video suggerito
video suggerito
13 Febbraio 2023 13:55

Cos’è la mucuna pruriens: l’afrodisiaco così potente, considerato il “nuovo peperoncino”

Si chiama mucuna pruriens ed è balzata agli onori della cronaca per le recenti scoperte che le attribuiscono potenti capacità afrodisiache: ecco cosa c'è da sapere su questo legume asiatico.

A cura di Redazione Cucina
33
Immagine

Sono davvero tanti i prodotti che, arrivando sulle nostre tavole da Paesi molto lontani, ci incuriosiscono particolarmente: fra questi c'è anche la mucuna pruriens, un legume nativo dell'Africa tropicale e dell'Asia, dove viene coltivata e consumata a scopo alimentare e medico. Balzata agli onori della cronaca per le sue presunte capacità afrodisiache, è considerata addirittura il "nuovo peperoncino". Ma cos'è esattamente, come si consuma e che proprietà possiede davvero la mucuna pruriens?

Mucuna pruriens o cowhage: cos'è esattamente

Il suo nome fa riferimento a pruriti e rush cutanei, così come i tanti nomi locali che la identificano: bengali, buffalo bean, Mauritius bean, nescafe, bhainswalibel, benguk, aga e così via. Chiamata anche cowhage in inglese, la mucuna è una pianta della famiglia delle Fabacee (le leguminose), la stessa di fagioli o ceci: molto conosciuta fra gli sportivi, è da sempre usata come foraggio per gli animali ma, nella tradizione ayurvedica è considerata utilissima per trattare alcune patologie; fra queste, le disfunzioni erettile e lo scarso appetito sessuale di natura mentale, ma anche il morso di serpenti velenosi, il diabete e i disturbi nervosi legati al Parkinson. La sua popolarità è legata proprio alle più recenti scoperte scientifiche, che spiegano come questa pianta possa aiutare la libido degli uomini, sostenendo la produzione di dopamina e aumentando i livelli di testosterone. Lo sfregamento con foglie e baccelli provoca effettivamente irritazione alla pelle, ma è nei suoi semi che si nascondono le sue potenzialità: questi infatti contengono interessanti principi attivi hanno reso questa pianta famosa come "afrodisiaco". Ecco quali sono:

  • la L-DOPA, ovvero la levodopa, un amminoacido intermedio nella via biosintetica della dopamina;
  • la serotonina, neurotrasmettitore che regola non solo l'umore ma anche l'appetito, la memoria, il ciclo sonno-veglia, il desiderio sessuale;
  • la nicotina, alcaloide di origine vegetale, particolarmente concentrato nelle foglie del tabacco;
  • la bufotenina, un derivato della triptamina correlato al neurotrasmettitore serotonina.

Gli studi sulle capacità afrodisiache di questa pianta non sono molti, così come quelli che riguardano gli effetti sul Parkinson: in particolare la pianta sarebbe efficace anche per alleviare le patologie legate al diabete. Ma la comunità scientifica sottolinea quanto sia ancora presto per dare per certi questi effetti e quanto la ricerca debba ancora affinare l'osservazione.

Immagine

Usi alimentari della mucuna pruriens e controindicazioni

La pianta è molto coltivata in alcuni Paesi africani, soprattutto in Benin, e asiatici, in particolare in Vietnam, per limitare la Imperata cylindrica, una piamta considerata gravemente infestante. Al contrario, in alcuni parchi naturali della Florida è la stessa la mucuna a essere ritenuta invasiva.

Per quanto riguarda l'uso alimentare, la mucuina è commestibile per l'uomo solo previa cottura, sia per quanto riguarda i germogli freschi, sia per i fagioli: in molti Paesi asiatici i semi secchi, tostati sono stati usati come surrogato del caffè. I germogli o i semi devono essere messi a macerare in acqua per mezz'ora, 48 ore prima della cottura; in alternativa si possono bollire cambiando l'acqua di cottura. La presenza della L-dopa in quantità massicce, infatti, risulta tossica per l'essere umano: grazie alla macerazione o alla sostituzione dell'acqua di cottura si permette il percolamento della L-dopa e il prodotto diventa adatto al consumo umano. Per il suo consumo in fitoterapia viene prodotta sotto forma di pillole, facilmente reperibili in erboristeria, nei negozi specializzati o sugli ecommerce.

 

Immagine
Quello che i piatti non dicono
Segui i canali social di Cookist
api url views