Tre monaci stanno conquistando gli italiani con risate e simpatia, portando "le ricette del convento" in tv e mostrando la ricchezza della tradizione siciliana.
Tre monaci che ci spingono a fare peccato di gola: questo il nuovo format televisivo che sta conquistando gli italiani. Loro sono Don Salvatore, Don Anselmo e Don Riccardo e cucinano dei succulenti piatti, spesso rimasti segreti e custoditi gelosamente tra le mura dei conventi siciliani. Se ti stai immaginando ricette povere e "caste" però ti sbagli di grosso: questi tre simpaticissimi clericali ci vanno giù pesante. Vediamo di che si tratta e che tipo di ricette presentano i tre "don".
L'obiettivo dei tre monaci è raccontare con semplicità le ricette della Sicilia. Ci stanno riuscendo e "Le ricette del convento" in onda su Food Network ha conquistato una grandissima fetta di pubblico. Don Salvatore è un monaco studente di teologia con un passato in cucina, si occupa materialmente della preparazione dei piatti; Don Anselmo è invece professore di Teologia Morale e Teologia Spirituale, l'intellettuale del trio che fa da narratore e da aiutante; infine Don Riccardo, anch'egli studente di teologia, è invece "responsabile all'assaggio".
Il programma è girato proprio nel monastero di San Martino delle Scale a Monreale, a pochi passi da Palermo: dopo le prime due stagioni, incoraggianti ma non eccellenti dal punto di vista dello share, con questa terza hanno invece sfondato lo schermo, grazie anche all'aiuto dei social. Tre monaci diventati celebrità che ci "inducono in tentazione".
Ma cosa cucinano i tre? Piatti della tradizione, per lo più sconosciuti, come la finellina in brodo, un formato di pasta sottilissimo, oppure il biancomangiare tradizionale o ancora il cutumè, una frittellina di ricotta dolce, squisita. Fantastici i piatti di pasta come le linguine con cipolla e guanciale, o i sedanini (una sorta di maccherone) con muddica atturrata e acciughe. Insegnano a fare il cous cous al miele, ricetta siciliana arrivata dal Medio Oriente, e lo stinco di maiale alla birra, questa sì ricetta conventuale a tutti gli effetti che troviamo anche in altre zone d'Europa, soprattutto quelle a trazione brassicola.
La maggior parte di queste preparazioni sono "originali" del monastero: i tre trovano un libro nella biblioteca dell'Abbazia che tiene conto delle ricette monastiche di tutta la Sicilia, mettendo insieme i vari ordini, come i benedettini, i francescani, gli agostiniani. Grande attenzione alla tradizione catanese perché di Catania è Don Salvatore e nella città di Sant'Agata comincia a muovere i primi passi tra i fornelli, sia alberghiero sia esperienze nei ristoranti, prima di prendere i voti. Ogni ricetta è accompagnata da una storia legata al territorio, da un aneddoto, qualche curiosità e tutta la voglia dei tre di mostrare la parte più bella della Sicilia tradizionale.