Le carote originali non sono arancioni, le carote baby sono carote "normali", ogni tipo di carota massimizza un beneficio: le curiosità che forse non conosci su questo gustoso ortaggio.
Le carote sono un ortaggio davvero versatile: fresche, nutrienti, dissetanti, si possono inserire in tantissime ricette diverse. Ideali per chi segue una dieta ipocalorica, le carote vantano tante virtù, fra cui la loro azione antiossidante e di protezione della pelle grazie ai carotenoidi. Ma sapevi che se ne mangi troppe la tua pelle diventa leggermente arancione? O che ogni tipo di carota ha dei nutrimenti specifici? Ecco tutto quello che devi sapere sulle carote.
Gli antichi Romani consideravano le carote afrodisiache e particolarmente utili per stimolare la fertilità sia maschile sia femminile: un'informazione che è arrivata fino a noi perché, in effetti, il consumo di carote migliora la qualità dello sperma, come tutta la frutta e la verdura giallo-arancione. C'è anche una leggenda che riguarda questo aspetto: la leggenda del fiore di carota. Secondo questa storia, raccogliendo un fiore dalla pianta della carota durante una notte di luna piena, si favorirebbe il concepimento. Per questo motivo nel XVI secolo le donne inglesi adornavano i loro capelli i fiori di carota, così da aumentare la loro fertilità.
Le persone che mangiano tante carote hanno una pelle più arancione: non stiamo scherzando, si tratta di carotenosi. La carotenosi è una condizione di accumulo di carotenoidi sotto la pelle che si manifesta con la pelle color arancio-giallastro, ma non è una condizione pericolosa: semplicemente è un segnale di una dieta squilibrata, causata essenzialmente da un consumo eccessivo di alimenti contenenti beta-carotene, magari anche privi di condimento.
Sembra che le carote siano "naturalmente" diffuse in tutto il mondo, ma in realtà le carote vengono da una zona specifica: l'Afghanistan. Pare infatti che le prime carote siano state coltivate proprio qui, intorno al IX secolo. Ma, in soli 100 anni, questo ortaggio si è diffuso nelle zone limitrofe, nel Medio Oriente e nel Nord Africa. Da lì furono portate in Spagna e, intorno al 1300, apparvero per la prima volta nella cucina nordeuropea e perfino in vari piatti di origine cinese.
Le carote originali, quelle che vengono dalla zona afgana, sono viola. A farle diventare arancioni fu Guglielmo d’Orange, capostipite dell'attuale dinastia che regna in Olanda, per una scelta squisitamente politica. Il colore attuale dell'ortaggio, che oggi ci sembra tipico, è stato deciso a tavolino dai contadini olandesi a partire dal 1500 per rendere omaggio al proprio re: lo fecero tramite diversi incroci, fino ad arrivare al colore arancione. Le varietà originali delle carote erano per lo più viola, ma anche gialle, rosse o nere: sono molte le varietà tuttora in commercio.
Il fenomeno carote baby, che ha conquistato il mondo, è una sorta di bufala: molti credono infatti che sia una varietà "nana", ma non è così. Le carote baby non sono altro che carote acerbe, colte troppo presto, o carote non esteticamente passabili, che vengono "trasformate" in carotine. Il motivo è bizzarro: l'industria delle carote, negli anni '80, non ammetteva carote che fossero anche minimamente intaccate. Un giorno, Mike Yurosek giovane agricoltore stanco di buttare kg e kg di carote che potevano essere benissimo mangiate, pensò di "prendere" in giro l'industria e i consumatori, riadattando le carote considerate brutte: iniziò a tagliarle e levigarle fino a farle somigliare a piccole carote, decisamente più appetibili. Un scherzo che diventò un vero e proprio successo.
Molte verdure rilasciano le loro sostanze più preziose quando vengono cucinate: è così per i pomodori e anche per le carote. Quando le cucini, infatti, le riserve di betacarotene vengono rilasciate: per fare un esempio pratico, mangiare carote crude ci permette di ottenere circa il 3% di questa sostanza utile, mentre mangiandole cotte ne assorbiremo circa il 40%.
Come i peperoni, anche le carote cambiano leggermente composizione a seconda della tipologia e del colore. Le "classiche" carote arancioni hanno elevate quantità di betacarotene, precursore della vitamina A, vitamina che aiuta il benessere di pelle, capelli e occhi; quelle viola sono ricche di altre sostanze antiossidanti come polifenoli e flavonoidi: fanno bene alla circolazione e rallentano il processo di invecchiamento delle nostre cellule. Le carote gialle sono ricche in particolare di luteina, sostanza che protegge la macula degli occhi. Le carote rosse contano grandi quantità di licopene e luteina, mentre le nere massimizzano i carotenoidi: le meno "efficaci" dal punto di vista nutritivo sono le carote bianche.