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27 Maggio 2022 16:46

“Creato” in Gran Bretagna un pomodoro biofortificato contro la carenza di vitamina D

Si tratta di un pomodoro ottenuto da un editing genetico, biofortificato, che garantisce il giusto apporto di vitamina D. Circa il 40% della popolazione europea è nella fascia di rischio di carenza di questa molecola.

A cura di Alessandro Creta
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Uno studio congiunto del Cnr di Lecce con un istituto inglese ha dato vita a un pomodoro ottenuto tramite un editing genetico, particolarmente adatto per chi soffre di carenza di vitamina D.

Una specie particolarmente ricca di vitamina D e utile per l’alimentazione di chi soffre di carenza di questa sostanza. I primi pomodori potrebbero essere messi in vendita molto presto in Gran Bretagna, Paese in cui buona parte della popolazione soffre di insufficienza di questa molecola.

Lo studio è stato condotto dall’Istituto di scienze delle produzioni alimentari del Cnr di Lecce congiuntamente con il John Innes Centre di Norwich nel Regno Unito. Da questa collaborazione è emersa una nuova e innovativa varietà di pomodoro in cui la vitamina D è largamente presente. Un pomodoro fortificato quindi, frutto di un editing genetico, per integrare e completare la dieta delle persone con carenza di questa precisa sostanza.

Carenza di vitamina D: un problema mondiale

Nello specifico, dallo studio condotto è emerso come circa il 40% della popolazione europea, il 26% di quella americana e il 20% di quella orientale sia nella fascia di rischio di carenza di vitamina D. Secondo le stime in tutto il mondo sarebbero almeno un miliardo le persone che non ne assumono abbastanza.

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Da questi numeri ha preso il via la ricerca per la creazione e la coltivazione dello speciale pomodoro biofortificato. Nello specifico, la nuova varietà è in grado di accumulare nelle foglie e nei frutti la provitamina D3, ovvero il precursore assumibile della vitamina D.

Va detto come questa molecola non sia molto presente negli alimenti, e la si può assumere consumando latte, uova, olio di fegato di merluzzo e salmone. Per lo più è assimilabile tramite l’esposizione al sole oppure grazie agli integratori. A breve chi soffre di carenza di vitamina D potrà assorbirla grazie al nuovo pomodoro creato anche grazie al Cnr di Lecce. Stando alla ricerca, basterebbero un paio di pomodori freschi al giorno per soddisfare buona parte del fabbisogno quotidiano di questa sostanza.

A cosa serve la vitamina D

La vitamina D è fondamentale per la salute delle ossa, favorendone la calcificazione, aiuta la crescita dello scheletro ed è essenziale per l’omeostasi (la stabilità) del calcio e del fosfato. Una sua carenza può causare l’insorgenza di osteoporosi, oltre ad aumentare il rischio di carie nei denti.

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