Si chiama Cotti in Fragranza ed è un progetto solidale destinato ai detenuti minorili del carcere di Palermo. Un laboratorio di pasticceria grazie al quale i giovani possono avvicinarsi al mondo del lavoro.
Presso il carcere minorile Malaspina di Palermo un progetto che abbina solidarietà e gastronomia. All’interno del penitenziario, infatti, si concede la possibilità a detenuti ed ex detenuti di poter intraprendere un percorso che li guidi verso il mondo del lavoro. Si chiama Cotti in Fragranza il laboratorio di pasticceria avviato già nel 2016 all’interno del carcere, con l'obiettivo di dare una seconda possibilità a ragazzi e ragazze che hanno commesso crimini nel corso della loro adolescenza.
L’impresa sociale promotrice di questo progetto si chiama Rigenerazione Onlus, e offre ai ragazzi del carcere palermitano la possibilità di potersi avvicinare al mondo del lavoro attraverso la realizzazione di torte, biscotti e quant’altro. Cotti in Fragranza è infatti un laboratorio di dolci in cui i ragazzi apprendono la (complessa) arte della pasticceria, coadiuvati e seguiti da chef professionisti. Il tutto utilizzando materie prime e ingredienti per lo più biologici e a chilometro zero. Uno strumento, insomma, anche di valorizzazione del territorio oltre che di recupero sociale.
All’interno del laboratorio vengono realizzati biscotti, torte, dolci “stagionali” come panettoni o colombe, cioccolatini e altri prodotti da forno d’alta qualità (tutto disponibile sull’e-shop del sito dedicato). Per di più sono gli stessi provetti pasticcieri a scegliere il nome delle loro creazioni, coinvolti in pieno anche nelle scelte di marketing e strategie di vendita.
Lo scorso novembre, inoltre, Cotti in Fragranza ha anche ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella la targa di Alfiere della Repubblica, conferendo l’attestato a “… 30 giovani che nel 2021 si sono distinti per l’uso consapevole e virtuoso degli strumenti tecnologici e dei social network, anche in relazione ai problemi posti dalla pandemia” come si legge sul sito del progetto.
Il laboratorio però non vuole fermarsi qui: sono in progetto anche dei lavori di ampliamento degli spazi in cui i ragazzi e le ragazze si ritrovano a lavorare. Così come già accade da qualche tempo sia a Roma, nel carcere di Rebibbia, sia a Padova, anche a Palermo il reintegro sociale passa attraverso il cibo, grazie a progetti capaci di fornire ai detenuti gli strumenti e il know how necessario per trovare un’occupazione al di fuori degli istituti penitenziari.
Foto dalla pagina Facebook di Cotti in Fragranza