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8 Dicembre 2021 11:00

Dalla mozzarella alla pizza: le più improbabili rivisitazioni del pandoro

Dalla pasta al forno a forma di pandoro alla mozzarella: gli italiani si sono sbizzarriti dando la forma del tipico dolce natalizio veronese a qualsiasi cosa.

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Ma a chi mai poteva venire in mente di creare una mozzarella a forma di pandoro o di trasformare un timballo di maccheroni nel tipico dolce veronese? Se siete tra quelli che hanno pensato a qualche italo-americano che vuole sfruttare l'italian sounding per far quattrini, vi sbagliate di grosso. La moda dei "pandori salati/strani", di queste variazioni sul tema, è tutta italiana. Cercando sul web potete trovare di tutto e di più trasformato in pandoro grazie agli stampi che ormai si trovano in tutti i supermercati. Esteticamente il risultato è molto discutibile, il sapore invece non è sempre malvagio quanto l'aspetto.

Questa moda è davvero inusuale perché gli italiani sul cibo sono perennemente in guerra con tutto il mondo. Abbiamo la presunzione di essere l'alfa e l'omega della gastronomia mondiale e guai a toccare la tradizione: esilio per chiunque osi mettere l'ananas sulla pizza, la panna nella carbonara o una semplice cipolla nell'amatriciana.

L'odio che gli italiani provano verso chi osa toccare la tradizione è talmente paradossale e comico che sono nati degli account satirici a riguardo: un articolo di Vice America del 2018 racconta le vicende di Zach Champion, la mente dietro @ItalianComments, un account che cita i commenti più esilaranti degli italiani arrabbiati per il cibo e le ricette, a loro dire, sbagliate.

Vista la sensibilità sul tema davvero non ci capacitiamo di come qualcuno possa aver pensato di creare un pandoro che somigliasse a un'anguria, eppure è successo.

Le rivisitazioni più incredibili del pandoro

Città che vai, Natale che trovi, ma in fondo in fondo tutti vogliono una fetta di buon pandoro da mangiare. Non è detto che per "buon pandoro" si intenda il dolce tipico veronese.

1. La pasta al forno di pandoro, l'ultima trovata

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Foto di Napoli Food Porn

L'idea che sta facendo il giro del web negli ultimi giorni viene da Napoli, da una rosticceria dell'Arenella che ha presentato la sua versione di siciliana al forno, a forma di pandoro. ‘O Pandorello, questo il nome dato alla pietanza, è una pasta al forno con pomodoro, provola e melanzane, quindi una versione rivisitata della celebre pasta alla Norma. La foto pubblicata dalla pagina di Napoli Food Porn è stata accolta con messaggi contrastanti: c'è chi ha applaudito all'idea e chi ha gridato allo scandalo. Il piatto è stato ideato nel 2020 e lo scorso anno e ha già subito un'evoluzione.

2. Il timballo di pandoro, il papà del Pandorello

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Foto di Enri Del Bono

Le peripezie di ‘O Pandorello di quest'anno cominciano in realtà il passato Natale, con un'altra versione di "Pandorello" sempre a cura della stessa rosticceria napoletana. La siciliana al forno era già presente nel 2020, ma insieme a un food blogger, Enri Del Bono, ha preparato anche una versione di timballo di pasta, a forma di pandoro. Di questa pietanza c'è anche la ricetta:

  • 800 gr di mezze maniche
  • 1 passata da 700 gr
  • 400 gr di carne macinata
  • 500 gr di mozzarella o provola
  • 5 uova
  • parmigiano q.b.

Il procedimento è facile: cuocete la pasta come in un normale timballo, aggiungete le uova montate, lasciate riposare nello stampo per due ore in frigo e finite la cottura con il forno ventilato a 200 gradi, per mezz'ora.

3. La mozzarella a forma di pandoro, la più celebre rivisitazione

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Foto dal sito ufficiale di Pandorella

Un pandoro fatto di mozzarella di bufala. Un latticino vero e proprio che ha però la forma del tradizionale dolce natalizio. Le prime fotografie di questa pietanza sono datate 2019 e compaiono sui social grazie a un ristorante di Ercolano, in provincia di Napoli. Il "Pandorella" è tutt'oggi oggetto di discussione perché ci sono vari marchi depositati che ne richiedono la paternità. Il Pandorella è prodotto da un caseificio di Casal di Principe e da uno di Mondragone ma ormai sono moltissimi tra Napoli, Caserta e Salerno quelli che si cimentano nella preparazione del pandoro di mozzarella.

Questo latticino, in generale, è molto duttile: celeberrima la zizzona di Battipaglia, una mozzarella gigantesca arrivata alla ribalta grazie al film "Benvenuti al Sud"; ancor più tradizionale è la treccia, tipica della zona sorrentina, tra Agerola e Vico Equense. Ci dispiace deludere gli appassionati della mozzarella a forma di pandoro ma la forma perfetta, quella che si è guadagnata un museo in provincia di Salerno, è quella sferica tradizionale.

4. La pizza pandoro col pane raffermo

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Foto della pizzeria Mammamia

C'è stato un periodo, nei primi anni Ottanta, in cui i pizzaioli si arrabbiavano molto quando qualcuno osava mettere würstel e patatine sulle pizze. Oggi tutto è sdoganato, perfino rendere la pizza un involucro con un ripieno di burrata e pasta, e metterlo sotto forma di pandoro. L'idea è venuta nel 2019 a Paolo Nardone, pizzaiolo di Mammamia, un'insegna molto in voga a Cassino, nel Lazio. Il prodotto ha avuto un enorme successo e basta dare uno sguardo ai commenti sulla pagina social della pizzeria per rendersene conto.

La pizza-pandoro non ha un impasto da pizza, troppo morbido e scioglievole per reggere questa verticalità, bensì un impasto di pane raffermo, cacio e pepe. All'interno trovate tutti gli ingredienti di una frittatina di pasta al ragù napoletano, con un cuore di burrata pugliese di bufala.

5. Il pandoro che ricorda un'anguria

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Foto da Facebook

"Sono ancora troppo giovane e matto, non credo di diventare vecchio e saggio a breve", così dice Ugo Bassignani dopo aver mostrato in video il suo pandoro verde e rosso. Il maestro panificatore indossa una mascherina goliardica e ha gli occhi piuttosto divertiti: in realtà il pandoro-anguria è proprio questo, uno scherzo divertente fatto da un uomo a cui piace ridere. Il sapore è proprio come quello del pandoro classico, cambia solo il colore perché fatto con dei coloranti artificiali edibili.

Ugo Bassignani è un panettiere bergamasco, tra i più stimati del Nord Italia, ed è famoso in tutta Europa per le sue opere d'arte fatte col pane e i coloranti, una passione che porta avanti da circa 10 anni e cominciata per scherzo. Tutte le sue creazioni mostrano una vena artistica davvero sviluppata e una propensione allo sberleffo unica. Il maestro panificatore, con questo pandoro, ha voluto portare un po' d'estate nel gelido inverno della provincia di Bergamo.

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Quello che i piatti non dicono
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