video suggerito
video suggerito
31 Marzo 2025 10:38

Curry e panna nella ricetta del ragù del New York Times: quando il tempo è l’ingrediente essenziale

Si aggiungono pasta di curry rosso e panna per dare profondità a una versione del ragù alla bolognese pubblicata da New York Times: sarebbe una ricetta "del martedì sera", ovvero quando non hai tempo per preparare il ragù. Ma il problema non è tanto quello che si aggiunge, ma quello che manca.

A cura di Francesca Fiore
209
Immagine

Un tocco di curry nel ragù: non ci deve scandalizzare che le nostre ricette siano "reinventate", dal momento che in Italia spesso rivisitiamo piatti e abbinamenti di altre culture gastronomiche. Eppure ci scandalizza sempre, perché toccare le ricette italiane tradizionali per noi è un reato di lesa maestà. Molto più che per gli altri, sempre secondo noi italiani.

È la volta del ragù alla bolognese, una ricetta simbolo della nostra eredità culinaria, che viene "violata" dal New York Times, la cui pagina gastronomica è famosa sì, ma non certo quanto il nostro ragù. Cosa c'è di strano nella ricetta pubblicata sul NYT? Tutto ci verrebbe da dire, ma soprattutto il fatto che non sia ragù ma un'altra ricetta, la Spicy, Creamy Weeknight Bolognese di Genevieve Ko.

Il ragù rivisitato dal New York Times

Il ragù da "martedì sera" come lo presenta il giornale della Grande Mela punta a ottenere in poco più di mezz'ora l'intensità del ragù delle nonne (le famigerate nonne). Ed è ovvio che nella nostra logica questo è impossibile, perché manca l'ingrediente tempo, essenziale per alcune preparazioni. Altrimenti si può optare per un sugo con il trito di carne, che male c'è.

Immagine

Ad ogni modo, la ricetta pubblicata parte da un tritato di manzo rosolato a fiamma viva, a cui si aggiunge della pasta di curry rosso, un ingrediente tipico della cucina asiatica, che introduce una nota piccante e aromatica insolita nel ragù. Secondo Ko questa ricrea quella profondità che la lunga cottura di solito dona al piatto, senza necessariamente trasformarlo in un piatto di ispirazione asiatica. Ma il risultato non può che essere un ragù con un profilo di sapore decisamente diverso da quello tradizionale, con note piccanti, umami e una cremosità accentuata, che probabilmente al nostro palato desterebbe molti sospetti. Del resto, oltre alla lattina di salsa di pomodoro e l'aggiunta di acqua, la ricetta si completa aggiungendo della panna che deve, naturalmente, evitare che il piccante sia troppo sbilanciato. Un errore coperto da un altro errore direbbe qualcuno.

Il punto infatti non sta nella variante del ragù alla bolognese, ma nella necessità di marchiarlo così, legandolo al mood italiano, quasi a perseguire la via dell'Italian sounding. Nulla di male invece a proporre una pasta con trito di manzo e curry o una ricetta che prende il nome da chi l'ha creata, evitando spiegazioni inutili. Come dicevamo, ci sono ricette che hanno come ingrediente essenziale il tempo, un elemento che influisce non poco sul risultato, ma che in molto casi è determinante: è questo è il caso del ragù alla bolognese (e in generale, dei ragù).

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
api url views