video suggerito
video suggerito
27 Luglio 2024 11:00

Dal Costa d’Amalfi al femminello: le varietà di limoni più diffuse in Italia

Nato dall’incrocio tra cedro e arancio amaro, l’agrume giallo come il sole è diventato un vero simbolo dei paesaggi e dei sapori italiani. Presente fin dai tempi dei romani e reintrodotto dagli arabi tra l’XI e il XII, oggi in Italia è una vera icona. Ecco quali sono le varietà più diffuse, amate e coltivate.

A cura di Martina De Angelis
49
Immagine

Profumato, colorato e con un sapore che sa di estate: il limone è uno dei prodotti più rappresentativi del Mediterraneo e fondamentale per la nostra cucina. Di origine antichissima – sono emerse intere pareti da alcuni scavi di Pompei che riproducono la pianta – il limone è davvero una prelibatezza.

Grazie al suo gusto acido, infatti, può essere impiegato in ricette di ogni genere dolci e salate, ma può diventare anche una bevanda dissetante. E non solo: è ricchissimo di proprietà nutritive e antiossidanti, che non solo lo rendono ottimo per l’organismo, ma anche efficace nella cosmesi e nella pulizia.

Dopo essere sparito per un periodo, il limone venne reintrodotto in Italia dagli arabi intorno al X secolo e da lì non ha più smesso di crescere. Le piante, infatti, hanno trovato nel sud Italia delle condizioni pedoclimatiche favorevoli, fino a diventare una vera e propria specialità di regioni come Campania, Sicilia, Puglia e Calabria.

Ma lo sai che non tutti i limoni sono uguali? Si differenziano per grande e colori, ma anche per periodo di maturazione e per il sapore. Scopriamo quali sono le varietà italiane più diffuse, amate e utilizzate nella penisola.

Limone femminello comune

La varietà più diffusa in assoluto sul territorio italiano è il femminello comune, una cultivar che fiorisce ben cinque volte l’anno dando origine a limoni primofiore, bianchetti e verdelli. È un limone particolarmente amato (e per questo considerato di alto pregio a livello mondiale) per la sua essenza profumatissima e per la sua polpa mediamente acida. In base alla zona in cui viene coltivato assume diverse varietà: tra le più pregiate troviamo la zagara bianca, il siracusano amato per l’alta qualità dei suoi frutti, l’apireno Continella senza semi, il Dosaco dall’alta concentrazione di succo.

Limone femminello del Gargano Igp

Merita una menzione a parte il limone femminello del Gargano, una specialità pugliese della provincia di Foggia insignita dell’IGP per le sue caratteristiche uniche legate al territorio di appartenenza. Rispetto al femminello comuno ha una buccia ricca di oli essenziali che lo rende particolarmente profumato, ha una polpa molto succosa e un sapore citrino non troppo amaro. Per questo viene impiegato moltissimo nella preparazione di dolci e in particolare, in Puglia, è ingrediente immancabile degli irresistibili pasticciotti leccesi.

Immagine
Il limone femminiello comune

Limone Costa d’Amalfi Igp

Non ha bisogno di presentazioni il limone Costa d’Amalfi, conosciuto anche come Sfusato amalfitano, una vera star della Costiera Amalfitana divenuto famoso a livello globale. È un vero e proprio simbolo di mare e di estate, il classico limone a picco che profuma i limoneti della Costiera e colora le terrazze a picco sul mare. Questa varietà, insignita del marchio Igp, deve la sua fama alle sue caratteristiche particolari: ha una perfetta forma ellittica affusolata, una polpa priva di semi e un profumo molto intenso per via dei tantissimi oli essenziali che contiene, il doppio rispetto a qualsiasi altro limone. Proprio per questo motivo in cucina viene usato tutto di questo limone, persino la scorza in granite e gelati, oltre che per preparare il celebre limoncello.

Limone di Sorrento Igp

La Campania vanta un’altra varietà di limoni amatissima in tutta Italia: è il limone di Sorrento Igp, l’oro giallo della bella penisola sorrentina. Appartiene all’ecotipo ovale di Sorrento, ha dimensioni più grandi degli altri limoni, una scorza intensamente aromatica e un succo particolarmente abbondante. La polpa succulenta e l’alta concentrazione di zuccheri rendono il limone di Sorrento ideale per il limoncello, per tutti i sottoprodotti ottenuti dalla scorza come canditi e sorbetto e per la caratteristica marmellata di Limone di Sorrento Igp.

Immagine
Limone d’Amalfi Igp o sfusato amalfitano

Limone Interdonato di Messina

Una specie particolare è l’interdonato di Messina, un limone ibrido ottenuto dall'innesto tra un cedro e un limone autoctono dell’area messinese su un portainnesto di arancio amaro. Questa unione, nata dall’idea fortuita del veterano di guerra Giovanni Interdonato nel 1875, si distingue dagli altri per la sua delicatezza: la polpa è poco acida e la buccia più tendente verso il dolce. Proprio per questo motivo è definito il limone migliore da accompagnare al tè e non è infatti un caso che sembra essere la varietà preferita dei Reali inglesi, immancabile durante il loro afternoon tea.

Limone monachello

Cultivar originaria della Sicilia ma ormai diffusa oltre i confini regionali, il limone monachello è una delle varietà più diffuse in Italia. Il merito è della sua particolare resistenza alle malattie, nonostante sia un tipo di pianta poco produttiva che fruttifica molto lentamente. Dalla forma allungata e dalla buccia liscia, questi limoni hanno poco succo e sono poco acidi, motivo per cui sono perfetti per aromatizzare piatti salati come il pollo al limone.

Limone dell’Etna Igp

La terra vulcanica è particolarmente fertile, ma forse non sai che quella dell’Etna non dà vita solo a vino eccellente ma anche a una varietà di limone pregiatissima. È il limone dell’Etna Igp e si trova derivante da due cultivar, il femminello e il monachello. La terra e l’aria delle pendici del vulcano fa crescere un frutto dalla buccia spessa e rugosa, dal vibrante colore giallo e dalla polpa succosa molto fresca e pungente. È la varietà preferita per preparare una delle bevande più tipiche di Catania, il seltz sale e limone.

Immagine
Limone dell’Etna Igp

Limone di Rocca Imperiale Igp

Il re di tutti i limoni calabresi è il limone di Rocca Imperiale Igp, una cultivar speciale tipico della provincia di Cosenza. Dal colore più tenue rispetto ad altri limoni e con una buccia priva di semi, è famoso perché il suo sapore è molto delicato, né troppo acido né troppo amaro. Proprio questo è ideale soprattutto per la preparazione di dolci al limone, come ad esempio la crostata al limone o la cheescake al limone, o per piatti salati che richiedo un sapore delicato, come ad esempio il particolare pesto al limone.

Limone di Procida

Non è ancora famoso quanto le altre varietà, ma siamo certi che presto sarà sulla tavola di tutti. È il limone di Procida, prodotto squisito della piccola e splendida isola incastonata tra Ischia e Capri. In quello che è un vero e proprio paradiso naturale cresce questo limone particolarmente grande, dolce e succoso, così buono da essere mangiato spesso a fette inserito nell’insalata procidana. Una vera eccellenza dell’isola, da assaggiare in tante ricette tra cui le immancabili creme da pasticceria e, ovviamente, il celebre limoncello.

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
api url views