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11 Marzo 2025 9:00

Dalla milanesa argentina al tonkatsu giapponese: la cotoletta che unisce il mondo

Sono tanti i piatti che con le loro varianti conquistano i palati di tutto il mondo: uno di questi è la cotoletta. Dall’Austria al Brasile, scopriamo tutti i modi per poterla gustare.

A cura di Arianna Ramaglia
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La cotoletta, si sa, è uno dei piatti più iconici del nostro Paese. Da quella milanese a quella palermitana, ogni regione ha la sua variante. Ma ciò che forse non sai è che questo piatto è presente in molte cucine del mondo. Fritta nell’olio o nel burro, speziata, accompagnata da salse o contorni, esistono moltissime varianti di questa ricetta dall’origine incerta.

1. Wiener schnitzel

Wiener-Schnitzel

Cominciamo subito da una delle cotolette più famose al mondo, la wiener schnitzel. Nata a Vienna, è una delle principali rivali della nostra cotoletta alla milanese. Infatti la ricetta è al centro di un dibattito, in quanto la cucina austriaca la considera appunto originaria della loro terra, mentre la cucina italiana la reputa una rivisitazione della cotoletta nostrana. Come quest’ultima, anche la wiener schnitzel viene preparata con una fettina di vitello a cui però, a differenza di quella milanese, viene tolto l’osso e successivamente battuta in modo da renderla sottile. Una volta passata nell’uovo, viene poi impanata nel pangrattato e fritta nel burro. Generalmente è accompagnata da un’insalata di patate o lattuga.

2. Milanesa

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Anche se il nome potrebbe creare un po’ di confusione con la nostra milanese, questo tipo di cotoletta viene direttamente dall’Argentina, importata verso la fine dell’800 da immigrati italiani. La scelta della carne qui varia tra pollo, vitello e maiale, che viene poi passata nell’uovo sbattuto, condita con sale, aglio e prezzemolo, passata in un mix di farina e pangrattato e infine fritta. Oltre a essere tipica della cucina argentina, la milanesa è in generale preparata in tutto il Sud America: in Colombia, Uruguay e Bolivia, viene accompagnata da patate fritte o purè; da insalata, pomodori e cipolle in Paraguay e Messico; e al succo di lime a Panama.

3. Milanesa a la napolitana

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Dagli errori, a volte, possono nascere grandi cose e in cucina succede spesso. La milanesa a la napolitana, servita per la prima volta nel 1940 nel ristorante Napoli di Jorge La Grotta, nasce proprio da uno sbaglio dello chef. Si racconta che una sera, uno dei soliti clienti abituali del locale, ordinò la sua preferita “milanesa con papas fritas” (“cotoletta alla milanese con patatine fritte”). Il cuoco accidentalmente la bruciò e per rimediare all’errore la ricoprì con pomodoro e altri ingredienti. Secondo i discendenti de La Grotta pare che in realtà la ricetta sia nata da una semplice combinazione e sperimentazione di diverse cucine, argentina e italiana in questo caso.

Non si sa quale sia la verità dietro questo piatto, ma quello su cui tutti sono d’accordo sono gli ingredienti: viene preparata con una fettina di vitello a cui viene aggiunto pomodoro, mozzarella, e qualche volta prosciutto cotto, e poi viene infornata.

4. Tonkatsu

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Piatto tipico giapponese, il tonkatsu viene preparato con il filetto o la lonza di maiale. Prima di essere leggermente infarinata, la carne viene condita con sale e pepe per poi essere passata nell’uovo, impanata nel tipico panko e poi fritta nell’olio. È accompagnata solitamente da una zuppa di miso o da cavolo cappuccio tagliato a julienne. Una sua variante è quella di servirla come ripieno del katsu sando (una sorta di sandwich) o accompagnata dal classico curry giapponese. Spesso viene servita anche con un uovo e adagiata poi su una grande ciotola di riso: questo piatto prende il nome di katsudon.

5. Carne frita

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Voliamo nelle Filippine dove invece la cotoletta viene chiamata carne frita. Si tratta molto semplicemente della milanesa, servita però con un contorno di riso bianco e uno stufato di fagioli, un’insalata di patate, ketchup piccante o una salsa di ketchup e maionese. Nelle Filippine, il termine carne frita indica però anche un altro tipo di preparazione, realizzata con carne di manzo, servita in strisce sottili marinate in un composto di sale, pepe, zucchero, aglio, limone e salsa di soia. I bocconcini vengono poi fritti nell’olio (diversamente dalla ricetta originale in cui veniva usato lo strutto) e serviti con cipolle bianche.

6. Chicken fried steak

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Come potevano mancare gli Stati Uniti in questa lista? Il chicken fried steak è un piatto tipico delle regioni del Sud e pare sia una variante della wiener schnitzel, in cui la carne di vitello viene sostituita con il pollo. Viene poi condita con una deliziosa salsa gravy e servita con purè, verdure o i tradizionali biscuit americani e, in Texas, con una particolare salsa a base di latte e pepe. Nel Midwest poi, non è così strano trovarla in tavola a colazione accompagnato da pane tostato e patate fritte.

7. Donkkaseu

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Variante coreana del tonkatsu, il donkkaseu fu portato in Corea del Sud negli anni ‘30 durante l’occupazione giapponese. Si ritiene che il piatto sia una rivisitazione della nostra cotoletta alla milanese e della schnitzel austriaca. All’epoca il piatto era amato soprattutto dalle persone più benestanti, in quanto il maiale era parecchio costoso, così come la grande quantità di olio impiegata per la frittura. Oggi però il donkkaseu si mangia in tutta la Corea del Sud e prevede due versioni: una più sottile e una più spessa, resa famosa dai soldati americani durante l’occupazione in Corea negli anni ‘80. Il procedimento per prepararla è molto semplice: prima di essere passata nella farina, nell’uovo e poi nel panko, la carne viene battuta per renderla sottile e condita con sale e pepe. Il maiale fritto viene poi adagiato su del riso bollito condito con delle spezie e accompagnato da insalata di cavolo.

8. Metsästäjänleike

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Uno dei piatti più amati dai finlandesi, la “cotoletta del cacciatore” è preparata con un filetto di maiale impanato e fritto nel burro. Generalmente è un piatto servito durante le festività e la sua particolarità risiede nella sua salsa di accompagnamento, preparata con uno dei più tipici prodotti del bosco, ossia i funghi, in salsa o stufati.

9. Ebi katsu

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Restiamo in Giappone per un altro piatto tipico del Paese del Sol Levante: l’ebi katsu, una variante del tonkatsu giapponese in cui il maiale viene sostituito dai gamberi Il ripieno è composto da gamberi tritati grossolanamente e mescolati con amido di mais, sale e pepe. Una volta creati dei dischi, più o meno delle stesse dimensioni di un hamburger, vengono passati nella farina, nell’uovo e nel tipico panko giapponese, per poi essere fritti. Per una variante più gustosa, può anche essere servito in un morbidissimo bun per burger, a cui viene aggiunta la famosa salsa tonkatsu (preparata con ketchup, salsa di soia, salsa worchester e zucchero), rivelandosi una deliziosa alternativa al classico hambuger.

10. Bife à parmegiana

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Ci fermiamo in Brasile con un piatto che ricorda molto la nostra parmigiana (e non solo per il nome). In questo caso la carne utilizzata è quella di manzo, che viene poi ricoperta con la farina, passata nell’uovo e infine nel pangrattato. Una volta fritta, viene disposta su una teglia a cui viene aggiunto del pomodoro e del formaggio, per poi ultimare la cottura in forno, in modo da rendere il piatto filante e super gustoso. Solitamente viene accompagnata anche da riso e patatine fritte o purè di patate.

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Quello che i piatti non dicono
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