Il daikon è un ravanello molto usato nelle cucine orientali, soprattutto in quella giapponese: ma da qualche anno spopola anche qui da noi. Alimento dal sapore fresco, aromatico e leggermente piccante, è usato in diversi piatti orientali, ma ben si adatta anche alle preparazioni della cucina mediterranea. Ecco da dove viene il daikon, quali sono le sue proprietà benefiche e come si usa in cucina.
I ravanelli daikon sono molto popolari nella cucina asiatica, sia per il loro sapore che per i potenziali benefici. Questa verdura, appartenente alla famiglia delle Crucifere, è anche conosciuta anche come ravanello invernale, ravanello orientale o ravanello bianco. Nel mondo esistono diverse specie di daikon: può assumere tonalità rosse, viola e verde, la forma può essere cilindrica, sferica oppure oblunga. La specie più comune è la aokubi daikon: si trova in Giappone ed ha le sembianze di una grossa carota.
Il daikon cresce in tutto il mondo e di solito viene raccolto nei mesi più freddi dell'anno: ha un sapore delicato e leggermente dolce, che si fa più speziato quando è completamente maturo. Oltre che per uso alimentare umano, il ravanello daikon può essere utilizzato nei mangimi animali o per estrarne olio da usare per la produzione di cosmetici. È un alimento con un basso contenuto calorico dalle molte proprietà nutritive: ad esempio è ricco di vitamina C (300 grammi di ravanello Daikon soddisfano quasi il 124% del valore giornaliero richiesto di vitamina C), ma contiene anche un buon livello di vitamine del gruppo B. È un'ottima fonte di folati, antiossidanti molto importanti, e fibre, che aiutano la naturale regolarità intestinale.
Il daikon ha molte proprietà benefiche, a fronte di appena 15 calorie ogni 100 grammi. Ecco nel dettaglio quali sono:
Il daikon è un ingrediente molto usato in varie cucine orientali, come quella coreana, cinese, vietnamita o indiana, ma soprattutto nella cucina giapponese, dov'è elemento essenziale di molti piatti tipici. In Corea il daikon si usa, insieme ad altre verdure, per fare il celebre kimchi. Come lo zenzero, si può trovare in versione fresca ma anche in versione secca (da usare quindi più come spezia che come ingrediente vero e proprio).
Il daikon fresco si può mangiare crudo, grattugiato o ridotto in scaglie: spesso viene cotto al forno insieme ad altre verdure, come le patate, oppure al vapore, in modo da conservare tutte le sue proprietà. È ideale come contorno per i piatti di pesce, per dare freschezza a vellutate e zuppe di vario tipo, ma può essere anche gratinato. Ottimo anche da inserire a crudo in insalate, carpacci e tartare dal sapore esotico, ma anche arrostito e poi condito con erbe aromatiche e olio extravergine. Infine, provate il daikon fritto: cucinatelo esattamente come fate con le patate e resterete molto soddisfatti.