Cucinare a casa non sarà più così conveniente, problemi anche per il riscaldamento: aumenti di circa 300 euro all'anno per ogni famiglia, salvo proroghe dell'ultimo minuto.
Il 2024 non comincia con il migliore degli auspici: quest'anno sta per finire e con esso giungerà a termine anche l'agevolazione fiscale sull'IVA del gas per il 2023, a meno che non vi siano proroghe dell'ultimo minuto. Tradotto in parole povere: spenderemo molto di più per il gas dei fornelli di casa, con rialzi che dovrebbero ripercuotersi anche sulle spese dei ristoranti. Quali saranno le concrete implicazioni? A partire dal 1 gennaio 2024, l'IVA sul gas metano destinato a usi civili e industriali, compresi teleriscaldamento ed energia termica, tornerà ai livelli del 10% e del 22%, comportando ovviamente rilevanti conseguenze sulle bollette. Nella quota del 10% rientrano i consumi che si limiteranno a 480 metri cubi di consumo annuo, mentre per i consumi che superano questa soglia, l'IVA sarà del 22%. Al momento l'IVA è al 5% a causa dei rincari subiti negli ultimi anni: ora i prezzi sono tornati nella norma e così lo Stato non ha ritenuto necessario mantenere la soglia agevolata.
Sarà indubbiamente una bella botta. Supponiamo una bolletta da 100 euro: con l'IVA al 5%, l'importo aggiuntivo sarà di 5 euro, portando la bolletta totale a 105 euro. Con l'IVA ordinaria, invece, il totale salirà a 110 euro per i primi 480 metri cubi di gas (aliquota del 10%) e a 122 euro per i consumi oltre questa soglia, con un'IVA al 22%. Secondo i dati più recenti, una famiglia italiana spende poco meno di 2.000 euro per il gas ogni anno: questo vuol dire che nel 2024 la sua spesa arriverà a circa 2.340 euro. Il costo sarà leggermente inferiore a causa del primo sbarramento ma siamo comunque a circa 300 euro in più da pagare per cucinare e riscaldarci in casa.
La riduzione dell'aliquota era necessaria a seguito dell'improvviso aumento dei costi del gas nell'autunno del 2022, che aveva colpito duramente i bilanci delle famiglie. In risposta a questa emergenza, il Governo aveva deciso di ridurre l'IVA. Tuttavia, il Disegno di Legge di Bilancio per il 2024 non ha rinnovato l'agevolazione fiscale, introducendo soltanto un contributo straordinario per i titolari del bonus sociale elettrico. Nulla è stato previsto per il gas, lasciando aperta la possibilità di interventi futuri nel milleproroghe o in altri decreti. Al momento però i rincari sono reali.
Non è tutto: in bolletta potrebbe esserci un ulteriore aumento dovuto all'introduzione di una componente aggiuntiva nella tariffa di trasporto del gas. Durante la guerra tra Russia ed Ucraina nel 2022 e nel 2023 il riempimento dei depositi di stoccaggio per garantire una scorta di sicurezza ha comportato ingenti costi. Questi costi li pagheremo noi.
Sono arrivate già vibranti proteste che potrebbero smuovere le acque: Federconsumatori ritiene tutto ciò inaccettabile, perché non ritengono giusto che siano gli utenti, "già duramente provati dalla crisi energetica e dall'inflazione", a dover coprire i costi dello stoccaggio. L'associazione invita il governo a prorogare la riduzione dell'IVA sul gas a tutto il 2024 vista la situazione economica del Paese e il graduale annullamento del reddito di cittadinanza che ha tamponato in questi anni molti disagi.