Carlo Cracco curerà la ristorazione del nuovo Hotel Corinthia in Piazza del Parlamento. Tanta curiosità sul menu e sui prezzi: gli altri alberghi non sono così cari pur avendo la consulenza di importanti chef stellati.
A Roma sbarca un grande albergo e con lui un grande cuoco: in vista dell'apertura dell'Hotel Corinthia in Piazza del Parlamento arriva Carlo Cracco a curare tutta la parte della ristorazione del resort di lusso. L'apertura è prevista nei prossimi mesi e Cracco gestirà la proposta gastronomica del ristorante. Non si tratta dunque di un locale di proprietà del famoso cuoco, ma solo di una consulenza che lo chef offre al gruppo Corinthia, una delle catene di alberghi di lusso più in espansione d'Europa.
È probabile che lo chef veneto sarà sommerso dalle critiche anche a Roma perché uno degli sport preferiti degli internauti è prendersela con Carlo Cracco. Guardando gli altri ristoranti del gruppo però è lecito aspettarsi prezzi adatti a più persone rispetto al classico ristorante stellato. In un'intervista a Repubblica ha già detto che questo è il momento per "alzare il livello della proposta qualitativa" e che è molto felice di questa opportunità perché "è un ulteriore passo di crescita per me e un’occasione molto bella". Per lo chef stellato "Roma ha una vocazione turistica naturale ed è il momento giusto per la Capitale di assicurarsi un nuovo futuro".
L'albergo aprirà nell'ex sede della Banca centrale d'Italia, un palazzo di 7.500 metri quadrati che si trova in Piazza del Parlamento, a pochi metri da via del Corso e con un affaccio sulla Camera dei Deputati. Un posto semplicemente meraviglioso. I lavori di restauro sono ancora in corso ma nei prossimi mesi ci sarà l'apertura e si prospetta molto ambiziosa: il Corinthia dice di voler "creare il miglior hotel di lusso di Roma" e la concorrenza è tanta.
Non conosciamo ancora i prezzi del menu di Carlo Cracco ma non è detto che siano così esorbitanti come ci si aspetterebbe da un locale che porta la sua firma in un albergo così d'élite. Non è neanche detto che ci sia un menu degustazione. Vedendo gli altri indirizzi della proprietà notiamo questa loro tendenza all'affidarsi agli chef stellati: il nome più simile a quello di Cracco lo ritroviamo al Corinthia di Londra. Lo chef dell'albergo inglese è Tom Kerridge, 2 Stelle Michelin e uno dei volti più noti della cucina britannica. Qui i prezzi variano molto a seconda delle portate ma c'è la possibilità di scegliere tre piatti a 50 euro. Scendono di molto i prezzi a Malta nonostante la presenza di Francesco Mazzei, chef calabrese giramondo, anche lui punto di riferimento della cucina britannica, da circa un decennio a Londra: qui troviamo tagliolini alla colatura d'alici a 15 euro o la cacio e pepe a 18 euro, prezzi che si trovano spesso anche in locali meno blasonati anche se non sappiamo perché la colatura costi meno della cacio e pepe.
A Lisbona e San Pietroburgo non ci sono chef di grido ma la media è sempre la stessa. In ogni caso sono assenti i degustazione, quindi sembra una chiara presa di posizione della proprietà dell'hotel. Nessuno dei cuochi del Corinthia è famoso o riconosciuto come Cracco, quindi è possibile che abbia chiesto più libertà nella proposta gastronomica ma è altrettanto possibile che i prezzi siano in linea rispetto agli altri alberghi del gruppo. Presto ci troveremo di fronte a un Cracco romanesco ed è possibile trovarlo a prezzi, non diciamo popolari, ma sicuramente più accessibili rispetto al solito. Non ci resta che aspettare.