, lo schiacci e lo unisci all’acqua lo puoi trasformare in una purea da aggiungere a frullati o smoothies.
Considerate normalmente di scarto, le bucce delle banane sono in realtà commestibili e ricchi di elementi nutritivi tra cui vitamina B6 e B12, ma anche livelli elevati di magnesio e potassio, fibre e proteine. Se la banana è biologica ed è particolarmente matura, puoi usare le bucce in tantissimi modi: per esempio sono ottime inserite nei frullati con altri frutti, puoi essiccarle e poi usarle in infusione per ottenere gustosi tè, oppure le puoi aggiungere a impasti di dolci come quello del banana bread.
L’anguria è uno dei frutti più amati della stagione estiva, ma forse non sai che è tutta commestibile non solo la polpa: anche la buccia, che sei abituato a buttare, può essere consumata in tanti modi diversi e fa anche bene perché abbonda dell’amminoacido detto citrullina. Cosa fare con le bucce di anguria? Puoi bollirle e mettere sotto aceto, le puoi caramellare e servirla nei taglieri di formaggi e salumi o usarla per una gustosissima marmellata ideale per la colazione o la merenda, ma perfetta anche per essere usata per farcire torte, crostate e cheesecake.
In alcune parti del mondo i kiwi vengono mangiati interi con tutta la buccia mentre da noi siamo abituati ad aprire a metà il frutto e gustarne solo la polpa. In realtà la buccia del kiwi è commestibili ed è anche un vero toccasana, ricchissima di fibre e vitamine C. Ma come mangiarla? Se non ti ispira particolarmente addentarla al naturale puoi ricavarne delle scorzette da essiccare e usare per i dolci oppure in infusione per ottenere tè e tisane dolcissime.
Le melanzane sono un ortaggio incredibilmente versatile non solo perché puoi usare la polpa in decine di modo diversi, ma perché anche la sua buccia è commestibile. Non buttare mai le bucce delle melanzane perché puoi riutilizzarle in tanti modi, soprattutto sott’olio: in questo modo avrai una composta gustosa e già pronta ideale da mettere sul pane abbrustolito come antipasto. Puoi anche usare la conserva per condire la pasta oppure puoi tritare le bucce cotte e trasformarle in un’ottima purea.
Quante volte ti è capitato di pelare i pomodori appena scottati per preparare il sugo? Di solito le bucce vengono buttate ma ricordarti invece di conservarle: possono diventare un ingrediente sfiziosissimo. Con le bucce di pomodoro puoi ottenere delle deliziose patatine vegetali, croccanti e invitanti, da accompagnare con delle salse sfiziose per arricchire un’insalata o anche da sbriciolare su un piatto di pasta.
Lo stesso discorso fatto per il pane vale anche per il pesce: normalmente teste e lische sono le parti considerate di scarto, invece sono la base necessaria per preparare una delle ricette più tipiche e diffusa delle regioni italiane affacciate sul mare. Teste e lische di pesce, infatti, sono ingredienti per ottenere il fumetto di pesce, un particolare brodo ristretto che deriva proprio dalla cottura lenta di questi scarti insieme alle verdure fresche. È una ricetta nata come antispreco ma diventata fondamentale per preparare altre celebri preparazioni, soprattutto le zuppe di pesce e i risotti di mare.