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18 Febbraio 2025 10:52

Cos’è la scirubetta? Un tesoro calabrese tra neve e miele (e un omaggio di Brunori Sas)

La scirubetta calabrese è una sorta di grattachecca romana: oggi si fa con ghiaccio tritato e miele di fichi ma anticamente si faceva con la neve raccolta dalle strade, un tempo incontaminata.

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scirubetta

Hai presente quella sensazione di freschezza che si prova quando si assaggia qualcosa di buono e genuino, qualcosa che sa di casa e di tradizione? Ecco, la scirubetta calabrese è proprio questo: un'esplosione di sapori semplici ma intensi, un tuffo nel cuore della Calabria più autentica. Se hai ascoltato L’Albero delle noci, la canzone con cui Brunori Sas ha partecipato al Festival di Sanremo 2025, potresti esserti imbattuto in un verso che sembra un’immagine poetica: "Sono cresciuto in una terra crudele dove la neve si mescola al miele". Ma questa non è solo una metafora evocativa: è una chiara citazione della scirubetta, un antico dolce calabrese fatto con neve fresca e miele di fichi. Ma cos'è esattamente la scirubetta? Possiamo definirla un sorbetto "ancestrale", nato dalla neve fresca e dal miele di fichi, un connubio tanto semplice quanto delizioso.

Il sorbetto primordiale nato sulle montagne calabresi

Immaginati le montagne della Sila, innevate durante l'inverno con candida e pura neve che viene poi raccolta e conservata in apposite strutture, le niviere, per poi essere utilizzata come "congelatore" durante l'anno. Così nascono le prime granite, una storia partita dalla Sicilia e poi diffusasi in tutto il mondo per uno dei "piatti" simbolo della cucina italiana. In Calabria a questa neve è sempre stato aggiunto il miele di fichi, un prodotto tipico, dal sapore intenso e aromatico. Il risultato è una sorta di granita, un dessert povero ma ricco di gusto, perfetto per rinfrescarsi durante le calde giornate estive: la scirubetta.

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Questo simbolo della Calabria ha avuto un'insolita fama a gennaio 2024 grazie a Reese Witherspoon, la celebre attrice americana, che in un video TikTok prepara lo "Snow salt chococinnos", come lo ha soprannominato lei. Si tratta di un gelato fatto con la neve fresca presa con una tazza dal cofano dell'auto e poi cosparsa di caramello salato, cioccolato fuso e cold brew coffee. La ricetta non fa breccia nei cuori degli americani perché molti fanno notare che la neve presa dalle strade non va mangiata ed è pericolosa ma, tralasciando la leggerezza del premio Oscar, in realtà è bello vedere che ha fatto proprio la sciubretta senza saperlo. Diversi fan italiani segnalano proprio questa antica ricetta, così simile alla grattachecca romana.

La sciubretta calabrese risale alla Magna Grecia, un tempo in cui la neve poteva essere mangiata e bevuta a piacimento perché incontaminata. Il suo nome deriva invece dall’arabo sherbet, vocabolo a sua volta confluito nella lingua turca che significa "bevanda fresca": da questa parola arrivano gli "sciroppi" e soprattutto i "sorbetti". La ricetta è tornata sulla bocca di tutti grazie al cantautore calabrese che ha voluto fare un omaggio alle sue radici e alle tradizioni della sua terr. Siamo grati a Brunori Sas perché ha contribuito a far conoscere questo tesoro gastronomico al grande pubblico.

Ma che sapore ha la scirubetta? È un equilibrio perfetto tra la dolcezza del miele di fichi e la freschezza della neve. Un sapore che ricorda le montagne, i boschi e la natura incontaminata della Calabria. Se vuoi prepararla puoi farlo con ghiaccio tritato, miele di fichi (o in alternativa succo d'arancia, succo di limone o caffè), un po' d'acqua. Metti tutto in una ciotola, mescola e aggiungi l'acqua, quel tanto che basta per ottenere una consistenza cremosa.

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